a parte le vostre considerazioni,quello che dovrebbe far riflettere è che la stampa ha dipinto questi criminali come persone riconoscibili da un chilometro di distanza..mentre la foto ci fa capire che potrebbe essere anche il nostro vicino di casa...certi stereotipi hanno poco senso quando si parla di violenza,questa non ha un marchio di fabbrica che distingue l'individuo che la esercita,ma si può nascondere in qualunque persona che ci circonda..
18/10/2011, 19:31
Wolverine
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Originariamente inviata da topino1
a parte le vostre considerazioni,quello che dovrebbe far riflettere è che la stampa ha dipinto questi criminali come persone riconoscibili da un chilometro di distanza..mentre la foto ci fa capire che potrebbe essere anche il nostro vicino di casa...certi stereotipi hanno poco senso quando si parla di violenza,questa non ha un marchio di fabbrica che distingue l'individuo che la esercita,ma si può nascondere in qualunque persona che ci circonda..
Non solo la stampa, eh...anche parte della politica ha detto "Eh, dovevano fermarli prima", come se chi viaggia in treno avesse scritto in fronte "Black Bloc"...
18/10/2011, 19:37
topino1
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Originariamente inviata da Wolverine
Non solo la stampa, eh...anche parte della politica ha detto "Eh, dovevano fermarli prima", come se chi viaggia in treno avesse scritto in fronte "Black Bloc"...
per questa gente tutto deve avere una logica,ma purtroppo non è così...
se beccano il figlio del disgraziato,il caso è risolto....mentre quando tocca ai figli delle famiglie normali, allora inizia il processo di come sia potuto accadere,ecc ecc con tanto di trasmissioni ed interviste...
18/10/2011, 19:40
Wolverine
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Originariamente inviata da topino1
per questa gente tutto deve avere una logica,ma purtroppo non è così...
se beccano il figlio del disgraziato,il caso è risolto....mentre quando tocca ai figli delle famiglie normali, allora inizia il processo di come sia potuto accadere,ecc ecc con tanto di trasmissioni ed interviste...
Ma guarda, che si discuta e si ragioni su come limitare i danni ci sta...ma che tu politico avversario mi venga a dire "Dovevi fermarli prima che salissero sui treni e sui pullman per arrivare lì a Roma", allora onestamente tutto ciò che posso fare è riderti di gusto in faccia.
Se invece vuoi fare per una volta il serio, sempre tu politico eh non tu topino1 :D, allora al limite puoi dirmi che dovevo organizzare uno spiegamento di forze maggiore e intervenire con più fermezza...e qui si può discutere, ma se invece la cosa che mi dici è quella che ho menzionato prima, allora no, non c'è margine di discussione.
Il bello è che l'allarme infiltrato non l'hanno lanciato quei ridicoli siti antagonisti/pagine facebook create da ritardati/ecc., ma La Repubblica...quello che in teoria dovrebbe essere uno dei quotidiani più autorevoli del paese, quotidiano in cui evidentemente lavorano dei babbuini che vedono 2 foto (foto che, come ho facilmente notato io stesso, non volevano dire assolutamente niente) e non ci pensano un attimo a montare un caso, a fomentare gli animi, ad insinuare che una persona fosse un in realtà un malvagio infiltrato provocatore... (un collega, per giunta!!). Che tristezza.
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Originariamente inviata da evince
Scusa la tontaggine ma non capisco: la tua vorrebbe essere una provocazione o sei davvero una persona violenta come appare da quello che scrivi? Grazie se mi rispondi.
Essendo una persona civile è fondamentalmente una provocazione.
Almeno in parte, perchè godrei davvero veramente tanto se questo simpatico e intelligente ragazzo dovesse essere condannato a passare i prossimi anni della sua utile vita a regina coeli (con quel fisichino e i bei riccioletti biondi sarà una festa per i suoi compagni di cella).
