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Veneto flagellato dal maltempo

  1. #1
    Jack Daniels
    Ospite

    Predefinito Veneto flagellato dal maltempo

    Vicenza, 2 novembre 2010 - Achille Variati, sindaco di Vicenza, ha chiesto l’intervento dell’esercito per far fronte all’emergenza legata al maltempo che ieri ha causato l’allagamento di circa il 30% del centro cittadino. Stamane, intanto, è previsto l’arrivo a Vicenza del sottosegretario e responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso. A Vicenza e in alcuni comuni della provincia, come in alcune aree del Veronese, le scuole stamane restano chiuse.
    Il sindaco Variati ha ricordato di aver avuto nel corso della notte colloqui con Bertolaso e ha spiegato che l’esercito potrebbe essere utilizzato per aiutare le tantissime persone ancora bloccate nelle loro case e in tutte le opere per riportare la situazione alla normalità. "Ho parlato con Bertolaso ieri sera - ha detto Variati - e già a mezzanotte aveva deciso di mandare l'esercito. Sottolineo che erano anni che lo Stato non era presente in massa qui. Mi sembra un buon segnale del governo verso i nostri territori". Oggi è prevista una riunione della giunta comunale per la valutazione della richiesta di stato di calamità.
    Vicenza si prepara invece ad affrontare una notte ancora semi-isolata dall’acqua, che sta però calando. Le preoccupazioni sono soprattutto per Caldogno, il paese maggiormente investito dall’esondazione del Bacchiglione, dove numerose famiglie non hanno potuto ancora essere raggiunte dai soccorritori.
    E’ qui che si segnala un disperso: si tratta di un 75enne - non un uomo di 50 anni come appreso inizialmente - Giuseppe Spigolon, che i familiari hanno visto l’ultima volta mentre scendeva nella cantina di casa. I pompieri hanno tentato per due volte, con un mezzo anfibio, di raggiungere l’abitazione, ma sono stati sempre respinti dalla violenza della corrente. Si spera che l’uomo sia riuscito a mettersi in qualche modo in salvo, pur non potendo ancora uscire dalla casa accerchiata dall’acqua.
    PADOVA - Non sta passando indenne la piena del Bacchiglione nel Padovano dove il fiume ha rotto gli argini in località Roncajette. Allagamenti sono stati segnalati dai vigili del fuoco tra Ponte San Nicolò e Casalserugo. Diverse le famiglie evacuate. Allagamenti anche in zona golenale, nel quartiere Paltana, alla periferia di Padova. Nessun problema invece per il centro storico patavino. Il limite del fiume, secondo fonti dei vigili del fuoco, è sotto controllo. Resta intanto interrotta la circolazione sulla A4 tra Montebello e Soave in entrambi i sensi di marcia.
    TREVISO - Sarà evacuato nelle prossime ore in via precauzionale l'ospedale di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, specializzato in servizi riabilitativi. Lo ha deciso il sindaco Paolo Speranzon per i possibili rischi di esondazione del fiume Livenza. Deciso anche il trasferimento in altre strutture dei 120 ospiti della vicina casa di riposo. L'evacuazione dovrebbe cominciare in tarda mattina, mentre sul posto si stanno dirigendo diverse ambulanze che serviranno al trasferimento dei pazienti in altre strutture sanitarie nel Trevigiano e Veneziano. Il direttore generale dell'ospedale, Alberto Prandin, ha spiegato che dei 180 pazienti ricoverati una ottantina sono in condizioni problematiche e devono essere quindi trasferiti in ospedali idonei, individuati, in questo caso, a Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, San Donà di Piave e Jesolo. Le operazioni, secondo le previsioni, dovrebbero protrarsi per circa due ore.
    VENEZIA - A Venezia l'acqua alta ha raggiunto i 101 centimetri e piazza San Marco è stata completamente invasa.

