Cambogia, la festa dell'acqua in tragedia
Panico tra la folla, oltre 300 morti
PHNOM PENH (22 novembre) - Sono oltre 300 le persone rimaste uccise nella calca provocata da una crisi di panico scoppiata fra la folla che partecipava alla festa dell'acqua a Phnom Penh. Lo ha dichiarato in televisione il primo ministro cambogiano Hun Sen. Il panico è scoppiato tra la calca che stava attraversando un ponte durante le celebrazioni del festival acquatico. Le vittime sono quasi tutte donne.
In serata è salito ancora ad almeno 339 morti e a 329 feriti il bilancio provvisorio ufficiale della strage della calca a Phnom Penh, secondo quanto comunicato in tv dal primo ministro cambogiano, Hun Sen, che ha chiesto scusa per la tragedia. Poco prima il premier aveva fornito il bilancio di 278 morti, 240 dei quali donne. Secondo le prime informazioni, riferite da un cameraman della Reuters, all'origine del fuggi fuggi, che ha coinvolto migliaia di persone che partecipavano all'annuale Festività dell'Acqua, si sarebbe verificata una non meglio precisata scarica elettrica che avrebbe fulminato alcune persone sul piccolo ponte che collega la città all'isoletta Diamond Island, creando panico. Nella calca alcune persone sono cadute nel sottostante fiume Tonlè Sap e sono state viste annegare, altre sono rimaste schiacciate o calpestate sul ponte. Le tv hanno mandato in onda immagini di gente che piange sui corpi, ammassati uno sull'altro.
Ci sarebbe un intervento della polizia, che avrebbe usato gli idranti per affrettare lo sgombero della folla che gremiva il ponticello sul fiume Tonle Sap, all'origine della calca che stasera nella capitale della Cambogia, Phnom Penh, è costata la vita ad almeno 339 persone. Lo scrive il sito della Cnn, citando un giornalista del giornale in lingua inglese Phnom Penh Post, Steve Finch. Quanto alla presunta scarica elettrica che avrebbe colpito alcune persone, il cronista dice che potrebbero essere stati i festoni di luci intermittenti che ricoprono le campate del ponte per la festività, colpiti dall'acqua, a causarla. Il governo cambogiano da parte sua, scrive la Cnn, ha negato che qualcuno sia rimasto fulminato. Ma un medico, che ha chiesto l'anonimato, ha riferito che diversi cadaveri hanno segni di scosse elettriche e che fra i morti vi sono anche dei poliziotti. Il giornalista citato da Cnn dice di aver ascoltato diversi testimoni. Gli idranti della polizia «hanno scatenato il panico», ha detto Finch.
Cambogia, la festa dell'acqua in tragedia Panico tra la folla, oltre 300 morti *-*Il Messaggero