Opposizione chiede dimissioni del governo, sotto accusa per l'emergenza roghi. Intanto diminuiscono i focolai.
MOSCA
Opposizione russa in piazza nel tardo pomeriggio per chiedere le dimissioni del sindaco di Mosca Iuri Luzhkov, ma anche quelle del governo guidato dal premier Vladimir Putin, accusati di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza caldo e incendi che sta affliggendo da tempo la Russia europea.
Lo ha annunciato l’organizzazione Solidarnost, che insieme ad altri movimenti di opposizione ha promosso una protesta davanti al municipio della capitale, a poche centinaia di metri dal Cremlino. L’iniziativa è stata vietata dal Comune con il pretesto che nella piazza di fronte al municipio c’è un monumento storico, quello a Iuri Dolgoruki, il leggendario principe fondatore di Mosca.
«Un pretesto da aneddoto», ha commentato Lev Ponomariov, leader del Movimento per i diritti umani. Solidarnost punta il dito contro Putin, ricordando anche la sua controversa riforma del codice forestale nel 2007 che ha cancellato la guardia forestale e il sistema centralizzato di controllo anti-incendio delle foreste.
Putin è già stato contestato, anche in modo aggressivo, in alcuni incontri avuti con le popolazione colpite dai roghi. L’opposizione, finora censurata dai media, in particolare dalle tv di Stato, chiede inoltre il ritorno all’elezione dei governatori, nominati direttamente dal Cremlino e quindi, sostiene, sottratti al principio della responsabilità di fronte alla popolazione.
Intanto per la prima volta da molti giorni la Russia ha annunciato un leggero miglioramento della situazione provocata dai peggiori incendi forestali della sua storia. La cifra di roghi e di superficie incendiate si è ridotta, ha spiegato il direttore del centro nazionale di crisi, Vladimir Stepanov. In tutto il paese restano 560 focolai d’incendio, 60 dei quali di grande estensione, ma comunque un terzo in meno rispetto a ieri. Al momento sono colpiti 80.000 ettari, 10.000 in meno di ieri. Particolarmente tesa resta la situazione negli Urali, dove molte famiglie sono state evacuate.
A circa 400 km a est di Mosca le fiamme hanno incendiato un paese, ma non si sono registrati feriti. Nella capitale, invece, la situazione sta migliorando, stando alle notizie diffuse dalle autorità locali. Le forze d’intervento hanno inoltre cominciato a inodare le torbiere, il cui incendio è il principale responsabile del fumo che ha appestato Mosca. In tutto il paese restano però elevate le temperature, che permangono al di sopra ai 30 gradi, nè sono previste piogge.
Fonte: Incendi in Russia, Putin contestato - LASTAMPA.it
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Avete avuto modo di sentire questa notizia alla televisione? Secondo voi poteva essere evitata se non fosse stata implementata la riforma sui sistemi forestali?
Ad ogni modo, di tutta la notizia mi lascia peplessa la richiesta di dimissioni al governo soltanto a causa degli incendi divampati in questo ultimo periodo. Non è che forse un po sotto si nasconde altro?