Pare che, volendo, si possa diventare suo amichetto sui Social Network. E magari a Rebibbia gli danno uno smartphone, con cui passare il tempo in chat...
pessima battuta questa,conosco molte persone che lavorano nei penitenziari e di questi tempi non se la passano certo meglio di chi è sulla strada...
18/10/2011, 20:29
topino1
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Originariamente inviata da Wolverine
Ma guarda, che si discuta e si ragioni su come limitare i danni ci sta...ma che tu politico avversario mi venga a dire "Dovevi fermarli prima che salissero sui treni e sui pullman per arrivare lì a Roma", allora onestamente tutto ciò che posso fare è riderti di gusto in faccia.
Se invece vuoi fare per una volta il serio, sempre tu politico eh non tu topino1 :D, allora al limite puoi dirmi che dovevo organizzare uno spiegamento di forze maggiore e intervenire con più fermezza...e qui si può discutere, ma se invece la cosa che mi dici è quella che ho menzionato prima, allora no, non c'è margine di discussione.
io topino,non potevo fare nulla...:D,ma forse l'amico del trota,di certo qualcosa poteva intuire;)
19/10/2011, 8:42
Randagio
Vabbè, adesso Er Pelliccia sarà il capro espiatorio di mille e passa persone.... bha, non trovo giusto nemmeno questo!
19/10/2011, 12:42
Ioria
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Originariamente inviata da Randagio
Vabbè, adesso Er Pelliccia sarà il capro espiatorio di mille e passa persone.... bha, non trovo giusto nemmeno questo!
punirne uno per educarne cento....
io poi non capisco: una volta presi accampano scuse e banalità... ma almeno siate coerenti e dite "io credo in quello che ho fatto".
19/10/2011, 12:51
Quelo
Anche nella mia città c'è un manipolo di anarchici. Avevano occupato una vecchia scuola abbandonata e sulle pareti s'erano ingegnati a disegnare degli enormi ricconi, in frac e cilindro, in sollucheri mentre contano denaro. Mi capitava di passare in quella via e ogni volta, guardando quel posto, lo consideravo come un ricettacolo di scioperati paranoici mezzi fatti. Loro e le loro teorie complottistiche, smentite dalla storia.
punirne uno per educarne cento....
io poi non capisco: una volta presi accampano scuse e banalità... ma almeno siate coerenti e dite "io credo in quello che ho fatto".
Non pretendiamo poi troppo da un ritardato a cui piace "delirio alla svegas"!!:lol:
19/10/2011, 15:36
Quelo
Quote:
Originariamente inviata da Wittmann
Non pretendiamo poi troppo da un ritardato a cui piace "delirio alla svegas"!!:lol:
"Alessandro Magno catturò un pirata che infestava i mari. E civilmente, come usava in quei tempi barbari che non conoscevano ancora la "cultura superiore"... gli concesse l'ultima parola prima di impiccarlo. Il pirata disse: "Vedi Alessandro, noi due facciamo le stesse cose. Solo che io le faccio con trecento uomini e tu con trecentomila. Per questo io sono un pirata e tu un grande Re". I cinquecento che l'altra domenica hanno messo "a ferro e fuoco" Roma sono oggi, oggettivamente, dei teppisti, ma se diventassero cinque milioni sarebbero dei rivoluzionari..." (CONTINUA SOTTO)
Il violento che è in noi
by Massimo Fini on Saturday, October 22, 2011 at 12:04pm
