e puLtroppo ?
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e puLtroppo ?
I problemi con l'italiano, comunque, sono tantissimi.
Viene insegnato malissimo a scuola, è una lingua estremamente difficile, e tanti sono delle capre vere e proprie.
A scuola insegnano un italiano orribile, e io stessa, quando provo a semplificare qualcosa che scrivo, ho delle enormi difficoltà.
E molti, poi, giustificano tanti orrori/errori con frasi come "lo so ma mi sono distratto"... per non parlare del linguaggio da sms, che mi dà un fastidio immenso. C'è gente che usa quell'orrido ke regolarmente. In molti, invece, se scrivono qualcosa di formale (relazioni, tesi, tesine), lo fanno veramente con i piedi. Ho letto cose assurde, dalla stessa parola che ritorna tre volte nella stessa frase, a periodi ciceroniani e incomprensibili di cinque righe. E il problema è che nel 90% dei casi la scuola (dalle elementari alle superiori) non fornisce assolutamente le basi per scrivere in un italiano decente, ordinato e per organizzare un elaborato con criterio e razionalità...
Non tocchiamo il tasto delle relazioni e company....
ho letto in cooperativa relazioni tecniche di miei colleghi da rabbrividire:181:
Secondo me è grave come cosa e invece è spesso sottovalutata, come se la conoscenza della propria lingua fosse da considerarsi un optional.
Ma molti pensano, invece, che un italiano decente sia richiesto solo a chi viene da una facoltà umanistica :lol:
E anche nella mia facoltà ho letto cose da far rabbrividire :?
Per non parlare poi dei testi scritti in modo troppo difficile, sono un capitolo a parte, ugualmente allucinante XD
Il problema è che si insegna male, ma soprattutto lo si fa praticare poco. I temi non sono adatti per testare le capacità linguistiche.
io ammetto che non so usare la punteggiatura.
ma i vocaboli si imparano anche da soli, e quando c'è un dubbio basta informarsi.
cioè PROPIO e PULTROPPO, c'è gente che è convinta della loro esistenza, questa è ignoranza.
Quella che dici tu è ignoranza da "cattivo costume", in pratica si è convinti che una parola sia giusta semplicemente perché la si sente spesso.
C'è anche gente che "italianizza" i vocaboli dialettali...
Non so bene quando usarli. Non se usare a cui o il cui, oppure il cui o il quale.
Me lo scordo sempre! :?
Ecco alcuni esempi che potranno chiarirti le idee: ieri sono andata da Matteo, il ragazzo al quale avevo prestato una settimana fa un libro.
La casa a cui sono affezionata andrà venduta.
Mario, il cui padre è morto anni fa, è un tipo malinconico.
@Khumiko ^^
Eh no, è sbagliata xD
"la quale", come "il quale" si usano quando ci si rifersice a persone.
Nel tuo caso quindi non va bene in quanto la gomma è un oggetto.
Ecco la frase corretta: ho preso dalla scatola una gomma molto rovinata.
Oppure: la gomma che ho preso dalla scatola era molto rovinata.
Vediamo se riesco a spiegarmi. Tutti quelli da te elencati sono pronomi relativi, e sono: CHE, IL QUALE, LA QUALE, I QUALI, LE QUALI, CUI, CHI. ll pronome relativo sostituisce un componente della frase (in genere il soggetto, ma anche complementi) mettendolo in relazione proposizioni diverse, subordinando la frase da esso introdotta a quella che contiene la parola sostituita (proposizione reggente). Lo scopo del pronome relativo, è quello di non far ripetere la parola sostituita.
Il CHE, può essere usato sia per sostituire il soggetto che complemento oggetto.
L'uomo, che sta parlando, è simpatico
L'uomo, che ha ricevuto il mio regalo, è antipatico.
IL QUALE - I QUALI - LA QUALE - LE QUALI
Questi hanno la stessa funzione di che, con la differenza che possono specificare essere sia usati al maschile/femminile, sia plurale e singolare. Sta a te decidere quando scegliere di usarli in alternativa al CHE, in generale è consigliato utilizzare questa forma, soprattutto quando è necessario specificare il genere.
Non è giusto, disse il marito alla moglie, il quale credeva fortemente nelle sue convinzioni
Non è giusto, disse il marito alla moglie, la quale voleva essere solo ascoltata.
