Due arresti, un carabiniere contuso, un albergo devastato e tanta paura. È il bilancio della «rivolta» innescata tra sabato e lunedì da un gruppo di profughi africani ospiti nella Bergamasca dopo aver chiesto asilo in Italia.
Il gruppo era stato accolto all'albergo «Bonanza» di Bianzano.

Per l'albergo di Bianzano lunedì era l'ultimo giorno di apertura: i titolari, infatti, hanno deciso di chiudere per trasferirsi e, proprio per la giornata di ieri, era fissata la scadenza del periodo di ospitalità. Sono dunque partite, in accordo con la Prefettura, le procedure per accompagnare i rifugiati nelle altre strutture disponibili.

Non tutti i rifugiati però hanno gradito lo spostamento: volevano essere trasferiti in strutture più vicine a Bergamo o Milano. Dieci rifugiati hanno messo a soqquadro l'albergo di Bianzano. Alcuni sono andati in giardino, spogliandosi e minacciando di togliersi la vita, altri sono saliti nelle stanze distruggendo quanto hanno trovato. La titolare è stata spintonata e ha dovuto chiamare i carabinieri, chiudendosi a chiave nel ristorante insieme al figlio e a una collaboratrice, ma i profughi hanno sfondato la porta e continuato i danneggiamenti.



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