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Me la sono posta per un sacco di tempo, questa domanda.
Negli anni passati mi sono rimproverata spesso di portare maschere e ho sprecato un sacco di tempo a cercare di capire quale fosse la vera "me stessa", condannando quello che mi sembrava meno vero di me.
Lo ammetto, sembrerà stupido, ma ci è voluto un sacco per capire che io so essere molte persone diverse, ma che in realtà sono tutte le facce dello stesso dado.
Cambio in base alle persone che frequento, in compagnia, al lavoro, a casa.
Dipende dal contesto, se ho bisogno di difendermi, di proteggermi oppure se al contrario, non ne ho bisogno affatto.
Mi ha aiutata tanto a capirlo una persona in particolare, che mi è stata vicina diversi anni.
Mi ha vista mostrare un lato piuttosto di un altro e ha sempre trovato naturale e normale che io lo facessi in base alla situazione che stavo vivendo.
Ci sentiamo dire tutti i giorni che la forza è in noi stessi, che le cose le dobbiamo capire noi eccetera.
La mia esperienza invece mi ha insegnato che ci è voluta una persona in grado di capire questo lato di me perchè poi lo capissi e accettassi io stessa.
Non ne sono servite mille, ne è bastata una.
Però ci è voluta quella.
Qualcuno che mi era vicino ha capito e accettato, anzi, apprezzato.
E allora l'ho capito anch'io.
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Quote:
Originariamente inviata da
andras
Me la sono posta per un sacco di tempo, questa domanda.
Negli anni passati mi sono rimproverata spesso di portare maschere e ho sprecato un sacco di tempo a cercare di capire quale fosse la vera "me stessa", condannando quello che mi sembrava meno vero di me.
Lo ammetto, sembrerà stupido, ma ci è voluto un sacco per capire che io so essere molte persone diverse, ma che in realtà sono tutte le facce dello stesso dado.
Cambio in base alle persone che frequento, in compagnia, al lavoro, a casa.
Dipende dal contesto, se ho bisogno di difendermi, di proteggermi oppure se al contrario, non ne ho bisogno affatto.
Mi ha aiutata tanto a capirlo una persona in particolare, che mi è stata vicina diversi anni.
Mi ha vista mostrare un lato piuttosto di un altro e ha sempre trovato naturale e normale che io lo facessi in base alla situazione che stavo vivendo.
Ci sentiamo dire tutti i giorni che la forza è in noi stessi, che le cose le dobbiamo capire noi eccetera.
La mia esperienza invece mi ha insegnato che ci è voluta una persona in grado di capire questo lato di me perchè poi lo capissi e accettassi io stessa.
Non ne sono servite mille, ne è bastata una.
Però ci è voluta quella.
Qualcuno che mi era vicino ha capito e accettato, anzi, apprezzato.
E allora l'ho capito anch'io.
E' molto dolce quello che scrivi Andras , e sono contenta che alla fine sei riuscita ad accettare e apprezzare la tua persona ^^ . Purtroppo a volte non riusciamo a convivere con noi stessi.
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Leggendo il post poco sopra sarebbe interessante sapere Se e quanto Amiamo noi stessi, e soprattutto perché?
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Leggendo il post poco sopra sarebbe interessante sapere Se e quanto Amiamo noi stessi, e soprattutto perché?
@Randy Mellons Se vuoi apro un altro topic o aprilo tu :lol:
Comunque penso che se ne potrebbe parlare anche qui, se qualcuno caga la tua domanda
Dopo ti rispondo ora non mi va di impegnarmi!
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Anche secondo me cambiare nella vita è positivo perchè è segno di maturita, la maggior parte delle volte, ma questo non significa non essere se stessi.
Io penso che una persona non sia se stessa quando cerca di copiare certi comportamenti di altri, ma se uno è falso o disonesto o altro è perchè in quel momento si sente di comportarsi così, non perchè non è se stesso.
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è un argomento a cui penso spesso, imbattendomi, continuamente, nella poca spontaneità delle persone; la risposta che mi sono dato è che fondamentalmente sei te stesso quando sei libero, e viceversa.
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Originariamente inviata da
neonindian
è un argomento a cui penso spesso, imbattendomi, continuamente, nella poca spontaneità delle persone; la risposta che mi sono dato è che fondamentalmente sei te stesso quando sei libero, e viceversa.
Cioè quasi mai.
Anche a casa indossiamo maschere, senza rendercene conto.
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essere sè stesso è difficile ...nel senso...ognuno di noi non può sapere veramente come è...infatti chiunque avrà avuto dei momenti dove si stupisce di sè stesso o rimane deluso....quindi nel senso di consapevolezza della persona nessuno lo sa veramente...nemmeno il singolo...mentre se si vuole dare una defnizione più generale essere sè stessi vuol dire comportarsi con gli altri come ci si comporta con sè stessi..nel senso: noi pensiamo dentro di noi determinate cose ma molte volte con altra gente ce le teniamo per noi per svariati motivi..oppure ci sono persone che quando le conosci non spiaccicano parola, ma dopo che prendono confidenza partono in quarta...insomma essere sè stessi vuol dire comportarsì con gli altri come ci si comporta con sè stessi..altrimenti non si è completamente sè stessi, o meglio il singolo individuo è sempre sè stesso con sè stesso, può non esserlo con gli altri
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Per la questione in oggetto sono pirandelliano: essere sé stessi è impossibile. Primo perché per esserlo dovremmo sapere che cosa siamo davvero. Secondo perché qualsiasi atteggiamento che assumiamo è pur sempre un ruolo precodificato, un qualcosa di già scritto nel testo, una parte di teatro. Conosco molte persone piacevolmente spontanee, ma nessuna che non si possa inserire in una data casella: ognuno di loro è diverso solo perché riveste una combinazione di atteggiamenti differente dagli altri, ma sono tutti atteggiamenti definiti o definibili, cosa che nega loro l'unicità in senso profondo.
Quindi sì, si può essere sé stessi, ma solo superficialmente. Nel pensiero, nello spirito, distinguersi dalla massa è impossibile. Persino il cercare di conquistarsi un'unicità con comportamenti e pensieri anticonformisti non è una novità, è a suo modo un comportamento conformista.
Comunque, anche se essere sé stessi è un'espressione senza senso, sono fra i primi che si illudono di riuscirci ed apprezzano chi si illude come loro. Non saremo mai unici, non saremo mai veri perché saremo sempre ricombinazioni di tipi già apparsi in scena, però abbandonarsi alla corrente e conformarsi ai modelli più in voga è un delitto, è la rinuncia completa alla propria umanità.