Molteplice personalità, macchina della verità?

[|.Jolly.Jester.|]

..fortuna che la butto sul ridere se qualcuno avesse davvero una macchina della verità, comunque, offro qualsiasi cifra. o anche una sfera magica.
alòr: dato che, a quanto pare, ogni esperienza che viviamo, soprattutto in amore, ci sembra unica ma in realtà non lo è, chiedo di attingere alle esperienze del forum per capire se c'è modo di reagire ad una certa situazione.

Tal'è: vi è mai capitato di conoscere una persona, innamorarvi, rendervi conto che l'altro/a ricambia a profusione, ma, cominciata la storia, passa quasi un anno e l'amore si solidifica, ma gli atteggiamenti mutano in peggio, quasi a mostrare due persone diverse, se non di più!
La persona che amate e che vi ama è mai cambiata a tal punto da non farvi capire com'è in realtà? come si può districarsi in un simile enigma?
secondo voi il deperire della relazione rivela solamente difficoltà, situazioni complesse e dolorose [che, nel mio caso, non sono mancate] o l'emergere della persona vera, senza maschere?

[anemy]

E' successo eccome, tanto da farmi mettere in discussione molti aspetti di quella che era la nostra relazione.
Infatti poi è finita

[Echoes]

Non mi è capitato con il patner.
E' capitato a me.
Sono cambiata, non sapevo piu cosa volevo.
E non mi dire cosa mi girava (e mi gira) per la testa, perchè non l'ho ancora capito!

[|.Jolly.Jester.|]

ma ma ma non dite così..

[Eurasia]

Credo che una relazione si fondi sul difficile equilibrio di indipendenza e concatenazione. Ovvero, quel che basta per sviluppare i propri spazi e quel che (non) basta per vivere in serenità un rapporto d' Amore. Secondo me la percezione del cambiamento dell'altro dipende da un disequilibrio di quei due elementi e dall'incapacità di cambiare insieme.
E' possibilissimo non riuscire ad individuare quegli aspetti che la persona in un primo momento nasconde, non tutti hanno la dote di risultare trasparenti e di darsi subito all'altro. Bisogna anche considerare che spesso il quesito da te posto non dipende dal cambiamento o apertura dell'altro, ma dalla nostra mancata lucidità derivante da un sentimento che ci illude, ci porta a vedere qualità che in realtà non esistono e viceversa.