Tradire e non confessare fa bene alla coppia: lo dice lo psichiatra

Parto dalla curiosa lettura di questo articolo:

Quote:

---

Il tradimento è un fatto molto frequente nelle coppie, indipendentemente dal fatto che l’unione sia sancita dal matrimonio. Ma come comportarsi dopo che il misfatto si è consumato? Confessare o negare? Fausto Manara, psichiatra e psicoterapeuta non ha dubbi: è decisamente meglio che il partner non sappia nulla della scappatella. Lo scrive nel libro Amici, Nemici, Amanti possibili. L’obiettivo del saggio è quello di svelare alcuni segreti per mantenere in vita a lungo la coppia. Il tradimento, dunque, secondo Manara, non va confessato. Piuttosto: occorre essere molto cauti prima di praticarlo e non bisogna farsi coinvolgere sentimentalmente dal rapporto episodico. Se no, può essere l’inizio della rovina.
Per Manara, ingredienti fondamentali sono la creatività, la complicità e la disponibilità a mettersi in gioco. Assolutamente banditi sono la permalosità, il nascondere i sentimenti negativi, il cercare di negare gli spazi all’altro, il fare confronti con i propri genitori, eliminare l’ipocrisia, tenere a debita distanza i suoceri. Fondamentale è dare importanza all’intimità prima ancora che al sesso. Insomma, a quanto pare, nulla di nuovo sotto il sole.

---

Fonte


Voi cosa ne pensate?
Sono curiosa, in particolare, di sapere cosa ne pensa @Nuvolablu..

Cercherò di moderare i toni, ma ho una visione abbastanza impopolare sull'argomento quindi vedremo cosa ne esce.

Io penso che nella società attuale ci sia una visione decisamente sessocentrica, tant'è vero che il "tradimento" (quando non diversamente specificato) significa sempre andare a letto con qualcun altro.
Tempo fa discutevo con una persona (che non conosco bene, ma che a quanto pare è del partito del libero amore) che mi diceva che alla fin fine, tutti tradiamo. Fermorestando che per molti versi non condivido le sue posizioni, alla fin fine ha ragione. Tanto per dirne una, ho amici che fumano erba, e non poca; quindi che hanno il fumare in compagnia o da soli come parte integrante della propria vita e delle proprie abitudini. Alcune delle fidanzate sono supercontrarie, per cui non lo sanno.
Ora, così la cosa a me fa solo sorridere; quando confesso che pure io sarei molto meno aperta sull'argomento qualora si parlasse di sesso.

Però in germe è esattamente la stessa cosa: il discorso potrebbe essere "fare sesso fuori dalla coppia per te è una cosa grave? Per me no, lo faccio senza grosse conseguenze e davvero non capisco dove sia il problema, ma per quieto vivere tengo nascosta la cosa perchè so che ti ferirebbe, non riusciresti ad accettarla e incrinerebbe il nostro rapporto".

Detto questo, io le canne alle spalle del mio partner non mi farei scrupoli a farmele (me le faccio da una vita alle spalle dei miei genitori, nonostante io li ami), mentre invece mi farei assai più problemi ad andare a letto con qualcun altro... Ma sono imposizioni sociali, tutto qui. Per altro penso che la cosa sia pericolosa (specie andando avanti con l'età, ma visto che stiamo parlando di rapporti a lungo termine considero anche questo), perchè difficilmente il sesso è gratis per gli uomini; quindi anche se non mi strapperei i capelli all'idea che l'uomo con cui sto o magari sono sposata abbia avuto una scappatella, mi preoccuperei assai che possa investirci eccessivo tempo/attenzioni e in ultima possibilità anche soldi.

Detto questo... Va da sè che bisogna cercare di essere il più possibile onesti e corretti, anche quando le visioni degli altri non corrispondono alle nostre e i valori non sono gli stessi, perchè è su questo che si fonda qualsiasi rapporto umano. E' impensabile pensare di condividere al 100% la stessa mentalità, e la vita è fatta anche di sacrifici. A ognuno decidere quanto/se ne valga la pena.

Questo articolo lo vedo come una stronzata e spiego anche il perchè.
E' naturale che per il partner sia meglio non sapere la verità, perchè cosi fancendo prima cosa vivrà sempre nella dolce consapevolezza di avere al proprio fianco una persona fidata e onesta, ma sopratutto non sentirà il dolore che comporta il sapere di essere stati ingannati dall'altro, cosi è facile far durare per ulteriore tempo la storia.
Dall'altro lato e qui può essere un discorso soggettivo c'è una persona che si sente in colpa per aver commesso una scorretezza, non riesce a vivere con il peso e probabilmente la sua relazione la vivrà male per tutto il tempo, con l'ansia e via dicendo e credo che non sia una buona soluzione, penso che quando si confessa un tradimento o perchè bisogna liberarsi dal macigno o perchè ormai della persona che sta con noi non ci frega più nulla.
Poi c'è anche la persona che riesce a vivere tranquilla con quel peso, in quel caso la loro relazione potrebbe durare anche fino al matrimonio sempre se l'altro non scopre qualcosa, il che significherebbe essere felici e il detto "occhi non vedono, cuore non duole" potrebbe dire il vero e magari da un lato per entrambi è anche meglio cosi.
Poi ci sono le coppie che sono sincere fin dall'inizio e decidono di spassarsela con chiunque ma in quel caso mi chiedo che senso ha stare insieme se fai la vita da single di prima?

