La verità non sempre è dimostrabile

[Gio]

Hey gente, volevo porvi una questione sulla quale rifletto da tempo per sentire i vostri pareri...
Io fino a qualche tempo fa immaginavo fosse vero solo ciò che potesse essere dimostrato ma mi sto accorgendo che questo non sempre è affermabile. Mi chiedo per esempio:
Perché all'interno dell'insieme universo della geometria si dice che tra due punti di una retta c'è sempre almeno un altro punto se questo non è dimostrabile (in quanto postulato)?
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

[Holly]

Invocando qualcuno che capisca qualcosa di geometria (candidamente ammetto di non averne la più pallida idea, se provo a ipotizzare probabilmente sparo una boiata...)

(Questa parte qui è una divagazione filosofica, puoi non leggerla u.u)
Ti posso dire che uno dei motivi per cui una verità non è sempre dimostrabile consiste nel fatto che non possiamo definire verità. Quel poco di filosofia che ho fatto in modo serio riguardava solo il linguaggio. Partendo da quello vanno considerate due cose:
a) non esiste nessuna realtà prestabilità, ma siamo noi uomini che la ordiniamo creando delle categorie mentali (per spiegarmi in modo spicciolo: non esiste in natura la categoria mentale "albero" che definisce tutti gli alberi, siamo noi uomini a definire - ovviamente secondo una serie di variabili - cos'è un albero e cosa identifichiamo come albero). La realtà è disordine e l'uomo attraverso la creazione di categorie crea ordine. Queste categorie vengono definite attraverso il linguaggio che funziona quasi come una griglia che filtra la realtà.
b) il linguaggio non può esprimere tutto. Un filosofo tedesco diceva che "i limiti della mia lingua sono i limiti del mio mondo". Ti faccio un esempio stupido: noi definiamo generalmente "pioggia" e usiamo il termine "pioggia", in giapponese, invece, ci sono sei (forse erano otto XD) parole differenti per definire quello che noi definiamo semplicemente "pioggia". Eppure vediamo la stessa cosa, ma i giapponesi riescono a distinguere nella categoria pioggia più cose di noi italiani (è un po' difficile da afferrare, mi rendo conto di non essere neppure chiarissima).



Questo per dirti che: non esiste una verità, poiché ogni cosiddetta verità viene filtrata attraverso qualcosa, che sia in questo caso la lingua, oppure che sia la semplice percezione diversa. Ogni realtà che c'è e che esiste a prescindere dall'uomo, dall'uomo viene percepita e viene percepita in modo individuale. In pratica, io sono d'accordo con chi dice che esistono tante verità quanti sono gli uomini che osservano).
Sei certo di avere delle verità? Come fai a essere certo che quello che per te è vero sia vero in senso assoluto? O, al contrario, chi mi assicura che solo quello che può essere dimostrato sia vero?
Fra l'altro non tutto si può risolvere in una dimensione di vero/falso, sarebbe semplicistico. Per quanto mi riguarda non esiste né l'una né l'altra categoria, si tratta di due macrocategorie che fanno comodamente da linee guida all'uomo.
Non puoi dimostrare tutto e non puoi conoscere la verità perché non ti è accessibile né sai se una verità esista o meno, perché sarebbe sempre una scelta umana arbitraria.

[dajide]

mi chiedo, oltre le verità che ognuno si crea, non esiste una verità assoluta?

tolti tutti i filtri che la nostra mente si crea, non rimane un'unica realtà?

[Holly]

mi chiedo, oltre le verità che ognuno si crea, non esiste una verità assoluta?

tolti tutti i filtri che la nostra mente si crea, non rimane un'unica realtà?

Per quanto mi riguarda sì, una realtà esiste ma non è accessibile.

[illusione]

mi chiedo, oltre le verità che ognuno si crea, non esiste una verità assoluta?

tolti tutti i filtri che la nostra mente si crea, non rimane un'unica realtà?

Deve esistere, altrimenti ricadresti in quell'assurdità del relativismo, che si auto-contraddice nel momento stesso in cui si proclama tale. Se sostieni che "tutto è relativo", stai a tua volta postulando una verità.