    BERTOLASO - In Veneto, l'area compresa tra San Bonifacio, Verona e Soave, nel Veronese, e il centro di Vicenza e Caldogno, nel Vicentino, sono le zone più colpite dal maltempo, mentre la situazione a Padova regge. E' quanto emerge dalla riunione tecnico-operativa tenuta dal sottosegretario e capo della Protezione Civile in Prefettura a Vicenza. Bertolaso si trasferirà ora a Verona per una analoga riunione e se sarà necessario anche a Padova. ''La situazione è grave ma sotto controllo'', ha detto Bertolaso, dopo aver sorvolato in elicottero le zone più colpite. ''La situazione più grave - ha proseguito il sottosegretario - è quella che ho visto a Caldogno e Vicenza. La città di Padova - ha sottolineato - regge. Un allarme viene dal fiume Livenza al confine delle province di Treviso e Pordenone con l'acqua che è a 7,66 quando lo storico è di 8,08''. ''Mi pare che la risposta dello Stato sia stata immediata e adeguata'', ha aggiunto il capo della Protezione civile, ''dalle 4 di questa mattina 400 militari sono al lavoro fra Vicenza e Verona per affrontare l'emergenza'', oltre a 400 vigili del fuoco e circa 1.000 volontari della Protezione civile della Regione.
    IL PIANO - "Il piano è semplice: man mano che le acque cominciano a rientrare negli alvei deve scattare l'opera di pulizia. I danni sono numerosi, bisogna ripristinare quanto prima la viabilità autostradale, ma le deviazioni sulla viabilità ordinaria stanno fortunatamente funzionando molto bene. Non c'è stato il temuto black out dei collegamenti". Carta bianca da parte di Bertolaso al sindaco di Vicenza per mettere in moto tutti gli interventi d'emergenza necessari. Questa mattina, dunque, il sottosegretario ha sottolineato l'eccezionalità del fenomeno, autorizzando sindaci dei Comuni coinvolti, presidente della Provincia e Regione a lavorare secondo le procedure della somma urgenza: "Tutti quelli che stanno lavorando oggi - ha assicurato Bertolaso - avranno la copertura giuridica e amministrativa di quanto stanno facendo". Secondo gli esperti della Protezione civile un fenomeno del genere non si verificava nel nostro territorio dal 1882: le previsioni ufficiali parlavano al massimo di 200, 300 millimetri di pioggia, in realtà ne è sceso in poche ore il corrispettivo di un anno, cioè oltre mezzo metro, al quale sono andati a sommarsi la neve che si è sciolta per la temperatura elevata e lo scirocco che impedisce all'Adriatico di ricevere l'acqua dai fiumi.
    ZAIA - ''Facciamo appello a tutti gli istituti di credito'': così oggi, parlando con i giornalisti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia sui danni causati dal maltempo cominciato domenica scorsa e tutt'ora in corso. Il governatore auspica una vera e propria ''chiamata di popolo''. ''Vengano fuori le banche - ha esortato - la Regione si mette a disposizione, daremo vita ad un tavolo e ad un conto corrente: cerchiamo di essere i soliti veneti disponibili verso chi è in difficoltà, i veneti del volontariato''. Zaia ha voluto ricordare la prassi da seguire per il risarcimento dei danni possibile: ''i singoli cittadini presentano le denunce al Comune, questi invia i dossier alla Regione che li organizza e li invia a livello nazionale per attingere al fondo nazionale Protezione Civile; questo - ha concluso - spiega la presenza oggi in Veneto di Bertolaso''. "Faccio appello anche alla sensibilità dei privati - ha auspicato inoltre Zaia - per aiutare chi è in difficoltà".

    "Questa mattina abbiamo stanziato due milioni di euro per fronteggiare l'emergenza maltempo che ha colpito il Veneto" ha proseguito il governatore al termine della odierna della giunta regionale, durante la quale si è prevalentemente parlato degli eventi calamitosi di questi giorni. "Stamani - ha aggiunto Zaia - ho anche firmato lo stato di crisi per attivare tutti gli strumenti che la Regione ha a disposizione per un pronto intervento in circostanze come questa". Il maltempo ha interessato 121 comuni del Veneto e ha provocato danni che, ad una prima stima approssimativa, sono stati quantificati in non meno di 100 milioni. La Protezione civile, spiega Zaia, aveva allertato i Comuni per tempo, ma l'intensità e la durata delle precipitazioni sono state "assolutamente eccezionali".
    "L'entità del fenomeno atmosferico di questi giorni - prosegue il governatore - si può annoverare tra le conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta e che rendono difficile una previsione di tipo statistico. I dati storici, in particolare quelli su Vicenza, dimostrano che il maltempo che ha colpito in queste ore alcune zone del Veneto è più forte dell'alluvione del 1966 ".

