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Primati del regno delle due sicilie

  1. #21
    Can che dorme Wolverine
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    perchè ognuno è libero di sentirsi legato alle proprie origini, anche se originario di una città problematica.
    Sì, ma ***** per rimpiangere i Borboni ci vuole veramente un fegato d'acciaio, mamma mia......capirei, da parte di un piemontese, rimpiangere il Regno di Sardegna o per un lombardo il Regno Lombardo-Veneto, che in proporzione stavano nettamente meglio di come è ora l'italia settentrionale....però, dai, ci vuole coraggio per un meridionale per rimpiangere il regno borbonico


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  3. #22
    Dovahkiin
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    Sì, ma ***** per rimpiangere i Borboni ci vuole veramente un fegato d'acciaio, mamma mia......capirei, da parte di un piemontese, rimpiangere il Regno di Sardegna o per un lombardo il Regno Lombardo-Veneto, che in proporzione stavano nettamente meglio di come è ora l'italia settentrionale....però, dai, ci vuole coraggio per un meridionale per rimpiangere il regno borbonico
    Tra le realizzazioni del regno, principalmente in ambito scientifico e tecnologico, vanno certamente ricordate, tra le altre, la prima nave a vapore nel Mediterraneo (1818) e, nel 1839, la prima linea ferroviaria italiana, tra Napoli e Portici (al momento dell'unità d'Italia la tratta era giunta ad Eboli). Tali opere sono regolarmente citate in opere e scritti coevi, in quanto la novità delle stesse colpì i contemporanei.
    Ma, pur se meno appariscenti, non vanno tralasciati altri primati che, per loro natura, denotano il carattere non episodico dei buoni livelli raggiunti dalle industrie e manifatture meridionali. Si possono ricordare, fra gli altri, il primo ponte sospeso in ferro realizzato nell'Europa continentale (1832), la prima illuminazione a gas in Italia (1839), il primo osservatorio vulcanico del mondo, sul Vesuvio (1841).
    Non meno rilevante fu la fabbrica metalmeccanica di Pietrarsa (1840), espressione della politica di Ferdinando II che perseguiva l'affrancamento del Regno da forme di dipendenza, anche tecnologica, dall'estero. Alla fabbrica vera e propria si affiancava infatti una scuola per macchinisti ferroviari e navali, grazie alla quale il Regno poté sostituire, nel giro di pochi anni le maestranze inglesi utilizzate in precedenza.

    Il ponte Real Ferdinando sul Garigliano


    A puro titolo di paragone, il piroscafo sardo Cagliari impiegato da Carlo Pisacane nella sfortunata avventura di Sapri del 1857 imbarcava personale inglese per le macchine (il che fornì a Cavour un appiglio per ottenere, grazie alle imposizioni britanniche, la restituzione del battello).
    È d'altro canto da considerare che, perduta l'indipendenza, entrarono in crisi proprio quei settori industriali che avevano visto il Regno primeggiare in Italia.
    Infatti, finché il nuovo Stato non avviò una politica di industrializzazione (1878), i principi liberisti allora in voga segnarono la fine delle piccole e non più "protette" imprese meridionali rispetto alla concorrenza britannica e francese, in una competizione che si svolgeva sostanzialmente sul mercato interno.
    Alla crisi contribuì inoltre l'incameramento delle casse del Banco nazionale delle Due Sicilie (443 milioni di lire-oro, all'epoca corrispondenti ad oltre il 60% del patrimonio di tutti gli stati pre-unitari messi insieme) da parte di quelle esauste del Piemonte, indebolite drammaticamente anche dalla guerra di unificazione. Lo stesso istituto di credito fu poi scisso in Banco di Napoli e Banco di Sicilia.

    Fonte: Wikipedia


    Come vedi non è che i Borbone non abbian fattto un cavolo al Sud. Non farmi perdere la fiducia che ho nella tua coerenza
    Tu mi ricordasti che tutti i periodi storici (ad esempio l'epoca Fascista, giusto per usare un esempio da te tirato in ballo) hanno i loro lati positivi e negativi.

  4. #23
    Can che dorme Wolverine
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    Bene.....e vogliamo parlare del fatto che la mitica prima ferrovia Napoli-Portici fu anche praticamente L'UNICA per un bel po' di anni, mentre il nord aveva UN SACCO di tratti ferroviari?
    Del fatto che in tutto il regno borbonico si contavano DUE università importanti (Napoli e Catania o Palermo, non ricordo quale fra le ultime due), mentre al nord ce n'erano almeno il quadruplo?
    Del fatto che le industrie settentrionali erano COMUNQUE molto più fiorenti di quelle meridionali?
    Del fatto che nel nord c'erano decine di licei comunali che durante i Borboni nessuno aveva manco immaginato?
    Del fatto che il regno borbonico era infestato da briganti e dalle prime organizzazioni mafiose?

    Che il regno era così tanto bello che alla prima possibilità di affrancarsi, il popolo ne approfittò a mani basse per deporre gli "amati" re?


    E' innegabile che possa aver fatto anche cose positive (come il Fascismo), ma ciò non toglie che i periodi successivi sono stati COMUNQUE migliori sotto molti aspetti (come il post Fascismo appunto....)

