Il Papa sconfessa il Vangelo di Giuda. Nessuna riabilitazione per l'apostolo traditore. "Giuda fa il doppio gioco", ha detto Benedetto XVI durante l'omelia del giovedì santo. "E' un bugiardo e un superbo".
E' una questione di punti di vista, ma veniamo ai fatti.
Il vangelo in discussione è quello di Giuda, del quale è stato trovato un manoscritto risalente a circa il 300 d.c.
In esso la figura dell'apostolo Giuda è rappresentata in modo diverso da quello canonico di traditore. Il papa rincara la dose definendolo bugiardo e superbo.
In realtà in questo vangelo emerge un dato di fatto incontestabile: che il ruolo di Giuda è fondamentale per la passione di cristo cosi' come la passione di cristo è un cardine della religione cattolica: quindi il ruolo di Giuda diventa fondamentale per la religione cattolica.
Come pensare quindi che Giuda abbia tradito gesù "per caso", solo perché bugiardo e traditore? Piuttosto lecito pensare invece che il ruolo di Giuda rientri in un disegno divino. Allora Giuda tradisce per rispettare un copione a lui assegnato. Giuda diventa così tra gli apostoli il più importante. Senza il suo tramite gesu' non avrebbe avuto l'opportunità di essere crocefisso per poi risorgere, senza giuda il disegno divino non si sarebbe potuto compiere...
Eppure questo papa, che come i suoi predecessori si arroga l'essere la voce di dio, afferma che non è così e che tale vangelo non va considerato.
Se ci pensate bene questa affermazione è molto importante, al di là della questione dei vangeli. La chiusura a Giuda è da parte della chiesa la chiusura a chi sbaglia. E' la negazione del perdono. E' una grande contraddizione, ma a questo quando parla la chiesa siamo abituati...