CUI invece è invariabile, in quanto può essere usato sia al maschile che al femminile. E' sempre usato come complemento indiretto, in genere preceduto da preposizioni semplici. E, ovviamente può essere utilizzato, al posto di il quale, la quale ecc.
Questo è l'uomo di cui/del quale ti ho parlato (complemento indiretto e può essere utilizzato al posto del quale)
Marco è uscito con Mattia, che/il quale è una persona stupenda. Non essendo complemento indiretto non puoi utilizzare cui
Avevo scritto un testamento, è sparito :| venti minuti di fatica buttati nel gabinetto... :cry:
Comunque... il quale e la quale sono per soggetto e oggetto, a cui, di cui, sono per i complementi indiretti.
Ma avevo fatto una spiegazione bellissima -.-"
@Khumiko, sai un po' di latino?
In quel caso è facilissimo.
Ricorda la declinazione di qui, quae, quod (il pronome relativo latino)
Maschile Femminile Neutro NOM qui quae quod GEN cuius cuius cuius DAT cui cui cui ACC quem quam quod ABL quo qua quo
Attenzione, l'ho scritta a memoria.
Vai per assonanza (non sto a spiegarti le regole di grammatica storica e l'evoluzione dei pronomi dal latino all'italiano) XD
Come vedi, il nominativo e l'accusativo, assomigliano al che e il dativo e il genitivo sono quasi uguali a cui.
Ma quanto è bello questo topic? :049:
Io vivo in un paese dove se non parli in dialetto non ti capiscono :x11:
@Randy Mellons Grazie dell'ottima spiegazione! Ora mi è tutto più chiaro, anche se me lo dimenticherò presto..^^
@Holly grazie anche a te, anche se non ho mai studiato latino..
Ok, quella era la strada facile :lol:
Il quale e la quale --> soggetto e complemento oggetto
Cui (di cui, a cui, etc) --> complementi indiretti.
E' semplicissimo, ma se provi a fare qualche esempio ti dico se è giusto o meno.
In ogni caso, il quale/la quale sono forme desuete, puoi benissimo usare "che".
Capito! :) Provo a fare degli esempi:
- Thomas riuscì a pescare un grande pesce, il quale/che aveva anche dei denti molto affilati.
- Ho perso il mio braccialetto, di cui ero molto affezionato.
- Il mio cane mi ha rovinato le scarpe, le quali/che avevo comprato due giorni fa.
- Questo è il supermercato in cui ho incontrato per la prima volta Arianna.
- La donna a cui ho rubato il portafogli aveva una cinquantina d'anni.
Si ma così non è giusto @Holly:b13:
anche io sapevo quel papiro che hai detto a Khumiko:b13:
volevo solo essere più concisa...forse troppo:roll:....vabè forse l'insegnamento non fa per me:lol:
Comunque il quale e la quale dovrebbero andar bene anche per gli oggetti. Ho fatto una ricerca su internet e ho trovato nulla, e poi in italiano non abbiamo il neutro, quindi non non dovrebbero esserci problemi di quel tipo :D
(o almeno, a me non vengono in mente xD)
L'unica cosa, @Nuvolablu , è che hai un po' aggirato il problema correggendogli le frasi... XD
Ho preso una gomma dalla scatola, la quale era molto rovinata.
Il problema di questa frase è che non è chiaro se a essere rovinata sia la gomma o la scatola, e sono i rari casi in cui o non va usata la relativa (come hai fatto tu) oppure bisogna riprendere il termine di riferimento (ma sarebbe arcaico e piuttosto brutto dire Ho preso una gomma dalla scatola, la quale scatola era molto rovinata) :D
Purtroppo le spiegazioni di grammatica sono sempre difficili da farsi :D e, infatti, mi sa che nemmeno io sono stata chiara XD
E' con estrema vergogna che ammetto di non ricordare una cosa -ma sicuramente non l'ho studiata, altrimenti vergogna doppia- riguardante la cosìdetta consonante eufonica; ma c'è una regola precisa?
Io ho sempre pensato che va piazzata laddove ci sono due vocali identiche:
Luca ed Enrico Maria ad andare Puzza od odore
Ma ne siamo sicuri? In un libro di un docente universitario vedo che non la mette per niente.:|
E leggendo qua e là mi pare addirittura Manzoni avesse questo vizio :\