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Essere se stessi
"Se stesso" qualcuno di voi ha mai ragionato davvero sulla definizione di questa frase? e di quanto la sua interpretazione sia puramente soggettiva?.
Non ho mai ben capito perchè a volte la gente accusa gli altri di non essere pienamente quelli che realmente sono, ma pensandoci bene è un concetto e un modo di ragionare che non condivido.
Ogni persona tende a rapportarsi in modo diverso con ogni individuo che incontra a volte il nostro IO ci dice di cambiare, a volte anche se sembra che prendiamo parte a una recita in realtà siamo sempre noi, non c'è nulla di diverso, ogni azione, ogni gesto se pur differente dal precedente non indica che siamo persone finte.
Io sono questo , tutto ciò che faccio rappresenta me medesima e se anche decido di cambiare o di discostarmi da quello che sono sempre stata non vuol dire che fingo, sono sempre ME stessa in quanto sono io l'artefice di tale metamorfosi.
In effetti nessuno di noi sa chi è , non è possibile saperlo perchè l'essere umano è in continua evoluzione, siamo troppo abituati a vedere gli altri come essere costanti e quando invece subiscono un cambiamento non sembrano più le persone che abbiamo conosciuto, in verità in questo nostro non sapere chi siamo, c'è il nostro essere "noi stessi".
Per me tutte le persone sono se stesse, anche quando magari fingono o mentono non vuol dire che non lo siano.
Sta alla persona decidere cosa essere, distinguere il giusto dallo sbagliato, essere onesta o bugiarda, ma qualsiasi personaggio interpretiamo riamaniamo noi e sarà sempre cosi.
Per voi che significato ha la parola essere "se stesso?.
"Siamo prede della nostra mente!!!
Esiste un predatore e un predato. Tragica dicotomia!
Se non sono me stesso in quel momento, allora chi sono?
Sono un altro.
Ma un altro chi?
Un altro “me stesso”.
Altrimenti non sono niente.
Le maschere… le maschere! Sono molto… personalizzate.
Io indosso la “mia” maschera. Anzi, no, non una sola.
Arrivare a percepire l’intima mia essenza, e capire che il carnevale della vita prima o poi finirà
e le maschere cadranno. Questo è il senso.
Nel frattempo sono… niente. Oppure tanti.
E mi invento un IO che possa farmi sopravvivere, nell’attesa e nell’inganno;
che possa farmi dire “sono me stesso”… perché non sono te."
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I topic di Artemisia mi piacciono troppo -.-
Io sono d'accordo con quello che hai scritto:
Quote:
Io sono questa persona, tutto ciò che faccio rappresenta me medesima e se anche decido di cambiare o di discostarmi da quello che sono sempre stata non vuol dire che fingo, sono sempre ME stessa in quanto sono io l'artefice di tale metamorfosi.
In effetti nessuno di noi sa chi è , non è possibile saperlo perchè l'essere umano è in continua evoluzione, siamo troppo abituati a vedere gli altri come essere costanti e quando invece subiscono un cambiamento non sembrano più le persone che abbiamo conosciuto, in verità in questo nostro non sapere chi siamo, c'è il nostro essere "noi stessi".
Non sono una sostenitriche del detto: Se nasci tondo non muori quadrato
Io penso che le esperienze, le conocenze, il vivere a contatto con la gente faccia cambiare costantemente una persona.
La vita è una continua crescita e le persone cambiamo costantemente.
Certo, se uno, ad esempio è permaloso forse se lo porterà per tutta la vita...ma quella è una caratteristica personale che va oltre quello che vorrei cercare di esprimere.
Esempio: Se io cambio idea su una cosa non è sintomo di incostanza o di incorenza.
Magari vivendo ed attraversando certe situazioni sulla propria pelle, si cambia completamente idea su una questione...
Anche quando ci sembra di non essere noi stessi, quando ci comportiamo in un modo che "Non è da noi" secondo me è "proprio da noi" perchè chi può descrivere entro certi limiti, quindi non dando spazio ad altro, la personalità di una persona?
Non possiamo MAI dire "Io non farò questo o quest'altro" perchè BUM l'abbiamo fatto.
