ma non e' questione di giustizia italiana e' questione di coscienza e onesta intellettuale
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Questo succede perchè ci sono le leggi che lo permettono.
Piuttosto che tornare indietro, potremo provare a cambiarle, non credi?
Tornando all'era dei primitivi noi comuni mortali saremo i primi a rimetterci perchè dominerebbe totalmente la società non chi è più bravo ma chi è più furbo e ricco.
Guarda, accetterei il tuo desiderio di vederlo morto se me lo ponessi come desiderio di cancellazione totale di quel che è successo, per metterci una pietra sopra.
Solo che tua figlia non sarebbe così che potresti dimenticarla, credimi, un lutto va metabolizzato e i processi per farlo sono ben altri.
Favorevole. Per chi ha scelto di uccidere, o stuprare, non merita altro.
Poi nel nostro paese bisognerebbe davvero tornare all'era dei primitivi per avere un pò di giustizia, yo
Lo smaltimento delle scorie segue metaforicamente gli stessi principi.
Scusate, ma in base a quali criteri decidereste quale tipo di assassino "merita" la pena di morte?
Oppure se la meritano tutti, dall'assassino seriale, all'ubriaco che si mette al volante e ammazza qualcuno?
omicidio premeditato sicuro..
Un assassino sceglie di uccidere,uno stupratore sceglie di rovinare la vita a una ragazza,un capo mafia sceglie di rendersi responsabile di decine e decine dei peggiori crimini ecc,dal momento che scegli per primo di intraprendere una via come questa non sei degno di vivere e mi chiedo davvero come facciate a essere così eticamente elevati dal sostenere il contrario.
Vedere Pietro Maso godersi la sua bella eredità è avvilente,vedere Erika elogiata perchè in carcere si è laureata e perchè gioca bene a pallavolo è altrettanto avvilente e potrei andare avanti con mille altri esempi.
L'unica alternativa alla pena di morte sono i lavori forzati,ma per come li penso io sarebbe inapplicabile perchè li farei letteralmente morire di lavoro e verrei accusato,io,di essere una bestia che non rispetta i diritti umanitari.
Allora teniamoci le carceri piene,con tutti i costi che ne conseguono,tieniamoci le ospitate degli assassini dalla D'Urso e teniamoci per le strade assassini che si sono fatti una decina d'anni di vacanza nelle carceri attuali per poi pretendere di essere reintegrati con lavoro e casa.
Jo,spero di non averti fatto bagnare troppo,sul forum si sta per discutere,magari,anzi sicuramente nessuno mai cambierà idea,ma se si partisse dal tuo presupposto potremmo chiudere baracca e andare tutti a spaccarci di puzzle bubble.
Quindi la mancanza di serietà della società è un ottimo motivo per avallare la pena di morte.
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su una cosa non sono d'accordo Duedipicche.. al tempo del delitto di novi ligure erika aveva solo 16 anni.
non manderei a morte un minorenne perchè credo sia uno di quei casi dove si possa davvero recuperare una persona.
16 anni e un delitto premeditato da tempo,lei e quel demente dell'ex fidanzato non sono degni di condurre la stessa vita che conduco io o qualsiasi altra persona civile.
Per quale motivo dovrei mantenere con i soldi delle tasse i carcerati in prigione?Perchè io devo pagare per dare da mangiare a Donato Bilancia?Perchè bisogna spendere soldi per rendere migliori le carceri per permettere ai detenuti di vivere in buone condizioni?Perchè un assassino deve uscire dalla galera dopo 10 anni e avere un lavoro dato che dev'essere reinserito nella società,e una persona onesta deve fare la fame?
Ne ho altre domande,se vuoi,per me la soluzione è sempre la stessa però,la feccia della società non è utile a nessuno,anzi è solo che gravosa,un bel colpo in fronte e fuori dal cazzo,le carceri le tengo per ladri,truffatori ecc,non per chi si prende la briga di togliere la vita a uno o più innocenti.
perche e' il senso civico.
doveri morali, ai quali non sei obbligato, ma still, doveri morali.
io sarei ben felice di pagare affinche migliorassero le carceri, e quando dico migliorare non intendo rendergli la vita migliore, ne tantomeno riabilitarli, non credo a questa cosa e poi alla reintegrazione sociale.
qui abbiamo avuto il casi alice , sta ragazzina che viveva dietro casa mia, non e' toprnata a casa e l hanno cercata ovuqnue, la polizia i vicini, tutti l abbiamo cercata, e' uscito su tuitti i giornali, lo sapeva anche mia madre che vive a roma.
la citta era tappezzata di nastrini gialli come supporto per la famiglia...
il suo assassino e' un polacco credo, recitivo, ha ammazzato la prima moglie, si e' ripulito ed e' venuto a vivere in Uk, si e' risposato e bon, ha massacrato sta ragazzina di 13 anni.
qui c'e' anche da dire che al cosa e' strana perche non puoi entrare in UK se hai ricevuto piu di 30 mesi di condanna in un altro paese...ma vabbe....
detto questo , questo e' un caso lampante per me che dimostra che non c'e' reintegrazione, non ne sono capaci, non tutti almeno, non voglio generalizzare.
sarebbe cosa buona e giusta ampliare le carceri e farle sottoterra, secodno me
Doveri morali nei confronti di un pluriomicida io non mi sento di averne,ma zero proprio.
