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L'alienazione religiosa

  1. #11
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da ProdigalSon Visualizza il messaggio
    Ma io non parlo di prospettive di vita in senso biologico (legate ai progressi della medicina).
    Intendo invece considerare una questione antropologica fondamentale: l’uomo è una creatura, cioè viene generato (è un dato di fatto che non si può smentire). Non si fa da sé. La “macchina corpo” funziona indipendentemente dalla mia volontà (tant’è che il cuore batte anche mentre dormo).
    Prendere coscienza di questo, significa rendersi conto che esistiamo grazie ad un Altro (che ha creato l’uomo, la terra, etc.), che non siamo noi a generarci.
    Da qui, è naturale conseguenza fare i conti con quelle domande (il senso della vita, il dolore, la felicità) che sono presenti nel cuore di ogni uomo. La religione è appunto il metodo per aiutare l’uomo a prendere coscienza di queste domande e ad indicare la strada verso la vera e piena felicità.
    Che poi anche gli atei possano vivere “bene” (bisognerebbe però capire cosa significhi “vivere bene”…) fingendo che le domande di cui sopra non esistano è un altro discorso. Resta il fatto che l’esigenza di felicità, comune ad ogni uomo, è inestirpabile: la religione indica la strada da seguire. L’ateismo, non so.
    Mah, guarda, la tua tesi è molto opinabile.
    Non metto in dubbio che la religione possa essere una delle strade che aiuta a trovare la risposta a certe domande; tuttavia non vedo perchè ostinarsi a vederla come l'unica via, cosa che non è.
    Tralasciando il fatto, sottolineato da Obo, che quella di cui parli è più che altro spiritualità, io posso trovare le risposte che cercp in miriadi di altri modi che non comprendono la religione: posso trovarli nella mia vita, nella mia morale, nella filosofia, nelle mie azioni... E solo il cielo sa in quante altre occasioni o attività! Quello che magari a taluni può apparire semplice o scontato, come un aiuto donato o ricevuto, ad altri può far comprendere l'essenza della gioia, del dolore, della felicità.
    Inoltre credo che la tua idea dell'uomo che "dipenda" da un "Altro" sia quanto meno contestabile.
    Si tratta di una dipendenza che tu avverti, che è insita in te e deriva dalla tua spiritualità; io potrei rispondere a tutte le tesi che adduci come riprova del fatto che l'uomo dipenda da un "Altro" semplicemente rispondendoti con prove scientifiche, che io considero più attendibili di quelle che riporti tu... Seppur questo discorso di attendibilità non vale, probabilmente, all'inverso.
    Ovviamente non è questa la sede per elencare tali prove, e credo che più o meno ne siamo consapevoli tutti di ciò in cui consistono.


  2. #12
    Anomalia
    Donna 34 anni da Forlì-Cesena
    Iscrizione: 25/12/2006
    Messaggi: 1,932
    Piaciuto: 69 volte

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    Tendo a concordare con la visione di Marx verificatasi nella sua affermazione che la religione è l'opio del popolo e nello stesso tempo prodotto di una miseria, spirituale o materiale che sia, che appare nel nostro quotidiano. Intendiamoci - religione come culto, non la spiritualità interiore di un uomo. Il mio pensiero religioso, piuttosto, si avvicina al deismo di Voltaire con radici nella tolleranza rispetto ad altre religioni.
    Sono agnostica, se vogliamo precisare.
    Rifiuto ogni culto poiché ritengo ch'esso sia l'origine di lotte e conflitti sociali, non meno di superstizione e fanatismo religioso.
    Nonostante questo, non sono atea perché personalmente mi pare poco credibile che non esista qualcosa di inspiegabile che collega misteriosamente tutto ciò che ci circonda e tutto ciò che è in noi. Mi riesce difficile credere che i sogni siano opera di semplici e logici impulsi ellettrici, per fare un esempio. Mi riesce difficile pensare che l'amore incondizionato di una madre sia un'ammasso di istinti primordiali. Sarà l'effetto di quella miseria popolare che mi spinge di credere in qualcosa di non definito, qualcosa che forse nemmeno esiste, ma che a me piace pensare che ci sia.
    Poi, in fondo, se le illusioni sono scorie di umanità, perché non prendere una pistola e spararsi al posto?