[illusione]

Hey gente, volevo porvi una questione sulla quale rifletto da tempo per sentire i vostri pareri...
Io fino a qualche tempo fa immaginavo fosse vero solo ciò che potesse essere dimostrato ma mi sto accorgendo che questo non sempre è affermabile. Mi chiedo per esempio:
Perché all'interno dell'insieme universo della geometria si dice che tra due punti di una retta c'è sempre almeno un altro punto se questo non è dimostrabile (in quanto postulato)?
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

E' stato matematicamente dimostrato (da Godelconladieresi) che tutto ciò che vero non necessariamente è anche dimostrabile.

[Gio]

Invocando qualcuno che capisca qualcosa di geometria (candidamente ammetto di non averne la più pallida idea, se provo a ipotizzare probabilmente sparo una boiata...)

(Questa parte qui è una divagazione filosofica, puoi non leggerla u.u)
Ti posso dire che uno dei motivi per cui una verità non è sempre dimostrabile consiste nel fatto che non possiamo definire verità. Quel poco di filosofia che ho fatto in modo serio riguardava solo il linguaggio. Partendo da quello vanno considerate due cose:
a) non esiste nessuna realtà prestabilità, ma siamo noi uomini che la ordiniamo creando delle categorie mentali (per spiegarmi in modo spicciolo: non esiste in natura la categoria mentale "albero" che definisce tutti gli alberi, siamo noi uomini a definire - ovviamente secondo una serie di variabili - cos'è un albero e cosa identifichiamo come albero). La realtà è disordine e l'uomo attraverso la creazione di categorie crea ordine. Queste categorie vengono definite attraverso il linguaggio che funziona quasi come una griglia che filtra la realtà.
b) il linguaggio non può esprimere tutto. Un filosofo tedesco diceva che "i limiti della mia lingua sono i limiti del mio mondo". Ti faccio un esempio stupido: noi definiamo generalmente "pioggia" e usiamo il termine "pioggia", in giapponese, invece, ci sono sei (forse erano otto XD) parole differenti per definire quello che noi definiamo semplicemente "pioggia". Eppure vediamo la stessa cosa, ma i giapponesi riescono a distinguere nella categoria pioggia più cose di noi italiani (è un po' difficile da afferrare, mi rendo conto di non essere neppure chiarissima).



Questo per dirti che: non esiste una verità, poiché ogni cosiddetta verità viene filtrata attraverso qualcosa, che sia in questo caso la lingua, oppure che sia la semplice percezione diversa. Ogni realtà che c'è e che esiste a prescindere dall'uomo, dall'uomo viene percepita e viene percepita in modo individuale. In pratica, io sono d'accordo con chi dice che esistono tante verità quanti sono gli uomini che osservano).
Sei certo di avere delle verità? Come fai a essere certo che quello che per te è vero sia vero in senso assoluto? O, al contrario, chi mi assicura che solo quello che può essere dimostrato sia vero?
Fra l'altro non tutto si può risolvere in una dimensione di vero/falso, sarebbe semplicistico. Per quanto mi riguarda non esiste né l'una né l'altra categoria, si tratta di due macrocategorie che fanno comodamente da linee guida all'uomo.
Non puoi dimostrare tutto e non puoi conoscere la verità perché non ti è accessibile né sai se una verità esista o meno, perché sarebbe sempre una scelta umana arbitraria.

Ecco, questo volevo sentire!

[Gio]

Io sono convinto che esista, anche se sto cambiando opinione.

[Gio]

Però io penso che una qualsiasi cosa per essere vera debba essere dimostrata. Sarò testardo, ma è quello che penso e non cambierò facilmente opinione. u.u

[Echoes]

Beh, dal punto di vista prettamente scientifico, si puo azzardare a dire che le scienze si basano tutte su ipotesi per spiegare la realtà.
Una cosa è vera finchè la si puo sempre riscontrare nella realtà.
Quindi per due punti passerà sempre una e una sola retta perchè non si sono mai visti due punti per cui passano due rette.
Una teoria è vera finchè non si dimostra il contrario.
E su questo fondamento si basa qualsiasi teoria scientifica.