Questa cosa non è relativa solo all'università, è estendibile un po' a tutti gli ambienti. E' quindi un problema di mentalità mafiosa che in Italia ci riguarda un po' tutti.
rispondo cosi
Ne conosco a bizzeffe, purtroppo, di persone cha hanno incontrato gli stessi problemi, come telefonate da professori che intimano di non presentarsi ai concorsi. Uno dei più eclatanti è il ragazzo con cui ho lavorato in questi ultimi anni, in Italia il nulla, adesso a 40 anni è professore ordinario all'estero presso un dipartimento molto importante per il nostro ambito di ricerca. Tornerebbe pure in Italia, e le proposte arrivano anche, ma tutte come ricercatore confermato, professore associato. Uno schifo! Poi, vabbè, ha vinto un grosso ERC (un finanziamento dell'unione europea legato alla persona, non all'istituzione) e ora lo richiamano tutti.
A proposito di ERC, forse qualcuno si ricorda di questa vicenda qui: Ricercatrice contro ministra Giannini: "L'Italia non ci vuole, non si vanti dei miei risultati" - Repubblica.it
Io voglio lavorare in università, ecco perché non sono più in Italia. Forse non ce la farò nemmeno all'estero, perché non è detto che io abbia le qualità per farcela, ma in Italia non ce l'avrei sicuramente fatta. A me non piace leccare il culo, non piace fare favori, non piace elemosinare, io voglio arrivare in alto perché sono bravo, perché so fare il mio lavoro.
Questo non si può fare in un sistema dove vige la raccomandazione, il clientelismo. Devi nascere nel posto giusto, nel momento giusto e avere le botte di culo giuste.
Non mi sta bene.
(Illusione, quindi hai fatto il dottorato!? Raccontami tipo tutto XD)
Io ne sento di ogni tutti i giorni, e nel 90% dei casi leggo interviste dove il ricercatore dice: "Qui all'estero sono un professore ordinario, ho un laboratorio tutto mio, trasformo acqua in vino; in Italia non mi rivogliono". Cioè spesso, oltre all'offrirti contratti da vergogna, per cui nessuno tornerebbe mai in patria, ti escludono direttamente. Tempo fa lessi un articolo di un signore che sono 4 anni che continua a provarci invano, perché danno il posto a una ragazza con la metà dei suoi anni ma anche la metà della sua esperienza. E questo povero disgraziato vorrebbe solo tornare in Italia per "contribuire" culturalmente, oltre a lavorare. La questione delle telefonate non la sapevo, e onestamente sono rimasta sconvolta.
Fai benissimo e ribadisco: tienimi aggiornata su come funziona.
Affrontiamo ambiti diversi, ma mi interessa.
Mi dispiace dirlo, ma è uno spreco di tempo e di soldi...
Se non sbaglio studiavi filosofia, prevedo tanti "non ho capito" XD Grazie però!
Jack intendi il dottorato?
Io ammiro un sacco Loller che ha le idee così chiare. Io divento pazza de mi metto a pensare a tutte le varie ed eventuali...per quanto mi riguarda non seguirò la carriera accademica, ma proseguiro con una specialità dove mi pagheranno nemmeno 7euro l'ora, ma vabbè. Ho deciso di vedere come va e in caso di andarmene.. Comunque penso che in tutti gli ambienti ci sia clientelismo, io stessa ammetto di aver sottostato a questo sistema, più volte mi sono sentita favorita, nel mio caso, la chirurgia, mi è bastato andare con il libretto dei voti e ogni volta che ho combinato pasticci o che non sapevo sono stata coperta, altri non hanno avuto lo stesso trattamento...e quando è capitato mi sentita sempre molto amareggiata