Secondo me nessuno sa davvero cosa potrebbe fare in una tal circostanza, tanto da avere la sicurezza di dire che "Non è nel mio carattere, io non sono così".
Io prima dicevo tranquillamente che ero in un modo e lo sostenevo perchè ci credevo davvero dato che la vita non mi aveva messa di fronte a certe cose.
Invece mi sono dovuta ricredere ed ho ampliato il concetto di "me stessa".
E' una continua scoperta, una conoscenza continua della propria persona...
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Quote:
Originariamente inviata da
Annie Lennox
I topic di Artemisia mi piacciono troppo -.-
Io sono d'accordo con quello che hai scritto:
Non sono una sostenitriche del detto: Se nasci tondo non muori quadrato
Io penso che le esperienze, le conocenze, il vivere a contatto con la gente faccia cambiare costantemente una persona.
La vita è una continua crescita e le persone cambiamo costantemente.
Certo, se uno, ad esempio è permaloso forse se lo porterà per tutta la vita...ma quella è una caratteristica personale che va oltre quello che vorrei cercare di esprimere.
Esempio: Se io cambio idea su una cosa non è sintomo di incostanza o di incorenza.
Magari vivendo ed attraversando certe situazioni sulla propria pelle, si cambia completamente idea su una questione...
Anche quando ci sembra di non essere noi stessi, quando ci comportiamo in un modo che "Non è da noi" secondo me è "proprio da noi" perchè chi può descrivere entro certi limiti, quindi non dando spazio ad altro, la personalità di una persona?
Non possiamo MAI dire "Io non farò questo o quest'altro" perchè BUM l'abbiamo fatto.
Secondo me nessuno sa davvero cosa potrebbe fare in una tal circostanza, tanto da avere la sicurezza di dire che "Non è nel mio carattere, io non sono così".
Io prima dicevo tranquillamente che ero in un modo e lo sostenevo perchè ci credevo davvero dato che la vita non mi aveva messa di fronte a certe cose.
Invece mi sono dovuta ricredere ed ho ampliato il concetto di "me stessa".
E' una continua scoperta, una conoscenza continua della propria persona...
Grazie Annie anche se a volte mi perdo nelle mie stesse parole :lol:
E' il bello di essere quello che siamo, attraverso questi processi di cambiamento impariamo a capire il nostro Io , ma nonostante facciamo dei passi avanti, ci sono e ci saranno sempre altre cose di noi stessi che non riusciremo mai a comprendere totalmente, insomma è un continuo conoscersi e scoprirsi.
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io non credo che se una persona cambi nell'arco del tempo non sia "se stessa", anzi il cambiamento porta anche a una maggiore maturazione quindi non è negativo, penso che spesso quando si sente dire"sii te stesso" sta in realtà a significare il fatto che nelle situazioni l'essere sincero e onesto paga comunque senza bisogno di imitare qualcuno, è vero che se decido di dire una bugia sono io che lo decido e quindi me stessa però chi mi conosce sa che quello che sto dicendo/facendo non fa parte di me, così come lo so io, e di conseguenza dice quella frase perchè in uqel momento vede una me stessa costruita e non reale.
:oè un pò contorto come discorso....
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Originariamente inviata da
*Giu*
io non credo che se una persona cambi nell'arco del tempo non sia "se stessa", anzi il cambiamento porta anche a una maggiore maturazione quindi non è negativo, penso che spesso quando si sente dire"sii te stesso" sta in realtà a significare il fatto che nelle situazioni l'essere sincero e onesto paga comunque senza bisogno di imitare qualcuno, è vero che se decido di dire una bugia sono io che lo decido e quindi me stessa però chi mi conosce sa che quello che sto dicendo/facendo non fa parte di me, così come lo so io, e di conseguenza dice quella frase perchè in uqel momento vede una me stessa costruita e non reale.
:oè un pò contorto come discorso....
Come fai a dire che una Te stessa non è reale? , tu sei reale quindi il tuo essere te lo è.