  3. #13
    FdT-dipendente
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 1/1/2009
    Messaggi: 1,093
    Piaciuto: 1 volte

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    Concordo con la linea di persiero di Marx,in particolare nella visione della religione come
    "un’ancora di salvezza per coloro che vivono in una condizione di miseria perché permette di sperare in un mondo migliore nell’aldilà".
    L'essere umano è insicuro,spaventato e cerca sempre qualche appiglio al quale aggrapparsi.Prega,in nome della fede nata dalla religione che professa,sperando di essere ascoltato ed aiutato,sperando in un futuro migliore,anche nell'aldilà.

    Sono d'accordo anche con quanto afferma Obo:
    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    la religione è fatta di dogmi e regole imposte che tu credente devi comunque accettare e (teoricamente) seguire. Se la religione ti dice che la terra è piatta tu ci credi senza appello anche se qualcuno ti ha dimostrato che è rotonda. E sei talmente pieno di te e sicuro di possedere la verità assoluta che un certo dio ti ha tramandato, che neanche ti interroghi o ti poni dello domande o dei semplici dubbi.

  4. #14
    Overdose da FdT neonindian
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 14/9/2006
    Messaggi: 6,871
    Piaciuto: 24 volte

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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    "La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli."

    la religione è fatta di dogmi e regole imposte che tu credente devi comunque accettare e (teoricamente) seguire. Se la religione ti dice che la terra è piatta tu ci credi senza appello anche se qualcuno ti ha dimostrato che è rotonda. E sei talmente pieno di te e sicuro di possedere la verità assoluta che un certo dio ti ha tramandato, che neanche ti interroghi o ti poni dello domande o dei semplici dubbi.

    metto le mani avanti per evitare fraintendimenti: la spiritualità personale e interiore è un'altra cosa.
    Io penso che la religione, che l'uomo ha plasmato per sopperire alla continua ricerca di sicurezze, di ''protezione'' che ritrova in assunti spirituali quali il dio che veglia e protegge e il giorno del giudizio, che per certi versi riscatterebbe da una filistea esistenza terrena, Sia una delle piu' forti e vergognose espressioni di non progresso e tribalismo, giudicate voi se el 2009 sia ammissibile.

  5. #15
    Overdose da FdT Yoda
    Uomo 30 anni da Trento
    Iscrizione: 13/9/2007
    Messaggi: 5,654
    Piaciuto: 3 volte

    Occhiolino

    Quote Originariamente inviata da ProdigalSon Visualizza il messaggio
    La religione va intesa come "apertura al Divino" (e non tanto, o non solo, come insieme di dogmi, regole).
    Nell'animo di ogni uomo, prima o poi, emergono delle domande con cui bisogna confrontarsi (il senso della vita, il dolore, la felicità).

    Personalmente, la religione cristiana mi ha dato le risposte che cercavo e mi permettere di vivere la religione non come una serie di regole da seguire (senza magari capirne il motivo) ma come un metodo per il raggiungimento della piena felicità.
    Altro che "alienazione": è un'esigenza legata alla natura stessa dell'uomo (quella cioè di essere "creatura" e di dipendere da un Altro).
    io penso che ci siano due tipi di verità parallele senza collegamenti tra loro...
    se tu di principio inizio a pensarla da cristiano il tuo ragionamento fila ma non ha niente a che fare con il razionale... mentre se tu inizi a pensare da razionalista il tuo ragionamento fila ma non ha niente a che fare con l'irrazionale... son due binari paralleli...
    non puoi confermare la religione con la logica e non puoi confermare la logica con la religione...
    il problema che noi fino ad ora abbiamo avuto a che fare solo con il razionale...
    non ho problemi a dire che se un giorno mi trovassi un'apparizione di gesù davanti inizierei a credere...

    io comunque la penso come feuerbach...
    e grazie per aver fatto sto topic

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