esiste un tormentone (almeno qua a milano ma penso in tutta italia) ke recita
"più case, meno chiese" e soprattutto in questi casi di "emergenza" é veritiero
esiste un tormentone (almeno qua a milano ma penso in tutta italia) ke recita
"più case, meno chiese" e soprattutto in questi casi di "emergenza" é veritiero
Esatto, anch'io sono cattolico, ma sincermanete credo che anche Dio possa capire che certe cose arrivano prima, in fondo in chiesa ci si va una volta a settimana, mentre invece la vita di tutti i giorni deve ricominciare.
Secondo me è fuori di testa chi pensa il contrario, ovviamente senza offesa.
In effetti si può pregare ovunque, ma per ricevere la funzione domenicale dovrebbero spostarsi in una città dove non siano crollate le chiese.
Poco male, in fondo non credo che tutti i cittadini di L'aquila siano cattolici, quindi chi proprio vuole andare in chiesa anche in un periodo come questo si fa un pò di macchina.
Ovvio che un posto dove dormire arriva prima, sono cattolico, ma una chiesa la metto anche al terzo posto in un caso come questo.
Ultima modifica di dada; 22/4/2009 alle 13:36 Motivo: usiamo questo benedetto MULTIQUOTE!
pienamente d'accordo! pregare si può pregare ovunque anche in casa, ma per vivere la casa ci vuole! il tuo prof. è un attimino bigotto eh?
Bè credo che la risposta sia ovvia, nulla togliere alla religiosità o quant'altro ma in questo momento le vere necessità sono altre, come case, ospedali, negozi per i beni primari etc. se si vuol pregare lo si può fare ovunque. Comunque direi che il tuo professore non è troppo obbiettivo, per quella povera gente che sta in mezzo alla strada credo che le chiese da ricostruire siano l'ultimo dei loro pensieri !
Non ti credevo una che parla con certa gente