Chi nasce quadrato poi non muore tondo,dice la mia nonnina,e il caso di cui hai parlato è la dimostrazione.
Per il discorso di farle sottoterra concordo,propongo anche di metterle vicine ai fiumi e ai torrenti,sia mai che se arriva un'altra alluvione invece che andare a colpire poveri cristi che si fanno un culo da mattina a sera facciamo un po' di selezione pseudo-naturale...
i doveri morali o ce li hai o non ce li hai. se li senti e' nei riguardi dello stato, del paese in cui vivi, ti muovi affinche tutto funzioni meglio, a prescindere. tu foprmalmente nmon stai dando una lira ai carcerati, li stai dando allo stato perche provveda alle funzioni delle carceri.
IMHO
Ma sei seria?
Siamo un paese con le pezze al culo,il nostro debito pubblico è pari a miliardi di € e ci poniamo il problema di dove utilizzare un capitale risparmiato?
Se poi vuoi una risposta precisa sul dove ricollocare questo capitale fittizio,proprio la prima che mi viene in mente eh,ti direi nella sanità,o utilizzandoli al posto di flagellare la gente con tasse come la TASI.
era una domanda generale, manco dall italia da anni ma sono bene a conoscienza della situazione proprio perche vorrei tornare.
stavo solo cercando di sottolineare che le carceri esistono, i criminali pure. se la tua soluzione e' buttarli tutti dentro un fosso e lavarsene le mani, e' il tuo pensiero. siccome non e' li che io andrei a togliere i soldi, chiedevo a te che invece li toglieresti li, come li avresti impiegati, ma sei stato chiaro :)
Nei casi di estrema pericolosità sociale (ad ex. quell'africano che ammazzò tre persone a colpi di piccone), personalmente sarei favorevole all'applicazione della pena capitale.
Io personalmente sono contrario!.
Secondo me le domande che fai sono tutte lecite e condivisibili. E' il fatto che ci sia solo l'unica soluzione che deduci che non mi trova d'accordo. Come ho detto in precedenza, credo che il lavoro come unico ingrediente della vita sia un ottimo sistema educativo e anche un ottimo deterrente per coloro ai quali venisse in mente di fare i disonesti; anche qualora non dovesse educare una mazza comunque consente di ovviare a tutte le questioni che hai posto.
Inoltre non puoi caricare sui carcerati anche responsabilità che non sono loro, come la piaga della disoccupazione. Vedersi assegnato un lavoro non è un premio, è un diritto che dovrebbe essere di tutti, dalle persone normali agli ex carcerati che hanno scontato la loro pena, piccola o grande che sia stata.
Fare certe operazioni mentali è un peccato, perché poi finisce che ci incazziamo tutti con le persone sbagliate e ce la prendiamo per la disoccupazione coi carcerati invece che coi nostri governanti.
Io generalizzerei anziché farne una questione di età.
Sarebbe il caso di approfondire, nel casi di pietosi delitti che non sono scaturiti da interessi materiali o comunque pratici, quali sono le dinamiche che spingono a essi; nei casi in cui la società ha le sue responsabilità sull'accaduto, dovrebbe prendersele, anziché scaricare tutto su un assassino che magari è anche un po' vittima.
Faccio un esempio: Luigi Chiatti è un giovane di 24 anni che si rende colpevole dell'abuso sessuale e il successivo omicidio di due bambini. Detta così sarebbe il soggetto ideale per i favorevoli alla pena di morte. Se poi si va ad approfondire la vita di Luigi Chiatti, si scopre che è stato prima abbandonato da bambino, poi inculato dentro un orfanatrofio dove l'avevano depositato e in ultimo adottato da una coppia che non ha saputo dargli il necessario supporto psicologico. Io dico che in un caso del genere la società dovrebbe recitare il mea culpa.
Riguardo a Erika, non posso e non possiamo esprimere giudizi perché non sappiamo molto della sua infanzia e di come sia stata cresciuta; io dubito sempre molto dei genitori che vengono uccisi dai propri figli, a meno che non ci sia un movente di interessi economici e non era questo il caso.
Comunque la pena di morte, se proprio la si vuole adottare, la riserverei per un altro tipo di reati.