"ERRORE UMANO,MANCAVA UN PILASTRO"
L'AQUILA - Non sono morti a causa del sisma, i giovani della Casa dello Studente. Ma per colpa di un pilastro. Un pilastro che avrebbe dovuto sostenere le fondamenta del palazzo e che invece non c'era. È tutto scritto in una perizia tecnica allegata al fascicolo della Procura della Repubblica dell'Aquila che riguarda l'edificio di via XX Settembre, crollato nella notte del terremoto abruzzese. "L'ala nord collassata - si legge nella relazione firmata dai consulenti Francesco Benedettini e Antonello Salvatori - non aveva un pilastro, presente in altri punti corrispondenti dell'edificio che invece hanno retto".
Ecco, dunque, perché sono finiti sotto le macerie Luciana Capuano (20 anni), Davide Centofanti (20 anni), Angela Cruciano (22 anni), Francesco Esposito (24 anni), Hussein Hamade (23 anni), Luca Lunari (20 anni), Marco Alviani (21 anni) e Alessio Di Simone (25 anni). Nella stessa relazione, in base alle valutazioni dei sismologi, la scossa viene giudicata "di magnitudo moderata". Ma non è tutto. Sono anche altre le motivazioni del crollo che hanno portato la Procura ad indagare undici persone tra costruttori, tecnici e amministratori pubblici per omicidio colposo e disastro colposo: "Il progettista non ha previsto in alcuna parte dell'edificio un sistema resistente adatto a sopportare azioni orizzontali provenienti da tutte le direzioni"; "L'impresa esecutrice non ha disposto le staffe di armatura dei pilastri all'interno dei nodi della struttura, secondo quanto previsto dal progetto"; "Il calcestruzzo usato appare fortemente disomogeneo da potersi definire scadente e in complesso di qualità inferiore rispetto alle specifiche progettuali"; "Dopo la realizzazione dell'edificio nessuno ha mai chiesto o fatto lavori di adeguamento funzionale che riguardassero le strutture, anche quando cambiava la destinazione di uso da civile abitazione a residenza universitaria"; "Ci sono danni alle strutture causati da cattiva posa in opera degli impianti termici, idrici ed elettrici".
Poi si affronta l'aspetto geologico: "Pur condividendo l'affermazione generale per la quale in corrispondenza dei sedimenti alluvionali del fiume Aterno si possono attendere rilevanti fattori di amplificazione del sisma - scrivono ancora i periti nella relazione - si ritiene di poter ragionevolmente escludere che tali fattori possano avere riguardato il sito della Casa dello Studente, in quanto l'area in questione non si trova su sedimenti alluvionali come dimostra l'esito del sondaggio". Non mancano responsabilità anche nelle fasi di ristrutturazione: "Tutte le lacune strutturali non sono mai state oggetto di valutazione da parte dei responsabili delle varie amministrazioni dello stabile, dei vari progettisti, dei direttori dei lavori".
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