  5. #24
    Dovahkiin
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    Bene.....e vogliamo parlare del fatto che la mitica prima ferrovia Napoli-Portici fu anche praticamente L'UNICA per un bel po' di anni, mentre il nord aveva UN SACCO di tratti ferroviari?
    Del fatto che in tutto il regno borbonico si contavano DUE università importanti (Napoli e Catania o Palermo, non ricordo quale fra le ultime due), mentre al nord ce n'erano almeno il quadruplo?
    Del fatto che le industrie settentrionali erano COMUNQUE molto più fiorenti di quelle meridionali?
    Del fatto che nel nord c'erano decine di licei comunali che durante i Borboni nessuno aveva manco immaginato?
    Del fatto che il regno borbonico era infestato da briganti e dalle prime organizzazioni mafiose?

    Che il regno era così tanto bello che alla prima possibilità di affrancarsi, il popolo ne approfittò a mani basse per deporre gli "amati" re?


    E' innegabile che possa aver fatto anche cose positive (come il Fascismo), ma ciò non toglie che i periodi successivi sono stati COMUNQUE migliori sotto molti aspetti (come il post Fascismo appunto....)
    E chi l'ha egato? Tuttavia devi guardare il quadro nella sua totalità. Stai confrontando l'epoca oscura del Regno e la contemporanea era dell'oro dei comuni dell'Italia settentrionale. Tuttavia ricorda che in precedenza, quando l'Italia settentrionale non aveva cotanto livello di industrializzazione e sviluppo, il Regno primeggiava tra gli Stati italiani in molti aspetti. Poi ovviamente vi fu un aumento del malcontento popolare, mala amministrazione, l'errore di rimanere legati al latifondo, la pressione economica esercitata dai grandi Stati nazionali quali Francia,Spagna e Inghilterra... Tuttavia liquidare in toto un regno giudicando solo il suo periodo di decadenza mi pare riduttivo. E' come se io negassi le bonifiche, le infrastrutture e le riforme dell'italia mussoliniana.
    Ultima modifica di Dovahkiin; 17/12/2008 alle 14:33

  6. #25
    Redhead Pride Lantis
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Sì, ma ***** per rimpiangere i Borboni ci vuole veramente un fegato d'acciaio, mamma mia......capirei, da parte di un piemontese, rimpiangere il Regno di Sardegna o per un lombardo il Regno Lombardo-Veneto, che in proporzione stavano nettamente meglio di come è ora l'italia settentrionale....però, dai, ci vuole coraggio per un meridionale per rimpiangere il regno borbonico
    piccola correzione
    l'intera italia semmai
    ricordo che L'italia unita, cosi come la conosciamo è nata a Torino
    è stata spostata a roma solo per motivi "storici" e di immagine.

  7. #26
    Can che dorme Wolverine
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    E chi l'ha egato? Tuttavia devi guardare il quadro nella sua totalità. Stai confrontando l'epoca oscura del Regno e la contemporanea era dell'oro dei comuni dell'Italia settentrionale. Tuttavia ricorda che in precedenza, quando l'Italia settentrionale non aveva cotanto livello di industrializzazione e sviluppo, il Regno primeggiava tra gli Stati italiani in molti aspetti. Poi ovviamente vi fu un aumento del malcontento popolare, mala amministrazione, l'errore di rimanere legati al latifondo, la pressione economica esercitata dai grandi Stati nazionali quali Francia,Spagna e Inghilterra... Tuttavia liquidare in toto un regno giudicando solo il suo periodo di decadenza mi pare riduttivo. E' come se io negassi le bonifiche, le infrastrutture e le riforme dell'italia mussoliniana.
    Ah, ma su questo sono totalmente d'accordo, mi ritengo coerente ed apprezzo anche la coerenza che dimostri tu in particolare con l'ultima frase.....MA.....dal tono di SirenaPartenope personalmente ho evinto () un rimpianto abbastanza forte per quel periodo.....e la trovo una cosa strana, così come troverei strano chi rimpiange in toto il Fascismo

  8. #27
    Dovahkiin
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Ah, ma su questo sono totalmente d'accordo, mi ritengo coerente ed apprezzo anche la coerenza che dimostri tu in particolare con l'ultima frase.....MA.....dal tono di SirenaPartenope personalmente ho evinto () un rimpianto abbastanza forte per quel periodo.....e la trovo una cosa strana, così come troverei strano chi rimpiange in toto il Fascismo
    E sai bene quanto mi costi essere obbiettivo -.-'

  9. #28
    Redhead Pride Lantis
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    darkness -.-

  10. #29
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    darkness -.-
    Cosa?

  11. #30
    Redhead Pride Lantis
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    Sì, ma ***** per rimpiangere i Borboni ci vuole veramente un fegato d'acciaio, mamma mia......capirei, da parte di un piemontese, rimpiangere il Regno di Sardegna o per un lombardo il Regno Lombardo-Veneto, che in proporzione stavano nettamente meglio di come è ora l'italia settentrionale....però, dai, ci vuole coraggio per un meridionale per rimpiangere il regno borbonico
    piccola correzione
    l'intera italia semmai
    ricordo che L'italia unita, cosi come la conosciamo è nata a Torino
    è stata spostata a roma solo per motivi "storici" e di immagine.

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