Scriveva Montale:
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Cantava Gaber:
Com'è bella la città,
com'è grande la città,
com'è viva la città,
com'è allegra la città....!
Due artisti del '900, due visioni diverse della vita.
Voi che ne pensate?


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