Ci sono persone contente di cambiare partner con una certa frequenza, purtroppo il negativo su tutti gli aspetti sta prendendo il sopravvento ....
Ci sono persone contente di cambiare partner con una certa frequenza, purtroppo il negativo su tutti gli aspetti sta prendendo il sopravvento ....
Approcciare tramite una chat o più generalmente in rete, consente di aprezzare una persona, avvertire il feeling, l'alchimia come dice wolferine, depurando il rapporto da tutte quelle cose più fisiche che con il tempo lo rendono pesante. Se quella persona conosciuta in chat prendesse corpo, se per ipotesi potesse sostituire il/la partner, sono convinto che rinascerebbero gli stessi problemi; perché un conto è filosofeggiare in rete, un altro dover risolvere chi va a prendere il figlio a scuola, come pagare l'affitto o riparare la macchina se i soldi non bastano, etc. Quindi io penso che se si tradisce è perché si probabilmente ci sta pure quanche cosa di incrinato in fondo, ma principalmente non si dà più il peso che aveva una volta al matrimonio o a quel surrogato di matrimonio che si sta vivendo. Probabilmente viviamo in un periodo transitorio, in quella metamorfosi che ci sta portando dal "ciò che Dio unisce l'uomo non sciolga" a una società di single che si accoppiano come capita quando ne hanno voglia.
Del resto si dice che il matrimonio sia la maniera per risolvere insieme tutti quei problemi che da single non esistevano neanche
Da single, ma in coppia esistono i problemi che ci sua matrimonio oppure no. Anche se non si vive insieme, si possono verificare problemi .
È, in ogni caso, pure i single hanno problemi. Magari si potesse vivere senza
In ogni caso, i buoni sentimenti stanno andando a puttane, secondo me..
Ma i problema non sono i buoni sentimenti. Quelli ci sono e anche forti, ma il sapere cosa si vuole. E' una questione di responsabilità.
Io sono in parte convinta che dipenda dalla società di oggi.
Nel senso, anche ai tempi delle nostre nonne c'erano le teste di cazzo e i tradimenti, ma come ha scritto qualcuno, era più difficile. Ora è pieno di social che mettono in mostra le persone come in una grande vetrina: non si esce con un ragazzo per vedere com'è, che fa, ma lo si spia su Facebook, si guardano le foto e si decide. Come se fossimo alla Coop. Ed essendo che (perlomeno intorno a me) le persone con dei forti valori si contano sulle dita di una mano, è facile che un mi piace diventi una chat, una chat lo scambio di numeri e così via. Ci sono troppe possibilità, ma il punto è che dipende da noi.
I rapporti inizialmente sono rose e fiori (che poi vabbè, anche questa è una diceria, forse a 15 anni), ma il vero amore io sono convinta che sia sacrificio. Bisogna lavorare duramente per mantenere un rapporto, e vale anche per l'amicizia. L'attrazione va e viene, ma la compatibilità è fondamentale, e anche quando c'è, va saputa sfruttare. Bisogna venirsi incontro, ingoiare rospi, supportare l'altro e farsi supportare, lottare per la propria storia, non lasciarsi andare... E' difficile, e molti preferiscono non avere questo impegno.
Siamo la generazione degli insoddisfatti e dei depressi, quindi qualsiasi emozione è cercata come l'acqua nel deserto, quindi come dice Wolverine l'idea di sentire le farfalle e fare cose proibite piace a molti.
Oggi, è anche più semplice usare la scusa del "ma tanto chi la/o vede mai a questa/o, è di tot parte del paese quindi ci posso flirtare tranquillamente online. Mica sto tradendo." Non sarà un tradimento carnale, o non si lascerà il partner per un'altra persona, ma è comunque una mancanza di rispetto. Un cercare in qualcun altro emozioni che non si provano più per l'altro. E molto spesso non perché non c'è più amore, ma perché si è in una fase un po' più "assestata" della relazione, e quindi meno emozionante, e risulta più facile cercare le emozioni dell'inizio da altre parti che lavorare col partner sul proprio rapporto. Va a capire perché.
Comunque diciamo che oggi ci sono, semplicemente, ancora più modi per rimpiazzare una persona e conoscerne un'altra. Molti non prendono gli impegni seriamente, partono già dicendosi "Mal che vada ci lasciamo. Mal che vada si divorzia. Mal che vada smettiamo di convivere e bona". Perché anche qui, ci sono molte più scappatoie a un rapporto rispetto a prima, se non va più bene. E c'è chi di questa libertà ne abusa.
Alla fin fine DI PER SÈ non sarebbe una cosa cattiva. Alla fin fine un rapporto è un qualcosa da vivere e non da subire, quindi ci sta che se non ci si incastra più allora ci si lascia. Non si è più come ai tempi di molte nostre madri e nonne, la separazione e il cambio di partner non devono più essere oggetto di stigma sociale.
Poi sì, l'"abuso" è un altro discorso.
Ma infatti non è una cosa cattiva, per carità. Io son la prima a dire che non si deve subire niente, e lasciarsi se non va più bene il rapporto. Ma se si è provato a salvarlo e nonostante tutto niente da fare, è insalvabile.
Il problema è che c'è l'accesso oggi. Quando mia madre ancora lavorava al comune all'ufficio matrimonio vedeva gente che dopo manco un anno divorziava, per dire. Alcuni mesi pure. E con una frequenza di parecchie coppie al mese. E non abito in una metropoli.
Oggi molti pensano le persone come intercambiabili con troppa facilità. Questo è sbagliato. Non il lasciarsi se le cose REALMENTE non vanno.
Concordo con Temperance. Se non va, non va. Ma un conto è provarci con serietà perchè ci si è presi la responsabilità di atare insieme, un conto è cambiare amore come si cambiano le magliette.
Ripeto, io sono forse esagerata, non lo so. Ma se ti ho scelto e ti ho amato follemente, perchè i sentimenti spariscano deve succedere qualcosa di grosso. Ok, mutano, si assopiscono, ma non spariscono. Sta a noi scegliere se lasciare che tutto muoia, o se lottare. E se quella persona ha avuto un'importanza grande, se sai che quella persona è speciale, se non lotti è per pigrizia, noia, facilità nel cambiare, poca responsabilità nei confronti delle proprie scelte.
Sbaglierò, ma resto convinta di questo.