Dalle macerie della casa
estratte vive otto persone
La rabbia dei residenti:
«Tragedia annunciata»
BARLETTA
A mani nude, pietra dopo pietra, inseguendo i flebili segnali di vita provenienti da tonnellate di macerie. Un’operazione di soccorso surreale, d’altri tempi, nel centro di Barletta. Una lotta contro il tempo per cercare di salvare le operaie di un piccolo maglificio rimaste intrappolate dopo che un vecchio edificio in demolizione, e che qualcuno aveva già segnalato alle autorità per la sua potenziale pericolosità, ha fatto da detonatore probabilmente causando il crollo di una palazzina a tre piani.
Il bilancio della tragedia poteva essere più grave se nell’edificio crollato ci fossero stati tutti i residenti. Era mezzogiorno e nella palazzina c’era solo una donna all’ultimo piano. È in stato interessante e se l’è cavata con poche escoriazioni e molta paura. È stata fortunata perchè la sua casa è stata solo parzialmente interessata dal crollo. Le vittime, quando all’appello manca solo il recupero di un’operaia, sono quattro. Una è la figlia quattordicenne dei proprietari del laboratorio tessile. Il riconoscimento, ha detto in serata il prefetto di Barletta, Carlo Sessa, non è stato ancora fatto ma vicino al corpo - che è stato trasportato all’obitorio del Policlinico di Bari - è stato trovato il suo zaino.
I nomi delle altre tre operaie morte (una è deceduta qualche minuto dopo essere stata estratta viva e sottoposta a numerose pratiche respiratorie) non sono stati diffusi. E questo ha alimentato l’angoscia dei familiari che per tutta la giornata sono stati a stento tenuti lontano dalla zona delle operazioni di soccorso e che inutilmente hanno avvicinato i cronisti nella speranza di avere da loro notizie sulla sorte dei loro cari. Miglior sorte ha avuto una loro collega. Mariella Fasanella, prima di essere trasportata in ospedale, è stata sentita da uno speleologo che le ha chiesto alcune informazioni sui luoghi per poter meglio mirare le ricerche. Un tentativo certosino perchè dall’anfratto creatosi nel crollo, e nel quale erano rimaste le operaie, arrivavano deboli lamenti per guidare la mano prudente dei vigili del fuoco.
Più volte è stato chiesto a gran voce a tutti i presenti, tra i quali numerosi curiosi, di fare silenzio perchè nessun grido di speranza, che potesse fare da calamita, si perdesse nel vuoto. Nel crollo sono rimasti feriti alcuni passanti, che hanno riportato ferite non gravi e che sono stati accompagnate in ospedale. Una tragedia dai contorni ancora tutti da accertare ma che ha degli elementi che, se provati, la rendono incredibile. Venerdì scorso, infatti, i proprietari delle due palazzine attigue a quella in demolizione hanno chiesto all’Ufficio tecnico comunale di intervenire per la messa in sicurezza a causa dei lavori di smantellamento del palazzo. Il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, ha aperto un fascicolo per disastro colposo ed omicidio colposo plurimo. I carabinieri hanno sentito il proprietario dell’edificio in demolizione per sapere quali tipi di lavori fossero in atto e per conoscere, nello specifico, le modalità di intervento. Tra gli altri, un sopralluogo ha fatto nel pomeriggio il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano il quale ha lodato la prontezza dei soccorritori sottolineandone la professionalità e il coordinamento.
Barletta, crolla una palazzina Muoiono quattro donne- LASTAMPA.it