SALERNO - Due navi da crociera di compagnie straniere passano sotto costa a Ravello. Un inchino doppio. Uno spettacolo per chi è a bordo e per chi lo osserva dalla terraferma. Ma il ricordo del naufragio all'isola del Giglio, e dei 40 morti, è ancora troppo fresco per non osservare la scena con un filo di brivido. Una delle due navi è della Azamara Quest, compagnia maltese finita alla deriva nel Pacifico nel marzo scorso con 600 turisti a bordo.
«RIDATECI L'ACCOSTO» - Del resto, l'«inchino», ossia l'avvicinamento spettacolare dei giganti del mare alla costa, resta una pratica molto richiesta anche dalle imprese del settore alberghiero. Almeno a giudicare dalle parole spese da Federalberghi e Ascom Confcommercio che a maggio addirittura hanno chiesto al governo di mitigare la stretta sugli accosti decisa dopo la tragedia della Concordia: «Nel solo 2011 - scrissero le associazioni della categoria - sono sbarcati ad Ischia 7500 crocieristi ma l'emanazione del decreto 2/3/2012 contenente disposizioni per limitare o vietare il transito delle navi mercantili per la protezione di aree sensibili nel mare territoriale, vanifica di fatto tutti gli sforzi operati per rendere appetibile la visita e la sosta per il nostro territorio troncando completamente tutte le condizioni di lavoro create, comportando la cancellazione di tutti gli accosti programmati per l'anno 2012 e lasciando nel più assoluto sconcerto aziende e lavoratori impegnati in tale attività». E, direbbe Totò, ho detto tutto.
Fonte: Corriere.it
Quantomeno la Costiera Amalfitana è salva