Salve a tutti, spero che qualcuno di voi abbia la pazienza di leggere - è una luuunga storia - e darmi un parere.
Io e Claudio ci siamo conosciuti nei primi anni di liceo: lui era molto innamorato di una ragazza, Roberta, che conoscevo e che non aveva grandi simpatie per me, e forse cercando un modo per farla ingelosire, iniziò ad avvicinarsi e ad attirare la mia attenzione.. così un bel giorno abbiamo iniziato a chiacchierare, e - inconsapevole di tutto quello che c'era sotto - abbiamo preso a uscire assieme. Era un ragazzo molto intelligente, trovavo piacevole avere un amico del genere e in realtà avevo aspettato a lungo che accadesse, con lui ero libera di parlare di qualsiasi cosa, anche se da qualche parte sentivo che sotto sotto si nascondeva qualcosa di poco chiaro.
Al tempo ero fidanzata, e C. aveva grosse difficoltà a vedermi con quello che era il mio ragazzo, addirittura ogni tanto esplodeva in scatti di gelosia che camuffava con frasi come "che ci fai con quel deficiente" (va detto che aveva ragione), tant'è che iniziai a convincermi che fosse seriamente interessato a me, ma che per imbarazzo non me ne parlasse. Pur se lo avesse fatto, in effetti, sarebbe stato respinto: io non gli davo alcun motivo di credere di avere qualche possibilità con me, ero innamorata del mio fidanzato, gliene parlavo spesso, lui per me era sì diventato una persona molto importante, ma restava un amico e basta.
Dopo vari alti e bassi (continuavamo a uscire assieme più o meno regolarmente, anche se sempre da soli) un giorno mi chiama, dicendomi di dovermi confessare una cosa importante. Credendo di aspettarmi una sorta di dichiarazione d'amore, vado all'incontro tra il sovraeccitato e l'ansioso. Sotto sotto desidero che una cosa del genere accada, anche se l'idea mi terrorizza. Arriva sotto casa in macchina, mi fa salire, sbarra gli occhi e dice "è successa una cosa.. ho detto a Roberta che sono innamorato di lei, ma mi ha chiuso la porta in faccia. sono distrutto"
Anche io ero distrutta, perché in diversi anni di amicizia non me ne aveva mai parlato, anzi ogni tanto saltava fuori nelle conversazioni e tendevamo a ridicolizzare la ragazza in questione. Dopo questo incontro, scompare per diversi mesi (era il periodo dell'esame di stato, della scelta dell'università, era molto preso dalle sue cose e io dalle mie).
Passa ancora del tempo, fin quando un giorno non decide di telefonarmi e di venire a trovarmi. Ci aggiorniamo sulle ultime novità, lui è contento dell'università e sembra aver superato la storia di cui sopra, mi dice che avrebbe voglia di vederci ogni tanto, come eravamo abituati a fare. Nel frattempo io conosco il mio ragazzo (ora ex), con il quale sono stata quasi 3 anni. Decido di presentarglielo, temendo che si odieranno come già era successo in passato, e invece diventano ottimi amici, tant'è che trascorriamo gran parte dei fine settimana tutti assieme,si inserisce tranquillamente nel mio gruppo di amici e si instaurano buoni rapporti. Quasi nello stesso periodo conosce Anna una ragazza splendida, si innamora di lei e ci si fidanza, stanno assieme quasi per 3 anni, più o meno contemporaneamente alla mia storia.
Un giorno, dopo molti mesi di titubanza, decide di presentarmela: io la trovo in gamba, carina, sveglia, forse pure troppo sveglia, e dentro di me scatta una molla abbastanza fastidiosa che si chiama gelosia. Durante tutta la serata e per le successive uscite assieme, Anna mi si appiccica e non fa che dirmi che per Claudio sono una persona importantissima, che le ha parlato moltissimo di me e che era contenta di avermi conosciuta. Mi racconta cose di me che persino io avevo rimosso. A questo punto sono felice per lui, dopo un po' la gelosia scompare e mi rendo conto di essere stata sopraffatta da un'emozione che potevo controllare e che non mi avrebbe dato problemi....
...Finchè non decidiamo, per motivi di studio, di prendere casa assieme io, il mio ex ragazzo e claudio. Un anno di convivenza più o meno felice, seguito da sei mesi di tensioni molto forti. Vivere assieme mi ha fatto aprire gli occhi e ho capito che quello che avevo sempre voluto ce l'avevo sotto il naso da anni e non me n'ero accorta. Questa consapevolezza ha cominciato a farmi stare male, quando anna veniva a trovarci a casa io scendevo per paura di reagire in maniera incontrollata, col mio ragazzo naturalmente c'erano continui malumori e in tutto questo io e claudio diventavamo più affettuosi, entravamo in confidenza, tanto da renderci conto (o almeno, anche se non ne abbiamo mai parlato, era piuttosto evidente) che questa storia sarebbe finita male.
