Tenere animali

[Jekko]

Salve, vorrei parlare con voi della mia idea di tenere in casa gli animali che amiamo tanto, e confrontarmi col vostro parere:

1) Pesci: gli acquari sono bellissimi ed alcuni anche grandi, ma non potranno mai essere grandi come un ruscello, o un fiume o il mare. Quindi i pesci sono imprigionati in quei 20-30 litri d'acqua. Siamo così sicuri che sono così felici di fare una vita del genere?

2) Uccelli: discorso identico a quello dei pesci, una voliera per quanto grande non potrà mai competere con un singolo albero. Davvero dovrebbero essere tanto felici di vivere in prigione?

3) Criceti e conigli idem

4) Gatti: Alcuni tengono i gatti in casa tutto il giorno, per proteggerli dai pericoli della strada dicono. Ok, ci può stare. Ma il gatto è un predatore, e quindi la sua natura prevede corse, salti, scatti ed un tono muscolare perfetto. Invece in genere i gatti tenuti sempre in casa (non per colpa loro) si trasformano in dei flaccidi botoli rotolanti senza nessuna capacità fisica che si trascinano da un divano ad una sedia. Io sono dell'opinione che chi abita in città non dovrebbe tenere un gatto.

5) Cani: per loro il discorso è diverso. Spesso un cane non vive senza l'uomo, ma anche qui avrei qualcosa da dire. Il cane è un animale quasi creato dall'uomo ad uso e consumo dell'uomo, quindi è logico che ci sia così legato. Incrociando le razze dei cani si può addirittura ottenere un cane più o meno affettuoso.

Quindi secondo me nella stragrande maggioranza dei casi tenere un animale significa imprigionarlo e non fargli vivere affatto una vita normale.

[Temperance]

Non so cosa pensano pesci e uccelli, sinceramente, ma cani e gatti, come anche i cavalli, amano avere un padrone che si prende cura di loro, e neanche badano a quanto sia grande la casa in cui vivono o se abbiano o meno il giardino. Ovviamente per i cavalli ci vogliono spazi estesi, e chi ne è appassionato si spota in campagna o già ci vive, oppure fa la spola, come la figlia di una collega di mia madre, ma cani e gatti stanno bene se hanno qualcuno che li ama. Ovviamente se avessero spazi più grandi non si dispererebbero eh, e anche a me dispiacerebbe prendere un cane di taglia grande per poi tenerlo in appartamento, infatti ho sempre avuto cani di piccola taglia, ma vedo persone che tengono pastori tedeschi e simili in casa, e i cani sono felicissimi ugualmente.
Quindi no, non vedo l'avere un animale in casa come una cosa egoistica.

[Meox]

1-I pesci non sanno cosa sia la libertà, non tutti i pesci vivono in ambienti immensi, anzi. Secondo me con le condizioni adeguate non sentono nemmeno la differenza con la vita naturale. Purtroppo l'ignoranza è altissima, c'è gente che si ostina a tenere il pesce rosso in boccia. In 20-30 ci tieni al massimo un betta o un paio di killifish o qualche microrasbora o quattro o cinque poecilidi come i guppy. Nella realtà moltissimi acquari sono sovraffollati come le strade di Bombay nei giorni di mercato...Ma è l'ignoranza a causare danni, non la detenzione in sè.

2-In effetti gli uccelli mi lasciano abbastanza perplessa, anche i canarini fanno abbastanza movimento.

3-I conigli vanno tenuti liberi in casa per la maggior parte del tempo

4-Mai avuto gatti, alcune razze come il persiano adorano stare in casa, ma la maggior parte dei gatti penso vorrebbe poter vagare liberamente. Meglio libero ed un'aspettativa di vita di 5 anni piuttosto che vivere 15 anni in ambienti troppo piccoli.



