il mio ragazzo ha passato dieci anni a combattere la droga. ne è finalmente uscito, almeno per ora, dopo circa 5 o 6 mesi che stava insieme a me. e da quel momento ha chiuso con tutto, anche con le sigarette, in quanto non è in grado di fumare solo quelle senza inevitabilmente ricadere anche nel resto.
quindi diciamo che sono circa 7 mesi che non fuma e non fa nient'altro.
io sono molto contenta, anche perchè se lui dovesse ricadere in quel tunnel orrendo io non so se gli resterei accanto, in quei pochi mesi mi ha deteriorato.
lunedì mi ha fatto una sorpresa. è venuto a trovarmi nella città dove studio, si è fermato una notte e martedì è ripartito.
appena arrivato, ho sentito SUBITO che aveva l'alito che puzzava di fumo. senza farmi notare gli ho annusato le dita, ed anche quelle sapevano di fumo
siccome 2+2=4, ho capito subito che aveva fumato.
l'ho aggredito (errore mio, sicuramente). gli ho chiesto quando, come, perchè.
ha negato.
guardandomi negli occhi, ha negato.
per non rovinare la giornata ho fatto cadere l'argomento.
la sera gli ho dato la possibilità di "confessare" in tranquillità .
gli ho detto che avevo il diritto di saperlo, che non mi sarei arrabbiata, che le debolezze le abbiamo tutti e ovviamente avrei capito.
ha negato ancora. con tranquillità . dandomi della paranoica.
parte. continuo a pensarci, sempre più convinta.
oggi, al telefono, gli dico di nuovo di dirmelo.
che devo saperlo, non voglio rimanere con l'angoscia.
l'ha finalmente ammesso. ha fatto qualche tiro in stazione da un amico che stava fumando, perchè aveva pesantemente litigato a casa ed era molto nervoso.
ha detto che subito dopo si è sentito un cretino, si è sentito debole. e non ha voluto dirmelo per non rovinare la bella giornata che avevamo davanti.
ha detto che quando questo weekend sarei tornata a casa, me l'avrebbe detto di persona.
io sono crollata. mi sono sentita tradita, ho continuato a pensare alla sua faccia mentre MENTIVA, mentre giurava di non averlo fatto, mentre diceva che sono io che mi faccio tanti stupidi film in testa...
mi sento tradita. al telefono ho pianto, mi sono arrabbiata, logicamente non per la sigaretta ma perchè non si è sentito libero di dirmelo.
e da qui è partita una penosa analisi di coscienza. ha mentito perchè IO non sono in grado di fargli capire che con me può parlare. è colpa mia. e vorrei tanto non ritrovarmi ora a guardarmi allo specchio e a farmi schifo.
il mio ragazzo non riesce a parlare con me.
il secondo pensiero è: se ha mentito lunedì con tanta serenità , chissà quante altre volte lo avrà fatto senza che me ne accorgessi? chissà quante altre cose ha fatto che mi avrebbero ferito se le avessi saputo? sono arrivata a pensare a tradimenti, di tutto e di più.
sono in crisi. con lui, con me stessa. non riesco a farlo essere sincero con me.
ho bisogno di essere indirizzata, perchè ora come ora sono nel buio più totale..