Alessandro Magno catturò un pirata che infestava i mari. E civilmente, come usava in quei tempi barbari che non conoscevano ancora la "cultura superiore" né gli odierni "eroi della libertà" che si fan liberare dalle armi straniere e poi si dedicano al linciaggio sotto gli occhi compiaciuti del mondo intero o alla caccia sistematica al nero, gli concesse l'ultima parola prima di impiccarlo. Il pirata disse: "Vedi Alessandro, noi due facciamo le stesse cose. Solo che io le faccio con trecento uomini e tu con trecentomila. Per questo io sono un pirata e tu un grande Re". I cinquecento che l'altra domenica hanno messo "a ferro e fuoco" Roma sono oggi, oggettivamente, dei teppisti, ma se diventassero cinque milioni sarebbero dei rivoluzionari, come è accaduto in Tunisia dove una rivolta violenta ma non armata ha cacciato in due giorni il dittatore Ben Alì. E il coro unanime di indignazione, da destra a sinistra, dai fascisti mascherati del PDL, ai fascisti propriamente detti come Ignazio La Russa (che nel 1974 organizzò a Milano una manifestazione dove due giovanissimi militanti dell'MSI, Murelli e Loi, uccisero un poliziotto buttandogli una bomba sul petto) all'estrema sinistra, ai sindacati, ai Pierluigi Battista che in sintonia col premier ha lanciato il diktat "chi non si dissocia anarcoinsurrezionalista è", al Presidente Napolitano, dimentico che era già un alto dirigente del PCI quando il suo sodale Secchia preparava la rivolta armata, significa proprio questo: il timore di questa classe dirigente, che ha la coscienza sporca e nera come la pece, che quei cinquecento decerebrati, smaniosi di distruggere tanto per distruggere, possano diventare cinque milioni che decerebrati non sarebbero. Nei giorni successivi ai fatti ero a Roma, "la capitale ferita", e parlando con amici, conoscenti, taxisti, personale d'albergo, gente incontrata al bar non ho notato una dissociazione così netta dai teppisti, ma un'oscura, sottaciuta, vergognosa soddisfazione. Come se quell'esplosione di violenza li avesse vendicati, anche se per interposta persona, dalle umiliazioni, dalle frustrazioni, dal senso di impotenza che il cittadino subisce ogni giorno. Il fatto è che è diventato sempre più difficile tenere le mani a posto, facendo un tremendo sforzo su se stessi, assistendo quotidianamente allo spettacolo di una classe dirigente, politica, economica, intellettuale, autocostituitasi in una nuova oligarchia nobiliare, con noi cittadini normali retrocessi a sudditi, senza dignità e senza onore, pecore da tosare, asini al basto ad uso di "lorsignori", che mentre "la città brucia" (non Roma, l'Italia), continua nelle solite manfrine, nei soliti giochetti, nelle solite sordide lotte di potere senza tenere in minimo conto quel "bene comune" con cui si sciacqua quotidianamente la bocca. Certo che ci vorrebbero, noi del ceto medio, buoni, civili, educati, rispettosi delle buone maniere, come siamo sempre stati, per poter ruminare in tranquillità i propri privilegi. Ma, come tutte le cose, anche la pazienza ha un limite. E, come dice la Bibbia: "terribile è l'ira del mansueto" o, per dirla più modernamente con Peckinpah del “Cane di paglia". Ed è proprio questo che i politici, gli economisti, gli intellettuali ben sistemati nel regime, temono. Ma questo vulcano che potrebbe esplodere da un momento all'altro è un fatto. Un fatto che si misura attraverso la violenza patetica di tutti i discorsi che vorrebbero cancellarlo.
Massimo Fini
Il Fatto Quotidiano 22 ottobre 2011
Chi erano Silvio Pellico e Ciro Menotti nel Ducato di Modena e nel Lombardo-Veneto? Dei terroristi, che domanda...
Già parlandone noi qui..ne accresciamo la popolarità ..
Non volevo dire questo topino. Ma creando videogiochi su di lui, mettendolo in prima pagina mentre lancia l'estinitore e parlandone sempre lo si fa diventare una "star"! E questo è abbastanza ridicolo..
24/10/2011, 15:51
Frogga
A quanto vedo lo stato è riuscito nel suo intento...
Ancora che credete alla favola dei teppisti..
24/10/2011, 16:43
topino1
Dacci le prove e noi crederemo a te;)
26/10/2011, 18:04
Randagio
1 allegato(i)
Anche oggi a Roma sono entrati in azione dei Violenti.... non mascherati ma comunque vestiti di scuro... arrestiamoli tutti questi violenti delinquenti!