Originariamente inviata da
Wittmann
Mmh io mi preoccupavo non solo per l'aspetto didattico/grammaticale, mi riferivo proprio alla possibile, ulteriore difficoltà che potrebbe incontrare un professore nel doversi rapportare con numerosi studenti che magari hanno proprio difficoltà con la lingua: se da un punto di vista la verginità di tutti li mette alla pari, il dover preliminarmente insegnare la lingua parlata e "perdere tempo" solo per farsi capire correttamente è sicuramente un elemento da tenere in considerazione.
Chiaro che se lo "straniero" è in realtà semplicemente figlio di immigrati ma vive qui da anni e parla abbastanza bene italiano il problema non si pone; ma mettiamo un bambino di 6 anni che è qui solo da 2 o 3 anni, che in casa sente parlare per lo più la sua lingua e che si trova ad affrontare lezioni in una lingua che non padroneggia..e mettiamo che di queste situazioni nella stessa classe ce ne siano - a diversi livelli - 5, 6, 10, che i bambini delle diverse nazionalità tendano a fare gruppetti e magari a parlare in modi incomprensibili agli altri gruppi, ecc.
Sui genitori di bergamo e sulle loro intenzioni ti posso dar ragione, l'avevo messo tra le varie eventualità possibili