L’attaccante azzurro del Manchester City finisce sulla copertina di uno dei maggior quotidiani importanti negli States, e si racconta in un’intervista, come trascrivono i colleghi di Repubblica.it. SuperMario sceglie i suoi gol più belli: “Quello con l’Inter contro il Rubin Kazan, quello contro la Germania negli europei ed il primo con il City contro lo United”. Restando in tema di Citizens arriva scontata la domanda sulla famosa maglietta “Why always me?” – “Perchè sempre contro di me?”: “Non so perché ce l’avessero con me, perché parlassero sempre di me…volevo solo dire ‘Lasciatemi stare’” e conferma che al momento non intende lasciare il club inglese. Poi ecco le dichiarazioni in cui si scrolla di dosso il ruolo di “bad boy”: “Ormai non esco molto, sto sempre in casa. Io non ho problemi con i tabloid, forse loro però hanno dei problemi con me. I paparazzi devono rispettare i miei spazi, va bene se mi seguono fuori, in America, in Italia, è il loro lavoro, ma non devono venire a casa mia, aspettarmi fuori casa. Il problema è quando manca il rispetto”. Poi passa al razzismo in Italia: “Non puoi farci niente contro quei pochi stupidi razzisti che ci sono in Italia. Spero di poter aiutare l’Italia ad essere un paese moderno, come l’Inghilterra, come gli Stati Uniti”. Infine una battuta anche sulla politica in America: “L’elezione di Obama è una cosa che ha cambiato la storia, sono stato molto felice. Mi piacerebbe incontrarlo”. Decisamente soddisfatti i giornalisti Catherine Mayer e Stephan Faris, che dicono di “aver trovato un adulto intelligente, attento, impegnato su cui è ancora visibile l’impatto di un’infanzia turbolenta”.
Balotelli al "Time": "Voglio aiutare l'Italia ad essere un paese moderno come Inghilterra e USA" | Soccer Magazine