    LA POLEMICA - Sulla polemica per il presunto mancato allerta, Zaia ribatte fermamente: "I sindaci non sono stati allertati del maltempo in arrivo? È una bugia, lo ha fatto la Protezione civile. Se i sindaci non si sono mossi o l'hanno fatto parzialmente, dipende dalla sensibilità di ciascuno. Comunque il sindaco non avrebbe potuto far altro che installare una tendopoli". Quanto ai mancati finanziamenti al Genio Civile, Zaia ha spiegato che "oggi tutti i fondi statali sono centellinati, ma che quelli per gli interventi indispensabili "non mancano". "Questo non è il momento il momento delle polemiche - ha spiegato Zaia - anche perché in nessun caso avremmo potuto evitare quanto è accaduto. E che è frutto dei cambiamenti climatici". "Le previsioni non erano certamente quelle di mezzo metro d'acqua in 48 ore - ha risposto Zaia ai giornalisti sulle critiche mosse da più parti per l'allarme annunciato in termini ritenuti troppo contenuti - Ed io, sicuramente, non posso sostituirmi al Padre Eterno. Si pensi che nell'alluvione del 1966 caddero 190 millimetri d'acqua, in questa occasione 500".
    SCIAGURA EVITABILE - "Questa sciagura si poteva evitare se fossero state fatte, non solo qui ma in tutta Italia, le opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno. Questo è stato un fenomeno quasi centennale. Per fronteggiare situazioni come questa servono interventi preventivi seri: madre natura non tiene conto del patto di stabilità e delle leggi finanziarie. Se non si faranno interventi definitivi, continueremo ad affrontare situazioni simili, che non riguardano solo questa regione, ma in tutta Italia". Lo ha sottolineato il capo della Protezione civile.


    Quotidiano Net - Veneto flagellato dal maltempo Bertolaso: sciagura


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  3. #2
    kiara90
    Utente cancellato

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    La protezione civile ci sta munedo di sacchetti ma credo che serviranno a ben poco <.<
    Giusto oggi ho fatto due foto al livello del fiume Brenta..mette i brividi o.o


    (scusate se son mosse ma stavo in macchina <.<)


    Comunque riguardo a questa parte dell'articolo:
    "SCIAGURA EVITABILE - "Questa sciagura si poteva evitare se fossero state fatte, non solo qui ma in tutta Italia, le opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno. Questo è stato un fenomeno quasi centennale. Per fronteggiare situazioni come questa servono interventi preventivi seri: madre natura non tiene conto del patto di stabilità e delle leggi finanziarie. Se non si faranno interventi definitivi, continueremo ad affrontare situazioni simili, che non riguardano solo questa regione, ma in tutta Italia". Lo ha sottolineato il capo della Protezione civile."

    Vorrei precisare che c'entrano poco i tagli sulla messa in sicurezza della nostra zona..perchè questo fenomeno è anche dovuto al fatto che in 36 ore son caduti circa 500 ml di pioggia..il mare non riceve e lo scirocco di questi giorni ha fatto sciogliere quella neve che nei giorni passati era caduta in montagna, ingrossando così ulteriormente i fiumi.
    L'unico "errore" che forse è stato fatto è stato quello di non aver avvisato in tempo gli abitanti di determinate zone dove hanno aperto gli argini per far defluire l'acqua..creando così un sacco di problemi che potevano essere evitati se si fosse agito in miglior modo.

  4. #3
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
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    accidenti! mi ricorda la mia zona qualche anno fa!

  5. #4
    Killing loneliness... learch
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    Caldogno, dov'è nato Roby Baggio!

    Stamani guardai i tg e vidi un disastro, persino l'autostrada allagata. Fortunatamente la zona mia è rimasta illesa da questa ondata maledetta di maltempo, ma non sono tranquillo per i prossimi giorni.
    Ho tantissimi amici a Vicenza e poracci non so neanche come sono presi!

  6. #5
    Jack Daniels
    Ospite

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    Meno male che dove sto io la situazione non è così grave

  7. #6
    Killing loneliness... learch
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    Quote Originariamente inviata da Eric Draven Visualizza il messaggio
    Meno male che dove sto io la situazione non è così grave
    Ma ci sono stati allagamenti anche da te?

  8. #7
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da learch Visualizza il messaggio
    Ma ci sono stati allagamenti anche da te?
    No, però se pioveva almeno 1 altro giorno credo che si allagava, perchè il livello del Muson è al limite

  9. #8
    Killing loneliness... learch
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    No, però se pioveva almeno 1 altro giorno credo che si allagava, perchè il livello del Muson è al limite

    Povera la gente che a pochi km da noi sta vivendo un incubo!

  10. #9
    kiara90
    Utente cancellato

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    si stanno rompendo argini a gogo..tra poco ho le pantegane che nuotano in giardino <.<

  11. #10
    pls Paperoga
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    Quote Originariamente inviata da kiara90 Visualizza il messaggio
    si stanno rompendo argini a gogo..tra poco ho le pantegane che nuotano in giardino <.<
    è colpa loro se si rompono gli argini dannate ponghe

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