Se dici una bugia e in realtà non vorresti farlo e ti fai prendere da altri fattori, bhè questa è una tua scelta, ma qualsiasi cosa che tu faccia è comunque parte di quello che sei. A volte può non piacerti a volte può piacerti, ma è normale sei una persona e tutte le persone possono sbagliare o fare cose giuste, non vuol dire però che quella parte meno piacevole di loro non sia reale.
Decidi tu cosa essere, ma ogni cosa che fai appartiene a te, a te stessa.
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Originariamente inviata da
Artemysia
Come fai a dire che una Te stessa non è reale? , tu sei reale quindi il tuo essere te lo è.
Se dici una bugia e in realtà non vorresti farlo e ti fai prendere da altri fattori, bhè questa è una tua scelta, ma qualsiasi cosa che tu faccia è comunque parte di quello che sei. A volte può non piacerti a volte può piacerti, ma è normale sei una persona e tutte le persone possono sbagliare o fare cose giuste, non vuol dire però che quella parte meno piacevole di loro non sia reale e non sia una cosa che appartenga al loro modo di essere.
Può essere anche un ragionamento di comodità quello che sta facendo Giu. Nel senso che uno sbaglia e dice "Uh no! Questo non è da me". E magari il giorno dopo ripete lo stesso errore.
Era un esempio eh, non sto dicendo che Giu fa così XD
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Cara la mia Artemisia,saprai che ti voglio un gran bene perchè mi hai bannato anche se per sbaglio e sei RItornata sulla tua decisione...ricordi???
Però essere se stessi su questo Forum è difficilissimo,direi impossibile!
Ahò,se ci riuscite...Beati Voi
E perdonatemi la lagnanza.
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Probabilmente è come se esistessero due sè stessi, uno "reale" e uno più "costruito", nel senso che se io non sono solita mentire singnifica che non fa parte di me questa caratteristica, ma se una volta mento so benissimo che non fa parte di me(mi scuso per la ripetizione ^-^)ma magari in una determinata situazione non vedo alternative, quindi in realtà la bugia non fa parte di me, ma è una necessità e in quel momento c'è il "me stessa costruito" che significa che sono io che mento ma è costruito perchè in realtà non fa parte del mio essere naturale, ma di una situazione che non mi dava alternative.
ora la situazione che ho ipotizzato è paradossale però era per cercare di spiegarmi in maniera decente
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Originariamente inviata da
crampox
Cara la mia Artemisia,saprai che ti voglio un gran bene perchè mi hai bannato anche se per sbaglio e sei RItornata sulla tua decisione...ricordi???
Però essere se stessi su questo Forum è difficilissimo,direi impossibile!
Ahò,se ci riuscite...Beati Voi
E perdonatemi la lagnanza.
Forse non hai capito il senso del topic dato che il tuo intervento è letteralmente fuori luogo. Magari leggere tutto il post iniziale non sarebbe male. XD
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Può essere anche un ragionamento di comodità quello che sta facendo Giu. Nel senso che uno sbaglia e dice "Uh no! Questo non è da me". E magari il giorno dopo ripete lo stesso errore.
Era un esempio eh, non sto dicendo che Giu fa così XD
tranquillaXD
comunque io mi riferisco a situazioni che accadono di rado è chiaro che se uno mente sempre allora il mio discorso non c'entra
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Forse non hai capito il senso del topic dato che il tuo intervento è letteralmente fuori luogo. Magari leggere tutto il post iniziale non sarebbe male. XD
Il riferimento è all'essere se stessi,sempre e comunque.
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Può essere anche un ragionamento di comodità quello che sta facendo Giu. Nel senso che uno sbaglia e dice "Uh no! Questo non è da me". E magari il giorno dopo ripete lo stesso errore.
Era un esempio eh, non sto dicendo che Giu fa così XD
Ma guarda Annie, io penso che una persona che usa questo metodo lo faccia per tanti motivi.
Non accetta un azione che reputa sbagliata e che non le piace di se.
Cerca una giustificazione per aver commesso un errore che solitamento non fa, quindi dice che non fa parte di lei o lui, perchè solitamente ha un comportamento giusto e onesto.
Oppure come hai detto tu lo fa per un semplice fatto di comodità.