Secondo me facendo le cose per bene, non ci sono problemi, l'animale non si sogna nemmeno la libertà. Penso che non siano come noi umani, che restiamo in campagna per sognare la città e andiamo in città per rimpiangere la campagna. Il problema è che comportamenti chiaramente compulsivi a causa dell'ambiente inadeguato non vengono recepiti oppure ignorati oppure ancora scambiati per normali(pappagallo che grida tutto il giorno, pesci che saltano fuori dalla vasca, criceto che morde le barre)

[Artemisia]

Gli uccelli non saprei XD infatti non mi sembrano molto felici nelle loro gabbiette tutte strette.
Per quanto riguarda il criceto,ne ho uno in casa e non mi sembra che soffra,anche perchè ha parecchio spazio e di solito passa le giornate a dormire.

Cani e gatti amano stare a contatto con l'uomo e amano sopratutto la vita di casa,l'avere il cibo sicuro,le coccole ecc ecc,quindi non credo che sentano la mancanza di libertà o di una vita selvaggia.
Poi c'è anche da dire,che se un animale è nato e vissuto in un ambiente domestico non sarà mai in grado di vivere e provvedere a se stesso alla vita di fuori.

[Joy Turner]

Non mi ricordo quale sia la fonte, ma mi risulta che i criceti siano decisamente più felici in gabbia. Con l'evoluzione delle specie animali si sono evoluti anche loro e i loro predatori: oggigiorno sarebbe impossibile lasciar vivere un criceto nel suo abitat naturale (che poi credo provenga dal Sud-Est asiatico, mi pare) perchè non saprebbe come vivere, come orientarsi, come nutrirsi ecc.

io ti parlo dei criceti perchè li conosco bene, per gli altri animali il discorso è un altro.

[Saranghae]

Io parlo della mia esperienza e in quanto amante degli animali non ritengo di essere egoista ad averne 2 che vivono in casa, perchè molto problabilmente questi animali se non li avessi trovati io avrebbero fatto una brutta fine.
La mia gatta stava in una colonia felina vicino a casa a cui ogni tanto portavo da mangiare, quando aveva sui 3 o 4 mesi è stata attacata da altri gatti che le hanno scomposto la mandibola e l'hanno resa quasi cieca, se io non l'avessi curata molto probamilmente sarebbe morta di fame, ora è tutto a posto ma non puo uscire essendo la sua vista inferiore a quella di un normale gatto.
Il mio cane, che viene da una situazione analoga, vive in simbiosi con me ha un grande giardino a disposizione e viene portato a spasso per 6 volte la giorno(da me o da mio nonno) per cui non vedo il problema.

Il problema lo vedo invece quando gli animali non vengono ripettati in quanto tali,
un esempio ho vissuto con una ragazza che portava a spasso il suo cane 2 volte al giorno per un massimo di 5 minuti ad uscita, e poi si lamentava perchè il cane era stressato e ci credo non aveva la possibilità di vivere la sua natura, di correre in un parco, di relazionarsi con altri cani e così via...

Tutto sta nel ricordarsi che gli animali non sono oggetti!

[Jekko]

Il perno della questione è che vivono COMUNQUE una costrizione. Sei TU che decidi che il tuo gatto NON PUO' uscire di casa. Non è il suo libero arbitrio ma una costrizione che gli imponi tu dall'alto, secondo una TUA idea del suo bene (con tutte le più buone intenzioni del mondo, per carità), ma se lui invece preferisse starsene fuori?

Hai centrato esattamente i dubbi che ho esposto nel mio post.

