Ho molti propositi da trasmettere, ma ora come ora non so rispondere.
Ho molti propositi da trasmettere, ma ora come ora non so rispondere.
Io da poco tempo ho un figlio, già grandicello perché non l'ho fatto io.
Per esperienza posso dirvi che fra il dire e il fare è vero che c'è di mezzo il mare, per cui tutti quelli che dicono io farei così e colà, convinti di avere la formula giusta per educare i propri figli a venire, si accorgeranno che non è semplice come pensano.
Io sto puntando su alcune cose che ritengo importanti:
1) Innanzitutto cerco di dargli il massimo di affetto possibile; sono convinto che il più delle volte a farci rifugiare dietro a un vizio, più o meno pericoloso che sia, è la nostra insicurezza, poca autostima, cose che nascono da una carenza affettiva da piccoli. Ho letto di qualcuno che dice che i genitori sono bravi e il figlio è venuto fuori drogato... la bravura di un genitore è tutta da verificare e bravo non è nessuno. Se due fratelli si comportano diversamente è perché sono diversi fra loro e richiedono cure e attenzioni differenti, ma non perché uno dei due è bacato; semmai quei genitori si sono comportati in un modo che era ad hoc per l'uno, ma non per l'altro.
2) Cerco di farlo essere sempre sincero. Ci sto riuscendo; mi racconta sempre quando fa una caxxata, un calcio a un compagno, un'azione sleale, etc. Io non lo castigo mai per questo, perché altrimenti non continuerebbe a confessarsi con me. Credo che sia importante che un ragazzo si confidi sempre coi genitori, anche quando diventa grande.
3) E' importante l'esempio, un figlio è quel che vede delle azioni del padre e della madre (soprattutto quello dello stesso sesso) ed è importante esserci, sempre, perché tale esempio deve essere costante. Certe volte si dice bravo di un padre perché è una persone retta, lavoratrice, etc. ma poi è poco presente, si dedica al figlio mezz'ora al giorno oppure lo fa svogliatamente. Anche questo è utile a rafforzare il carattere del giovane, se lo fai sentire solo è più probabile che si perda, che nel momento del dubbio non ti chieda e prenda la strada peggiore.
4) Sono straconvinto che rompergli le balle ogni minuto non fa che peggiorare le possibilità che faccia cavolate: non fumare, dove sei stato, non andare lì che si drogano, che hai fatto, vai piano in macchina, etc. Ci vuole fiducia e anche questa è bene che sia reciproca, sempre per il discorso di dare l'esempio. Comportarsi in modo meritevole di fiducia e dare fiducia è un metterlo in obbligo di corrispondere molto più che assillarlo con le litanie di cui ho fatto esempi più sopra.
Poi l'importante è metterci il massimo impegno e sperare nella buona sorte!
Sì, infatti, l'esempio da solo non basta, in famiglia mia fumavano tutti, però per fortuna io ho avuto modo di leggere parecchio sull'argomento in tenera età, quindi me ne sono sempre tenuto lontano e non ho nemmeno mai provato, però una cosa che ho notato fin da piccolo è che la maggioranza di fumatori sui 20 anni aveva genitori a loro volta fumatori, quindi l'esempio da solo non dà garanzie, ma diciamo che contribuisce parecchio, secondo me appunto più che vietare le cose ai figli sarebbe bene spiegargliele, farli confrontare con diverse documentazioni, in modo che possano scegliere con coscienza.