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Originariamente inviata da
*Giu*
Probabilmente è come se esistessero due sè stessi, uno "reale" e uno più "costruito", nel senso che se io non sono solita mentire singnifica che non fa parte di me questa caratteristica, ma se una volta mento so benissimo che non fa parte di me(mi scuso per la ripetizione ^-^)ma magari in una determinata situazione non vedo alternative, quindi in realtà la bugia non fa parte di me, ma è una necessità e in quel momento c'è il "me stessa costruito" che significa che sono io che mento ma è costruito perchè in realtà non fa parte del mio essere naturale, ma di una situazione che non mi dava alternative.
ora la situazione che ho ipotizzato è paradossale però era per cercare di spiegarmi in maniera decente
In questo caso Giù diciamo che sei nel secondo punto, per il fatto che cerchi un modo per dire che la tua bugia non è un azione che fai giornalmente e che comunque non rispecchia quello che vuoi essere.
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Originariamente inviata da
*Giu*
Probabilmente è come se esistessero due sè stessi, uno "reale" e uno più "costruito", nel senso che se io non sono solita mentire singnifica che non fa parte di me questa caratteristica, ma se una volta mento so benissimo che non fa parte di me(mi scuso per la ripetizione ^-^)ma magari in una determinata situazione non vedo alternative, quindi in realtà la bugia non fa parte di me, ma è una necessità e in quel momento c'è il "me stessa costruito" che significa che sono io che mento ma è costruito perchè in realtà non fa parte del mio essere naturale, ma di una situazione che non mi dava alternative.
ora la situazione che ho ipotizzato è paradossale però era per cercare di spiegarmi in maniera decente
Giu, guarda che dire una bugia non è una cosa per la quale essere condannati a morte.
Cioè la stai facendo più grande di quello è per giustificare delle bugie che magari sono cavolate.
Cioè, ne parlavamo anche nell'altro topic. Secondo me non c'è nulla di costruito. Se vuo dire na palla la dici anche se sei la persona più buona di questo mondo.
Nessuno è mai totalmente buono o totalmente cattivo. Nessuno è così statico nelle varie situazioni della vita.
E chi si giustifica con "Non è da me, era il mio IO costruito e non me stessa quella autentica" secondo me un po' lo fa per proteggersi da quello che gli altri potrebbero dire.
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So che non è una condanna era il primo esempio che mi era venuto in mente, quando spesso magari si mente solo per fare bella figura o robe del genere...
Oppure ipotizzando un'altra situazione: colloquio di lavoro.
Io ho un colloquio di lavoro, ho una paura folle di fare una pessima figura e quindi penso a come ci si dovrebbe comportare, in questo caso, secondo me, l'essere se stessi sta nel non cercare comportamenti stereotipati che vanno utilizzati in questa situazione, ma nel comportarsi come ci si comporta solitamente. Anche perchè spesso a comportarsi in modi non "propri" si appare ridicoli
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Originariamente inviata da
*Giu*
Oppure ipotizzando un'altra situazione: colloquio di lavoro.
Io ho un colloquio di lavoro, ho una paura folle di fare una pessima figura e quindi penso a come ci si dovrebbe comportare, in questo caso, secondo me, l'essere se stessi sta nel non cercare comportamenti stereotipati che vanno utilizzati in questa situazione, ma nel comportarsi come ci si comporta solitamente. Anche perchè spesso a comportarsi in modi non "propri" si appare ridicoli
Secondo me lì sei te stessa in una stuazione che richiede quel tipo di comportamento.
Tu sei sempre te stessa..Sei sempre tu...tu fai le certe cose, non le sta facendo qualcun'altro.
Puoi essere tu sotto stress, tu in varie situazioni difficili ma rimani sempre tu.
Se poi si è vittime di temporanea infermità mentale si può anche dire hai fatto tale cosa perchè non eri te stessa...:lol: (Sdrammatizzando -.-)
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Originariamente inviata da
*Giu*
Oppure ipotizzando un'altra situazione: colloquio di lavoro.
