Entrare in amicizia tra uomo e donna nell'ambito lavorativo a volte può essere una cosa bella e piacevole, ma anche farti pensare.
Sono tornato ieri sera da una trasferta lavorativa in Austria con una collega, ha 3 anni meno di me. Andiamo spesso in trasferta assieme in quanto abbiamo una "funzione di 2 specialità unite" che il nostro lavoro richiede. Il nostro rapporto è stato sempre di amicizia, ci siamo sempre raccontati anche le cose personali e ci troviamo in sintonia.
Ieri sera in Hotel dopo cena siamo usciti come ogni sera a fare un giro in centro e siccome era freddo e pioveva siamo rientrati presto e ci siamo seduti nei divani della Hall a parlare. Si parlava di problemi troppo personali suoi che abbiamo preferito proseguire privatamente in stanza mia in quanto aveva il salottino. Entrati da me, ci siamo presi da bere dal frigo e ci siamo seduti sul divano.
Si parlava, l'ascoltavo e le parlavo come sempre facciamo, ad un certo punto si è levata le scarpe e si è seduta con la schiena sul bordo laterale distendendo le gambe verso di me mettendomi i piedi accavallati sopra le mie gambe. Non l'aveva mai fatto prima di quella volta e continuava a parlare come nulla fosse. Mentre parlava le guardavo i piedi praticamente sotto il mio viso, li strisciava tra di loro muovendo le dita, non glieli avevo mai visti nudi mi incuriosiva osservarglieli, erano come un qualcosa di suo messo a nudo un po' più intimo, alla fine è una intimità, mi ha chiesto se mi disturbava ma ha capito di no. I discorsi suoi poi sono finiti sulle lacrime, solitamente le prendo le mani, ma da come eravamo messi le ho posato la mano sui piedi e mi ha fatto un sorriso, la sentivo più "mia" diciamo, cioè meno distante. Siamo rimasti li in quella posizione per un bel po', e dopo una mia frase di conforto che le avevo detto si è girata al contrario posandomi la testa sulla mia spalla, le accarezzavo i capelli per consolarla e abbiamo continuato così per molto tempo. Ogni tanto ci alzavamo e si prendeva qualcosa da bere dal frigo ma poi lei ritornava in quella posizione mezza sdraiata con la testa sulla mia spalla. Quando è arrivata l'ora tarda per andare a letto, ci siamo alzati dal divano e prima di salutarci mi ha dato un bacio leggero sulle labbra facendomi una carezza sul viso dicendomi grazie, ha aperto la mia porta ed è andata in camera sua.
Sono rimasto pensieroso tutta la notte, mi sono girati tanti pensieri per la testa, ieri mattina a colazione eravamo come nulla fosse successo, anche per tutto il giorno fino al nostro ritorno ieri sera alle nostre case.
Alla fine non è successo nulla, nulla di nulla, cose semplici normali, ma a volte un bacio, quel qualcosa di più dell'essere seduti uno fianco l'altra senza nulla in più crea forse una amicizia più forte, saranno i miei pensieri, forse li avrà avuti anche lei chi lo sa, ma una cosa è certa, fanno pensare, e penso di non essere il solo che potrebbe pensarlo.
Ciao.