"Meglio i cuccioli dei canili"Il pedigree non ha più importanza: da Trieste a Roma è boom delle adozioni di animali abbandonati. E' una svolta culturale: adesso il meticciato fa più status della razza
BENCHE' perfido, nel Re Lear di Shakespeare uno dei primi bastardi della letteratura fa l'apologia di se stesso con una veemenza tale da persuaderci quasi delle sue ragioni: oggi invece le qualità del meticcio convincono tutti. È una svolta culturale, sembra proprio che al guinzaglio o sul divano si prediligano ormai cani e gatti di origine promiscua. "Segno che l'opera di sensibilizzazione svolta in questi anni dà i suoi frutti, le persone entrano nei canili senza più avvertirli come luoghi di non-ritorno" osserva Roberto Marchesini, etologo e studioso della relazione uomo-animale. "E aumenta la presenza degli animali nelle case, in assoluto. Si comprende l'importanza di un rapporto che fa da contraltare alla solitudine".
Secondo Carla Rocchi, presidente dell'Enpa, l'ente nazionale protezione animali, "il meticcetto adesso fa status, alle qualità intrinseche sposa un pacchetto di virtù che si riflettono sul proprietario, non è un caso che oggi sia prediletto anche dai divi dello spettacolo. Se prima il criterio estetico si concentrava sul dettaglio esasperato, ora riscopriamo la bellezza del melting pot".
Purtroppo però la nuova corrente non corrisponde alla soluzione del randagismo, continuamente segnalato da canili, rifugi, volontari, e drammatico soprattutto nel Meridione. A causa di gravi inadempienze pubbliche nelle politiche di sterilizzazione e di insufficiente cura privata, per quanti animali trovino famiglia, molti di più continuano a nascere e finire
in strada. Dati e stime precisi sul fenomeno sono impossibili da azzardare, ma il semplice campione del canile municipale di Roma, la Muratella, dislocato in quattro unità e gestito dall'Associazione volontari canile di Porta Portese, mostra come nel 2005 siano stati adottati 1309 cani e, nel 2011, 1561, ma contro l'ingresso di 1808 nuovi esemplari. Né la generosità del cittadino viene premiata con intelligenza: "Per le spese veterinarie è prevista un'Iva standard del 21 per cento, come se si andasse dal gommista", spiega il veterinario Alessandro Arrighi. "Il meticcio è in linea generale meno perseguitato dalle tare ereditarie delle razze, penso però che si scelga in suo favore solo per affetto".
Cavaliere della Stella d'Italia nominata dal presidente Napolitano per impegno animalista, Sara Turetta è la fondatrice di Save the Dogs, progetto eccezionale per salvare dalle condizioni proibitive della Romania cani e altri animali (il 4 ottobre s'inaugura a Cernavoda un rifugio modello): "Noi riusciamo a far adottare parecchio in Italia, nelle regioni del nord. Collaboriamo con ventiquattro canili fra privati e in convenzione, in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino", racconta. "È più facile sistemare cani di piccola taglia, femmine, mantello chiaro. Ci sono pregiudizi verso i soggetti neri e non troviamo grande disponibilità o esperienza verso i problemi caratteriali, ma si è compiuto senz'altro un grande salto rispetto alle scelte degli anni 80 e 90, quando il cane di razza era uno status symbol".
Centocinquanta cani e 40-50 gatti l'anno è la media di adozioni delle Amiche di Lu, volontarie napoletane: "Il web ha cambiato tutto", dicono, "dà la possibilità di far conoscere e amare pure animali con forti handicap. Occhio alle insidie, però. Nonostante le poche risorse, facciamo sempre rigorosi controlli pre-affido e manteniamo gli animali intestati a noi un paio di mesi prima del passaggio definitivo. E non ne mandiamo mai nessuno a sud di Napoli perché ce ne sono già troppi: fra volontari del meridione c'è un tacito patto". Secondo Stefania Proietti Pannunzi curatrice del celebre sito Stregagatta che fa da crocevia per le adozioni, la scelta dei meticci è anche un po' dettata dal momentaccio: "I cani di razza sono cari! Mi chiama gente che dice: "Prima avevo il boxer, quanto costa adesso un meticcio?". Speriamo che la crisi non punisca anche le adozioni".
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http://www.repubblica.it/cronaca/201...dino-43364014/
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Ogni tanto ci vogliono anche notizie positive.
Un dubbio. E lodevole che i cani vengano adottati da cuccioli, ma il dramma dell'abbandono non si crea quando sono grandi e non rispondono piu alle aspettative del padrone che li abbandona per strada chippati o no.
Qundi la crisi decide la scelta, per cui il cane di razza torna status simbolo , e chi dice che lo sceglie per altri o mille motivi in realtà non lo fa perche lo ama ma perchè si vuole distinguere dalla massa ( io posso permettere un cane di razza perchè posso permettermelo e tu invece no e quindi ti accontenti dei bastardino ) o mi sto sbagliando? ( pero qualcuno mi spieghi perchè allora ci sono molti italiani che acquistano illegalmente i cuccioli di razza che vengono dall'est, svezzati anticipatamente e che muoiono subito per la piu banale malattia perchè costano poco, un vero affare. Visto che vogliono bene ai cani perchè non adottano un bastardino? )