Venezia, faceva bere sangue nel suo locale
Coinvolti quattro ragazzi trevigiani di 17 e 18 anni. La denuncia arriva dal Gris (Gruppo ricerca e informazione socio religiosa) che evidenzia un'ascesa del fenomeno del vampirismo
Faceva bere il suo sangue ad alcuni giovani clienti attirati dal fenomeno del vampirismo. Il gestore di un locale veneziano da qualche tempo aveva fatto diventare questo gesto una prassi. La denuncia arriva dal Gris (Gruppo ricerca e informazione socio religiosa), che da 26 anni si occupa e studia il fenomeno delle sette. A bere il sangue dell'uomo erano quattro ragazzi trevigiani tra i 17 e i 18 anni.
"Purtroppo quello del vampirismo è un fenomeno in rapida ascesa, alimentato ultimamente dal cinema e dalla televisione attraverso film e telefilm o da feste come Halloween. Dal vampirismo è poi facile passare in gruppi esoterici fino ad arrivare al satanismo, ai gruppi 'acidi' dove si consumano droghe di vario tipo o 'rossi' basati su pratiche sessuali", denuncia Giuseppe Bisetto del Gris, intervistato da Il Gazzettino.
"Il titolare era noto per essere un po’ stravagante - aggiunge - avvicinava i ragazzi che riteneva più abbordabili, e li avviava a queste pratiche vampiresche. Nel bicchierino ci metteva il suo sangue e poi lo faceva bere. Quando l'abbiamo saputo, siamo inorriditi: hai voglia a spiegare ai giovani i pericoli che si corrono entrando in contatto con il sangue altrui, la possibilità di prendere malattie come l'Aids o altro".
Secondo i dati dell'associazione sono 35 le sette e le chiese sataniche in Veneto e coinvolgono circa 300 persone, anche se un dato preciso non c'è. Dell'inquietante fenomeno si parlerà in un convegno regionale dal titolo "Vade Retro" in programma domenica a Treviso.
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