la discussione è nata con un mio amico nell'ora di filosofia.
stavamo studiando Pascal (credo), e stavamo leggendo un brano, dove parlava di spiriti fini e spiriti geomentrici...per farla mooolto breve, sarebbero rispettivamente le persone che tendono a badare più ai sentimenti, e quelle tendono più alla ragione.
la mia idea era: bisogna saper trovare il giusto equilibrio fra le due cose, e saper usare al momento opportuno sia l'una che l'altra cosa.
il problema è sorto nel momento in cui è risultato ovvio che questo equilibrio perfetto è una cosa rarissima.
allora io ho detto che è meglio essere spiriti fini. chi tende a vedere tutto con mente fredda e razionale, ovvero nel caso specifico della discussione, chi ha un'intelligenza matematica, non riesce a relazionarsi bene con gli altri come chi ha un'intelligenza sensibile.
il mio amico mi ha risposto, invece, che è il perfetto contrario. Chi è talmente intelligente da essere uno spirito totalmente geometrico non ha bisogno di relazionarsi con gli altri...e ha detto che uno statista, ad esempio, non può badare al sentimento.
sono gli spiriti geometrici che fanno andare avanti il mondo. gli altri servono a ben poco...
insomma abbiamo perso un ora intera a parlarne
quello che vi chiedo, per farla breve è: secondo voi, è più opportuno seguire la ragione o il sentimento? vivono meglio gli spiriti fini o gli spiriti geometrici?
chiedo umilmente scusa ai colleghi se avessi aperto un topic già esistente...