Io ho un colloquio di lavoro, ho una paura folle di fare una pessima figura e quindi penso a come ci si dovrebbe comportare, in questo caso, secondo me, l'essere se stessi sta nel non cercare comportamenti stereotipati che vanno utilizzati in questa situazione, ma nel comportarsi come ci si comporta solitamente. Anche perchè spesso a comportarsi in modi non "propri" si appare ridicoli
Oppure... essere se stessi forse equivale allo lotta che compiamo per realizzare quel potenziale ideale che sentiamo/vorremmo ci rappresentasse.
Un ideale magari che definiamo in un certo senso "corretto", la persona che desideriamo essere o diventare è quel essere noi stessi.
Fatto sta che il dire che se sbagliamo o diciamo una bugia non fa parte del nostro IO è una giustificazione, perchè non accettiamo che un gesto che viene reputato sbagliato appartenga a noi, eppure siamo fatti cosi e non siamo perfetti.
Purtroppo credo che sul fatto di essere se stessi o meno ci sia un discorso abbastanza complesso e credo che ognuno vedo il suo se stesso in modo diverso da un altra persona, per questo il discorso prende un campo maggiormente ampio.
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Secondo me lì sei te stessa in una stuazione che richiede quel tipo di comportamento.
Tu sei sempre te stessa..Sei sempre tu...tu fai le certe cose, non le sta facendo qualcun'altro.
Puoi essere tu sotto stress, tu in varie situazioni difficili ma rimani sempre tu.
Se poi si è vittime di temporanea infermità mentale si può anche dire hai fatto tale cosa perchè non eri te stessa...:lol: (Sdrammatizzando -.-)
sì è vero che sono io che compio l'azione però allora potrei altamente fregarmene di voler sembrare qualcuno e quindi adottare un comportamento non usuale per me e comportarmi come mi pare, come distingui i due tipi di comportamenti?per me è più essere me stessa nel secondo.
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Originariamente inviata da
*Giu*
sì è vero che sono io che compio l'azione però allora potrei altamente fregarmene di voler sembrare qualcuno e quindi adottare un comportamento non usuale per me e comportarmi come mi pare, come distingui i due tipi di comportamenti?per me è più essere me stessa nel secondo.
@*Giu* essere Te stessa comprende il tuo IO in ogni circostanza brutta o bella.
Puoi decidere tu chi essere e tu puoi decidere se comportarti in modo giusto o sbagliato.
Anche se hai scelto di essere una persona corretta nella maggior parte dei casi, non vuol dire che sei perfetta, a volte può capitare che tu faccia qualcosa di sbagliato, ma non per questo devi giustificare quest'azione, però è sempre una parte di te stessa, in quel momento eri te stessa, una te stessa che ha commesso un errore, insomma è umano.
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Originariamente inviata da
*Giu*
sì è vero che sono io che compio l'azione però allora potrei altamente fregarmene di voler sembrare qualcuno e quindi adottare un comportamento non usuale per me e comportarmi come mi pare, come distingui i due tipi di comportamenti?per me è più essere me stessa nel secondo.
Per me è sempre essere te stessa!
Anche il fatto di voler sembrare qualcun'altro fa parte di quello che forse sei. Magari chi adotta questo comportamento è un po' insicuro e si comporta così xD
Io stessa non ho problemi a dire che certe volte ricopro un ruolo che forse non mi appartiene perchè certe persone si aspettano questo da me, o perchè devo farlo.
Questo non significa che non sono me stessa...ma che mi sto sforzando di far delle cose per far piacere ad altre persone.
Se non fosse stata questa forzatura magari mi sarei comportata DI MIO in un altro modo...ma quella che si sforzava ero sempre io con il mio modo di fare in una situazione che esigeva che io fossi un po' più forte. Tutto qui...
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Prima di scrivere in maniera più approfondita ciò che penso a riguardo. Vi chiedo: quando si recita una parte solo per ottenere qualcosa si è se stessi? Oppure comportarsi in un determinato modo che non ci appartiene, magari perché non si ha voglia di rotture, è sempre essere se stessi?
Poi scrivo la mia, promesso.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Prima di scrivere in maniera più approfondita ciò che penso a riguardo. Vi chiedo: quando si recita una parte solo per ottenere qualcosa si è se stessi? Oppure comportarsi in un determinato modo che non ci appartiene, magari perché non si ha voglia di rotture, è sempre essere se stessi?
