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Il bisogno di essere etichettati ed accettati

  1. #11
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 25/8/2007
    Messaggi: 7,495
    Piaciuto: 8 volte

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    secondo me ci sono dei comportamenti della massa che uno non può evitare, e altri comportamenti che invece dovrebbero essere originali e unici, che differenziano un soggetto dalla massa, anche se non al 100%


  2. #12
    FdT svezzato
    Uomo 49 anni
    Iscrizione: 25/10/2008
    Messaggi: 279
    Piaciuto: 1 volte

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    Un grado seppur minimo di identificazione è imprescindibile per gli esseri umani, l'uomo in fondo è un animale sociale.
    Che siano una bandiera, una moda, ideali politici o quant'altro, aggregarsi e condividere idee pensieri fanno parte del nostro "essere" umani.

    Il fatto poi di classificare, etichettare o dir si voglia è riconducibile alla cultura occidentale, è un semplificare, generalizzare forse, distinguere,
    fare ordine.

    L'identificazione implica l'esclusione, ma non viceversa, e l'ascetismo ne è la dimostrazione più lampante.
    Bisogna arrivare a questi estremi per poter asserire di essere veramente al riparo da classificazioni....l'eccezione che conferma la regola in fondo.

  3. #13
    Hypnotica
    Ospite

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    Penso che se una ragazzina di 14 anni sia "trasportata" dalle amicizie e dalle mode, non c'è nulla di male, è una fase.

    Il problema è se la fase non passa...Lì dipende dalla persona, se si è deboli, senza personalità, senza delle convinzioni, senza delle idee, allora si che sarai omologato alla massa e non ti distinguerai mai in mezzo ad essa.

  4. #14
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Penso che i giovincelli di oggi sono molto più insicuri e penso anche più ignoranti per certi versi, quindi appartenere a un gruppo dà una certa sicurezza.
    Penso anche che si è venuta a creare un mentalità nella quale il diverso fa paura, perciò una persona più alternativa verrà esclusa più facilmente...

  5. #15
    Sempre più FdT
    38 anni
    Iscrizione: 25/9/2008
    Messaggi: 2,883
    Piaciuto: 1 volte

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    Quote Originariamente inviata da Cimis Visualizza il messaggio
    Penso che i giovincelli di oggi sono molto più insicuri e penso anche più ignoranti per certi versi, quindi appartenere a un gruppo dà una certa sicurezza.
    Penso anche che si è venuta a creare un mentalità nella quale il diverso fa paura, perciò una persona più alternativa verrà esclusa più facilmente...
    e quelli di ieri? dai 400 anni fa bruciavano le donne coi gatti neri!

  6. #16
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
    Iscrizione: 8/9/2006
    Messaggi: 7,068
    Piaciuto: 165 volte

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    credo che sia una cosa comune a tutti..ovvero..è gia difficile essere ragazzini nella nostra società..trovare il coraggio di essere sè stessi,essere diversi,esprimersi diversamente dalla massa creerebbe nella mente in formazione e soggetta a mille paure e dubbi di un ragazzo troppe domande e ostacoli..alla fine è una fase che passiamo tutti,bene o male esistono cosi tanti gruppi diversi che ognuno puo rifugiarsi in quello che ritiene più consono,trovando una giusta via di mezzo tra il non essere rifiutati,e il non essere uguale a tutti..poi crescendo,si impara a maturare un proprio stile e personalità.

  7. #17
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Quote Originariamente inviata da Don Rodriguez Visualizza il messaggio
    e quelli di ieri? dai 400 anni fa bruciavano le donne coi gatti neri!
    Ti riferisci alla parte dove dicevano che sono ignoranti?Non ho capito...

    400 anni fa c'erano i gruppi di streghe, religiosi, contadini....cambiano i gruppi e le persone che ne fanno parte....ma penso sia quasi una nostra caratteristica quella di voler far parte di un gruppo...
    Poi certo, non ho la verità in mano....magari dico solo un mucchio di caz?ate!

  8. #18
    Little Spongy Folletta
    Donna 32 anni da Genova
    Iscrizione: 8/12/2007
    Messaggi: 14,178
    Piaciuto: 4028 volte

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    Quote Originariamente inviata da Cimis Visualizza il messaggio
    Ti riferisci alla parte dove dicevano che sono ignoranti?Non ho capito...

    400 anni fa c'erano i gruppi di streghe, religiosi, contadini....cambiano i gruppi e le persone che ne fanno parte....ma penso sia quasi una nostra caratteristica quella di voler far parte di un gruppo...
    Poi certo, non ho la verità in mano....magari dico solo un mucchio di caz?ate!
    togli pure il quasi..
    l'uomo,essendo parte attiva della società, deve sentirsi far parte di un gruppo,ma anke se nn lo volesse [salvo kasi estremi] in un gruppo ci farà sempre parte proprio perkè vive in una società

  9. #19
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Quote Originariamente inviata da PiKKoLa*FoLLeTTa Visualizza il messaggio
    togli pure il quasi..
    l'uomo,essendo parte attiva della società, deve sentirsi far parte di un gruppo,ma anke se nn lo volesse [salvo kasi estremi] in un gruppo ci farà sempre parte proprio perkè vive in una società
    Che fa sempre parte di una società si certo, è ovvio...io parlavo di "gruppini" dentro il gruppoNon mi sono spiegato vero?

  10. #20
    No pain no gain
    39 anni
    Iscrizione: 27/3/2007
    Messaggi: 2,813
    Piaciuto: 1 volte

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    Quote Originariamente inviata da Anomalia. Visualizza il messaggio
    Capisco che i ragazzini d'oggi hanno bisogno d'attenzione, ma perché questo etichettare continuo della persona, per poter individuare a che gruppo appartiene?
    Perché questo bisogno di sembrare più grandi per potersi sentire superiori ai più giovani, tramite gesti più stupidi, come quello della 13enne con la sigaretta in bocca?
    Perché questa demenza di massa nel fregartene della tua educazione e formazione? Pensano d'essere nati con la laurea?
    Che fine ha fatto l'individualità difficilmente alternabile da influenze esterne, dalla moda?
    Perché rischiamo sempre di più a diventare una società collettiva di Borg dove tutti sanno tutto di tutti?

    Bastasse una laurea a rendere una persona educata e formata.

    Comunque il fatto è che essere un numero è più facile che essere un individuo. Un adolescente "non è nè carne nè pesce, è ibbbrido" [cit.], chi glielo fa fare di trovare -faticando- una propria identità? Nella maggior parte dei soggetti, quella arriva con gli anni...

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