Pur di non causare problemi mi tengo tutto dentro per tutto il tempo, cerco di evitare le situazioni imbarazzanti e di comportarmi in maniera fredda - per quanto sia possibile con una persona che vedi ogni santo giorno.
Una sera io e claudio scendiamo, mi dice che vuole chiudere con la ragazza, che non prova più le stesse cose per lei. Quando faccio per dirgli lo stesso, mi ferma e mi dice che non vuole saperne niente, che il mio ragazzo è anche amico suo e non vuole intromettersi. Questa cosa mi ferisce profondamente, perché mi rendo conto di non avergli mai potuto spiegare come mi sentivo rispetto alla mia storia proprio perché, avendoli fatti conoscere, ora erano diventati amici.
Le cose peggiorano e io decido di dover chiudere col mio ragazzo e di lasciare la casa, per poi cercare la tranquillità necessaria ad affrontare di petto la situazione.
Tutto tranquillo, fin quando non ci si mette il caso. Un bel giorno, presa da una tristezza infinita, inizio a messaggiare con un'amica per chiederle aiuto rispetto a questa situazione. Nella foga sbaglio a selezionare il destinatario, e uno dei messaggi arriva proprio a claudio, che in quel momento si trova nella stanza accanto.
Esce dalla stanza, mi prende per il braccio e mi trascina in strada. Camminiamo in silenzio per una decina di minuti, io sono stravolta e ho un milione di pensieri per la testa, penso soprattutto che non avrebbe dovuto saperlo in un modo così imbecille. Troviamo una panchina, ci sediamo, mi sorride e fa "cos'è quella faccia? che sarà mai?"
Mi rendo conto che non ha capito assolutamente di essere il soggetto del messaggio. Pur avendo la possibilità di salvarmi in calcio d'angolo, non riesco più a tenermi le cose dentro e gli confesso tutto, funerea, imbarazzata e mortificatissima. Lui resta in silenzio e mi chiede se sono diventata pazza, non ci crede, è stordito. Parliamo di cose che nemmeno ricordo per una buona mezz'ora, lui mi dice che con questa cosa "rovineremo" tutto, torniamo a casa e si chiude in camera sua senza più uscire per due giorni. Faccio le valigie e torno a casa, distrutta, sperando che si faccia sentire e che mi aiuti a capire che cosa pensa. Passano i giorni e sto sempre peggio, da lui nessuna notizia, intanto vedo il mio ragazzo (con cui già avevo parlato, ma non della questione nello specifico) e gli confesso tutto. Il mio ragazzo, quasi aspettandoselo, vedendomi in quello stato decide di chiamare claudio per dirgli che non deve preoccuparsi di fargli un torto e che deve chiarire questa situazione con me.
Passano ancora diversi giorni, ma non si fa vivo. Una sera dobbiamo vederci per forza, e vista la sua freddezza mi avvicino per prima e lo prego di darmi spiegazioni. Mi dice cose molto vaghe, che gli sto facendo un torto, che devo dimenticare questa idea e che non vuole vedermi. Dopo diversi momenti di questo tipo, mi convinco che non vuole saperne di me. Si trasferisce in un'altra casa e scompare più o meno definitivamente. Lascia la sua ragazza dopo pochi giorni e va a vivere con altre persone, a poche centinaia di metri da casa nostra.
Passa un po' di tempo e io mi convinco di essere stata un'imbecille, di aver sofferto per troppo tempo, e di aver bisogno di riprendere in mano la mia vita. Conosco un ragazzo che inizio a frequentare, mi ci trovo bene, ma non riesco a togliermi questa situazione dalla testa, e soprattutto a dimenticare quello che provo. Provo a fare un gesto estremo per salvare almeno quel che resta della mia amicizia con claudio, gli mando una email lunga in cui gli chiedo scusa e allo stesso tempo lo prego di salvare il nostro rapporto, mi risponde che dobbiamo vederci ma non si fa mai vivo. Qualche sera fa lo incontro in strada, dopo mesi, che passeggia con degli amici. Io sono in compagnia del ragazzo che sto frequentando, beviamo una birra insieme, e gli sto parlando proprio di questa situazione.. non sono per niente di buon umore. Claudio mi vede, passa avanti perplesso più di una volta, e non mi degna neanche di uno sguardo.
La situazione è ferma qui, e temo lo resterà per sempre.
Vorrei sapere cosa ne pensate da esterni (anche se ho omesso diverse cose) per vedere se coincide con quello che penso anch'io... e se vi è mai successa una cosa del genere
grazie mille