Originariamente inviata da
Layne S.
Abbiamo centrato il punto, ma stiamo saltando un passaggio: perché la logica funzioni, c'è bisogno anche che sfilare in passerella, oppure lo sfoggio di abilità atletiche, siano una cosa richiesta.
Ovviamente lo sono, ma anche qui con grosse variazioni: Leo Messi ha uno stipendio di 20mln, il rugbista più pagato al mondo (Dan Carter) prende meno di un quattordicesimo del suo stipendio... Se scendiamo ancora nel baratro degli sport minori troveremo stipendi che non bastano nemmeno a pagarsi le spese.
Questo non significa che Dan Carter sia 14 volte più scarso di Messi, o che si alleni 14 volte peggio, semplicemente c'è molta più gente che vuole guardare il calcio rispetto al rugby.
Quindi in realtà un modo per invertire la tendenza c'è: se dessimo più valore alla pittura o all'educazione, i pittori o i professori inizierebbero ad essere più ricercati. E' una cosa che si può fare fino ad un certo punto, salvo di sfociare nel comunismo sovietico
(e non voglio far passare il messaggio che interessarsi al calcio o alla moda sia di per sé frivolo o sbagliato, non lo è), però se veramente si volesse controllare il mercato, i mezzi per farlo esistono.
Al di là della meritocrazia, cmq, c'è anche una soluzione più semplice: mettere un tetto ai salari massimi sia nel pubblico che nel privato in modo che la ricchezza sia più distribuita. ...Ma si torna al discorso del comunismo