Io invece credo che la diversità porti novità nella coppia. Essere diversi vuol dire avere anche interessi diversi, e condividerli. Una volta si fa quello che piace a lei, una volta quello che piace a lui.E magari si scopre che cose che non ci piacevano ci piacciono.Oppure no.
Caratterialmente, poi, a volte essere diversi aiuta, specialmente quando uno è troppo orgoglioso.Se entrambi lo fossero, non si arriverebbe mai alla fine di una discussione,Ci vuole uno dei due che, non diventando uno zerbino, ovviamente, metta fine alla cosa.E questo è solo un esempio.
Poi, credo anche che la diversità ci insegni ad accettare chi è diverso da noi, rispettare i suoi tempi e le sue esigenze. Amore è condividere, e non si deve imparare a condividere solo le cose che si hanno in comune.
In ogni caso, ovviamente, ognuno ha le sue "preferenze". C'è chi si trova con la copia esatta di se stesso, chi cerca qualcuno che ha in comune qualcosa con l'altro, e chi preferisce un compagno opposto a lui.
Ma credo che nessun rapporto possa definirsi con la R maiuscola solo perchè si ha tutto in comune. Ognuno ha il suo rapporto ideale, e per ognuno il suo rapporto è con la R maiuscola.
Secondo me non si può mai essere totalmente l'opposto di una persona perchè per un verso o un altro dei punti di incontro e dei motivi di condivisione - come hanno scritto anche gli altri - si trovano. Personalmente non credo di aver mai conosciuto o frequentato opposti, perchè l'opposto per me non esiste. Semplicemente alcune divergenze hanno portato il rapporto ad inclinarsi con conseguente mancanza di volontà nel portarlo avanti.
Io non parlavo di differenze solamente caratteriali, ma anche di abitudini, modi di vedere le cose [posso parlare sì, anche di politica, perchè no].
Personalmente sono sempre stata attratta da persone opposte a me, che però non condividevano, ne provavano a farsi piacere miei hobby mentre io ho sempre cercato di adattarmi ad ogni loro esigenza. Ora per me la vera novità è stata trovare qualcuno simile a me. Posso parlare le ore delle cose che mi piacciono, perchè so' che - per lo meno le più importanti - lui le condivide, le prova su pelle giorno per giorno. Non significa che siamo UGUALI, perchè questo porterebbe solo noia. Eppure c'è complicità, c'è un pizzico di rispetto in più e di condivisione che con gli altri non c'era.
Ma un rapporto Rmaiuscola non si ha solo se si hanno cose in comune, bensì quando si rispettano le scelte del ragazzo e viceversa. Se a te piace stare seduta in salotto e a lui piace fare scampagnate si fa un pò per uno. Se uno si adatta e l'altro no, non c'entra la diversità caratteriale o degli interessi, è proprio il rapporto che non va. Ci siano cose in comune o no. Non è che solo perchè avete cose in comune tutto fila liscio; pur avendo cose in comune, non esistendo i cloni, ci sarà sempre un qualcosa di diverso che si dovrà accettare nell'altra persona.
Ripeto, se si accettano le diversità è un vero rapporto. Se uno fa quello che gli pare e l'altro si accoda al compagno per farlo contento senza ricevere nulla in cambio, è fesso.
E' questione di rispetto, a questo punto, non di cose in comune e non. Il rispetto ci deve essere sempre e comunque.E anche la condivisione.