Originariamente inviata da
Domino
In breve, ieri mi succede di prendere la metro e un tizio straniero, approfittando del vagone pienissimo, fa amicizia col mio fondoschiena; al che io, vedendo che la cosa si faceva schifamente insistente, inizio a urlargli contro; poi il bastardo scende alla prima fermata utile.
La gente mi guarda come se fossi impazzita, nessuno apre bocca nè durante la scenata nè dopo.
In seguito una mia amica mi racconta che il giorno prima, sull'autobus su cui viaggiava lei, sale una ragazza col velo e un bimbo nel passeggino; l'autista dell'autobus le si rivolge così: 'ecco, sei la terza che sale col passeggino, e adesso come fa la gente a scendere? vai in fondo!'. La ragazza era mortificata, gli risponde che alla fermata dopo scenderà e non darà fastidio (come se fosse in torto!). Poi un signore (UNO su un autobus mediamente pieno) le dice gentilmente che non è obbligata ad andare in fondo all'autobus e che può starci sopra quanto vuole.
Due casi allucinanti; pensandoci su mi rendo conto che se succedono cose spiacevoli, di qualsiasi tipo, la colpa è in gran parte dell'indifferenza generale che c'è in giro.
Fermo restando che quella volta su cento che uno 'si mette in mezzo per difendere' ne paga le conseguenze, ma è davvero solo questa la paura che frena le persone?
Si vuole giustizia solo quando le cose le si prova sulla propria pelle, secondo me c'è mancanza di umanità.
Come la pensate voi?