Poi scrivo la mia, promesso.
Secondo me si è sempre se stessi in quella circostanza, occasione, chiamala come vuoi.
Siamo noi che decidiamo di non voler rotture e ci comportiamo così perchè in quel momento non vogliamo essere rotti.
Siamo noi quando recitiamo una parte. Fa parte di quello che siamo. Di quello che ci viene di fare in quel momento..e magari lo facciamo anche senza riflettere e con naturalezza. C'è da dire che le circostanze creano una nostra reazione a livello caratteriale. Quindi se, magari quella circostanza non si fosse presentata ce ne saremmo stati per i cazzi nostri a guardare la TV.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Prima di scrivere in maniera più approfondita ciò che penso a riguardo. Vi chiedo: quando si recita una parte solo per ottenere qualcosa si è se stessi? Oppure comportarsi in un determinato modo che non ci appartiene, magari perché non si ha voglia di rotture, è sempre essere se stessi?
Poi scrivo la mia, promesso.
questo è quello che volevo dire, secondo me in questo caso non si è se stessi, perchè si è sempre la persona che compie l'azione volontariamente, ma sa bene che se non ci fosse stato un guadagno per sua "natura" non si sarebbe comportato così.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Prima di scrivere in maniera più approfondita ciò che penso a riguardo. Vi chiedo: quando si recita una parte solo per ottenere qualcosa si è se stessi? Oppure comportarsi in un determinato modo che non ci appartiene, magari perché non si ha voglia di rotture, è sempre essere se stessi?
Poi scrivo la mia, promesso.
Se intendiamo il "te stesso" come il tuo Io assoluto allora si.
In quel momento sei tu in prima persona a effettuare un determinato "personaggio" o recita chiamala come vuoi, ma sei sempre tu.
Sei te stesso quando fai determinate azioni, che siano corrette o meno.
Fingere per me vuol dire mentire e recitare per me è fingere, ma anche nella finzione si è se stessi, noi creiamo tante sfumature e tante personalità di noi che a volte nemmeno si è consapevoli di questo eppura fa parte del nostro essere.
E se ti comporti in un determinato modo per non avere scocciature bhè fa sempre parte di te è un qualcosa che ti appartiene.
Probabilmente puoi essere la persona migliore di questo mondo, ma anche quando non lo sei e può capitare non è che diventi qualcun'altro sei sempre tu.
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Ma dipende da cosa si intende con a frase "Essere se stessi".
Se mi trovo a cena con il mio capo, sicuramente mi comporterò in un determinato modo che non mi è completamente naturale, rispetto a come mi comporto se sono in un pub a bere una birra con degli amici.
Io l'espressione Essere se stessi la lego a questo tipo di cose..
Gli altri esempi fatti per me non rientrano in questa cosa..
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Originariamente inviata da
Aedo
Ma dipende da cosa si intende con a frase "Essere se stessi".
Se mi trovo a cena con il mio capo, sicuramente mi comporterò in un determinato modo che non mi è completamente naturale, rispetto a come mi comporto se sono in un pub a bere una birra con degli amici.
Io l'espressione Essere se stessi la lego a questo tipo di cose..
Gli altri esempi fatti per me non rientrano in questa cosa..
Si ma il fatto di comportarsi con ogni individuo che abbiamo davanti in modo diverso è naturale, non puoi comportanti nello stesso modo con tutte le persone che ti stanno attorno, l'essere umano a volte cerca di adattarsi anche agli altri.
L'essere te stesso io l'intendo come il tuo IO completo, il tuo io che non vuole fare una determinata cosa ma deve farla, sei sempre tu che la fai. Nessuno costringe a un altra persona di non esssere quello che vuole essere, sei sempre tu che decidi il tipo di comportamento che vuoi assumere in una determinata azione.
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No..perdonami Arte ma quest'ultima cosa -contrariamente a tutto il resto che dici- mi sembra un po' banale..
"Sei tu che decidi di comportarti in questo modo quindi sei tu che sei così".
Non è proprio così.
Se devo uscire mi vesto come pare a me e sento di essere me stessa..se devo fare da testimone al matrimonio della mia amica, per quanto dipendesse da me andrei in jeans strappati e canotta, so per certo che andrò con il vestito elegante, i capelli aggiustati e il trucco di tutto punto.
