sono rimasto segnato a vita dalla puntata di dottor house di ieri.
la discussione viene aperta qui perchè non voglio parlare di dott house che è un idolo, che è il mio telefilm preferito ecc.ecc.
ma del paziente.
ieri c'era un tizio che aveva un quoziente intellettivo sopra la media, ma di brutto sopra la media, e trovava una fidanzata "stupida", ma il problema non era solo la fidanzata, ma quasi tutto il mondo che lo circondava.
la sua superiorità intellettiva lo rendeva triste, 12 anni prima di finire in ospedale aveva tentato il suicidio, era stato anestetizzato (drogato) x i danni subiti e lì si è reso conto che sotto l'effetto di queste sostanze si sentiva meglio, anzi era proprio felice.
da quel giorno il tizio, essendo un genio, inizia a farsi quotidianamente di sciroppo per la tosse (che diminuisce il quoziente intellettivo, insomma rincoglionisce) e per curarsi beve 1 bicchiere di vodka al giorno (che impedisce all'assunzione quotidiana di sciroppo di danneggiare il cervello).
finalmente ho capito tutto.
io sono quel tizio.
io sono quel tizio dotato di una mente superiore che ha scelto di drogarsi quotidianamente per sentirsi felice circondato da gente "che ha l'intelligenza più vicina a quella di un gibbone che alla propria";
ecco perchè mi alcoolizzo (o peggio) quando esco di casa e vado in posti affollati, per non rendermi conto di essere terribilmente al di sopra della media e quindi non riuscire a relazionarmi col resto degli "ominidi".
meglio intelligenti e tristi o felici e rincoglioniti? io la mia scelta, come quel genio di ieri, l'ho già fatta.