Bè @Aedo come psicologa posso pure condividere questo articolo nel senso che comunque razionalmente potrebbe essere poco utile confessare una scappatella e mettere a repentaglio un matrimonio.
Nella maggior parte dei casi psicologicamente si adotta il meccanismo di difesa della "compartimentalizzazione" che tende a cancellare un atto malvagio con uno buono.
Questo meccanismo psicologico viene spesso usato dai partner violenti (ti picchio e l'indomani ti porto a cena fuori con tanto di rose rosse...).
Confessare un tradimento può voler dire mettere in atto un meccanismo simile e il rischio concreto è annientare l'altro dandogli un enorme dolore.

Come donna invece penso che sia meglio confessare un tradimento, insomma credo che la persona tradita abbia il sacrosanto diritto di saperlo e non di vivere nell'illusione di una coppia perfetta.
Io preferirei saperlo pur consapevole di soffrire tantissimo.

Ma credo che scrivere un articolo e generalizzare in questo modo, senza tener conto della Variante, cioè la diversità delle persone, sia poco credibile.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio, dipende. Ognuno conosce il proprio partner. Saprà sicuramente come reagirà, ed anche questo credo che incida sulla decisione di dirlo o meno.

Copio una risposta a questo stesso articolo pubblicato su FB: "E' lo psichiatra che secondo me ha bisogno di uno psichiatra."

Quote:

---

Originariamente inviata da Nuvolablu

Bè @Aedo come psicologa posso pure condividere questo articolo nel senso che comunque razionalmente potrebbe essere poco utile confessare una scappatella e mettere a repentaglio un matrimonio.
Nella maggior parte dei casi psicologicamente si adotta il meccanismo di difesa della "compartimentalizzazione" che tende a cancellare un atto malvagio con uno buono.
Questo meccanismo psicologico viene spesso usato dai partner violenti (ti picchio e l'indomani ti porto a cena fuori con tanto di rose rosse...).
Confessare un tradimento può voler dire mettere in atto un meccanismo simile e il rischio concreto è annientare l'altro dandogli un enorme dolore.

Come donna invece penso che sia meglio confessare un tradimento, insomma credo che la persona tradita abbia il sacrosanto diritto di saperlo e non di vivere nell'illusione di una coppia perfetta.
Io preferirei saperlo pur consapevole di soffrire tantissimo.

---

Interessante ciò che hai scritto! :o :D

Non sono sicura di voler sapere se la persona con cui sono fidanzata ha consumato con un'altra. Non sono nemmeno sicura che lo confesserei qualora fossi io la traditrice. Di base sono favorevole ad un rapporto cristallino e di reciproca fiducia, infatti rispetto a deviazioni nel rapporto non mi sono mai posta problemi a confessare le mie titubanze al partner. Ma l'ho fatto perchè ero presa dal punto di vista affettivo e non carnale, tant'è che poi ho lasciato. Dall'altro lato ho trovato comprensione, oltre che turbamento/arrabbiature/impotenza, ma alla fine credo abbiano apprezzato la sincerità. Forse bisognerebbe affacciarsi a questa evenienza con l'ottica che il rapporto non è come incollare ad un album una figurina in modo permanente, indipendentemente o meno dall'unione civile. Questo non vuol dire vivere sempre con l'ansia di essere traditi, ma impegnarsi per dare un valore aggiunto alla persona che ci è accanto. La ricetta in sè non la conosco, ma sono fermamente convinta che una persona soddisfatta non tradisce.

Beh, già che ci siamo dato che al giorno d'oggi a giudicare male un tradimento si è addirittura bigotti perchè non dirlo apertamente che si è tradito il partner? Tanto che male c'è?

@Artemisia: Ma quale rimorso? Al giorno d'oggi è da retrogradi bigotti filo-cristiani... :lol:

Quote:

---

Originariamente inviata da Half shadow

Beh, già che ci siamo dato che al giorno d'oggi a giudicare male un tradimento si è addirittura bigotti perchè non dirlo apertamente che si è tradito il partner? Tanto che male c'è?

@Artemisia: Ma quale rimorso? Al giorno d'oggi è da retrogradi bigotti filo-cristiani... :lol:

---

Half ma te ci fai o ci sei? seriamente.
Non credo proprio che il rimorso sia da retrogradi, dipende da persona e persona e fidati molte persone dopo aver sbagliato lo provano, magari è vero siamo umani e sbagliamo ma non per questo non capiamo i nostri errori e non abbiamo sensi di colpa, naturalmente ci sono anche persone prive di umanità ma questo è un altro discorso.

Io non ho mai capito il senso del confessare.
Che senso ha confessare al partner un tradimento? Per poi avere la coscienza a posto? No no, non ci sto.
Se proprio devi avere la coscienza a posto non tradire.

Quindi io sono per il nascondere il tradimento e negare pure davanti all'evidenza e fino alla morte.