Questo non vuol dire che io sono in quel modo. Vuol dire che ci sono delle occasioni in cui rinuncio ad essere davvero me stessa e mi presto a quello che è il buon senso comune..
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Quote:
Originariamente inviata da
Aedo
No..perdonami Arte ma quest'ultima cosa -contrariamente a tutto il resto che dici- mi sembra un po' banale..
"Sei tu che decidi di comportarti in questo modo quindi sei tu che sei così".
Non è proprio così.
Se devo uscire mi vesto come pare a me e sento di essere me stessa..se devo fare da testimone al matrimonio della mia amica, per quanto dipendesse da me andrei in jeans strappati e canotta, so per certo che andrò con il vestito elegante, i capelli aggiustati e il trucco di tutto punto.
Questo non vuol dire che io sono in quel modo. Vuol dire che ci sono delle occasioni in cui rinuncio ad essere davvero me stessa e mi presto a quello che è il buon senso comune..
esattamente quello che volevo dire.....
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Originariamente inviata da
Aedo
No..perdonami Arte ma quest'ultima cosa -contrariamente a tutto il resto che dici- mi sembra un po' banale..
"Sei tu che decidi di comportarti in questo modo quindi sei tu che sei così".
Non è proprio così.
Se devo uscire mi vesto come pare a me e sento di essere me stessa..se devo fare da testimone al matrimonio della mia amica, per quanto dipendesse da me andrei in jeans strappati e canotta, so per certo che andrò con il vestito elegante, i capelli aggiustati e il trucco di tutto punto.
Questo non vuol dire che io sono in quel modo. Vuol dire che ci sono delle occasioni in cui rinuncio ad essere davvero me stessa e mi presto a quello che è il buon senso comune..
Non c'entra sei te stessa anche quando per dovere devi avere un determinato comportamento.
Quello che dici tu è il fatto di voler essere quello che sei.
Nel senso io oggi voglio essere vestita cosi è un qualcosa che io decido.
Ma anche se fai qualcosa per dovere di farla, non è che la tua persona è diversa, ci sei sempre tu, sei sempre te stessa.
A meno che tu non intenda l'essere te stessa come il tuo solo modo di comportarti in modo del tutto libero e senza costrinzioni o doveri, di comportarti semplicemente come ti pare insomma.
Allora dai alla parola un significato diverso da come è per me.
Per me niente è banale Aedo, ogni pensiero o constatazione pur semplice che sia ha il suo da dire, come ho già detto per me la frase "Essere te stesso" può avere significati soggettivi, ognuno la esprime nel suo modo.
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Originariamente inviata da
Artemysia
Non c'entra sei te stessa anche quando per dovere devi avere un determinato comportamento.
Quello che dici tu è il fatto di voler essere quello che sei.
Nel senso io oggi voglio essere vestita cosi è un qualcosa io decido.
Ma anche se fai qualcosa per dovere di farla, non è che la tua persona è diversa, ci sei sempre tu, sei sempre te stessa.
A meno che tu non intenda l'essere te stessa come il tuo solo modo di comportarti in modo del tutto libero e senza costrinzioni o doveri, di comportarti semplicemente come ti pare insomma.
Allora dai alla parola un significato diverso da come è per me.
io la intendo come hai scritto alla fine, perchè anche se sono sempre io quella che fa le azioni non è detto che io le faccia perchè le VOGLIO fare, magari le faccio perchè, come nel caso del matrimonio, se voglio sembrare"normale"(altro concetto relativo)lo devo fare
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Quote:
Nessuno costringe a un altra persona di non esssere quello che vuole essere, sei sempre tu che decidi il tipo di comportamento che vuoi assumere in una determinata azione
Il fatto è che tu parli da persona libera. Allora le prostitute sono se stesse quando vendono il loro corpo? Scusa l'esempio ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.
In ogni caso il nocciolo della questione, non è tanto concettuale, ma piuttosto è terminologico. Dipende tutto dall'accezione che si vuole dare a "essere se stessi". Non c'è una verità, ma solo una libera interpretazione.