Uomini e gatti potrebbero non essere così diversi. Il cervello dei nostri amici pelosi è infatti molto simile al nostro in quanto a funzione e struttura. E' l'interessante risultato degli ultimi studi in materia di intelligenza animale che, a sorpresa, vedono il gatto superare anche il cane in quanto a capacità di dialogo con il padrone ma anche di addestrabilità.
La rivista scientifica inglese New Scientist ha provato a tirare le somme di ricerche e esperimenti fatti negli anni su cani e gatti scoprendo per esempio che il cervello del gatto, pur se più piccolo di quello del cane, ha il doppio dei neuroni, cosa che aumenterebbe di molto la loro capacità di processare le informazioni.
E se pensate che il micio, per quanto simpatico, sia poco socievole e
comunicativo vi sbagliate: recenti studi dimostrerebbero che i gatti hanno
sviluppato un miagolio che utilizza una frequenza sonora molto simile a quella
di un neonato, e che sarebbe in grado di agire sui proprietari a livello
subliminale.
Ok, ma il cane, si sa, è imbattibile in quanto a olfatto… Sicuri? Nuove ricerche
hanno dimostrato che i 200 milioni di recettori olfattivi presenti in media nei
gatti (in realtà il numero varia in base alle diverse razze) battono il numero
dei recettori nella media dei cani.
E si potrebbe dire che i gatti sono più "ambientalisti" dei cani. La porzione di
terra necessaria per nutrire un cane di medie dimensioni è 0.84 ettari. Ma
neanche il più piccolo dei cani, il chihuahua, non può competere con i gatti. La
fetta di pianeta che consuma il piccolo cagnolino è di 0,28 ettari, quasi il
doppio di quello di cui necessita il gatto, 0,15 ettari.
Secondo gli ultimi
studi il gatto avrebbe anche un potere curativo:
le sue fusa vibrano infatti tra 1,5 e
6 gigahertz, lo stesso range di frequenze utilizzato nella
terapia dell'artrite, e accarezzare il micio di casa ha effetti rilassanti e
benefici sull'umore. Sempre a patto di non essere allergici…