[Frogga]

Cani e gatti amano stare a contatto con l'uomo e amano sopratutto la vita di casa,l'avere il cibo sicuro,le coccole ecc ecc,quindi non credo che sentano la mancanza di libertà o di una vita selvaggia.
Poi c'è anche da dire,che se un animale è nato e vissuto in un ambiente domestico non sarà mai in grado di vivere e provvedere a se stesso alla vita di fuori.

verissimo!
mia madre un giorno ha chiuso per sbaglio il mio gatto fuori al balcone (piano terra, facilissimo scendere per strada), sentivamo piangere disperatamente e c'era lui seduto fuori, attaccato alla finestra!! xD
poteva benissimo essere libero eppure
comunque c'è anche da dire che il mio gatto è ancora piccolo e dentro casa ci sta benissimo e fa taaanta attività fisica...ho il letto piuttosto alto e lui sale e scende in continuazione, per non parlare della scrivania xD

[Saranghae]

Il perno della questione è che vivono COMUNQUE una costrizione. Sei TU che decidi che il tuo gatto NON PUO' uscire di casa. Non è il suo libero arbitrio ma una costrizione che gli imponi tu dall'alto, secondo una TUA idea del suo bene (con tutte le più buone intenzioni del mondo, per carità), ma se lui invece preferisse starsene fuori?

si è una cosa che decido io per il suo bene...ma preferisco assumermi questa responsabilità piuttosto che trovare il mio gatto spiaccicato sotto una macchina perchè non l'ha vista arrivare, alla colonia felina a portare cibo ci vado ancora e anche quei gatti li sento un poco miei.


fin da quando ero piccola ho sempre avuto animali che giravano per casa ed andavano e venivano come volevano, ti posso assicurare che quando vedi arrivare un gatto in casa dopo una settimana con una zampa mozzata da una tagliola, e che nonostante tutto è tornato da te perchè quella è casa sua e tu sei il suo padrone...ti si strige veramente il cuore.
se devo mettere sui due piani della bilancia la "sofferenza" provocata dallo stare chiuso in casa (contronatura) e la sofferenza provocata da una tagliola credo di preferire la prima.

[Sally]

Il perno della questione è che vivono COMUNQUE una costrizione. Sei TU che decidi che il tuo gatto NON PUO' uscire di casa. Non è il suo libero arbitrio ma una costrizione che gli imponi tu dall'alto, secondo una TUA idea del suo bene (con tutte le più buone intenzioni del mondo, per carità), ma se lui invece preferisse starsene fuori?

Hai centrato esattamente i dubbi che ho esposto nel mio post.

è lo stesso discorso che si fa con una ragazzina di quindici anni che vuol uscire e tornare a casa alle 5 di mattina...

In ogni caso, tempo fa parlai col veterinario della questione gatti perchè vivo in una zona piena di cogliòni che li fanno fuori. I miei hanno sempre vissuto liberi, andavano e venivano come volevano. Non sono mai stati via per un giorno interno, in genere uscivano qualche ora e poi li vedevi davanti alla porta. Fino a quando me li hanno uccisi, ovviamente -.-

Quindi, parlai col vet che mi disse che non dobbiamo assolutamente umanizzarli. "Che brutto sterilizzarli... è contro natura" è un'umanizzazione dell'animale, per esempio, perchè (sempre a detta del vet) gli animali non sentono il bisogno fisico di accoppiarsi (ovviamente una volta provato l'accoppiamento, poi il bisogno lo sentono anche loro). Altra cosa che mi ha detto, a riguardo del tenere il gatto in casa, è "Che vita credi che facciano i gatti maschi? Sempre in cerca di femmine in calore, quando ne trovano una litigano tra di loro a volte anche fino alla morte. Se son castrati, litigano comunque per il territorio".

Adesso ho un gatto di un anno e vive in casa. Ti giuro che è felicissimo perchè passa le giornate a fare i danni. Probabilmente dipende anche da come una persona lo fa vivere: se inizi a dirgli non vai sul letto, non vai sul divano, non vai in camera, gli resta ben poco da fare... Lui fa quello che vuole. Dorme sui letti e sul divano, appena accendo il fuoco si fionda lì davanti a sedersi, si arrampica su tutti i mobili (mamma non ne è molto felice ma va beh nel momento in cui abbiamo deciso di avere animali lo abbiamo tenuto in considerazione, che potesse succedere) gioca tutto il giorno col cane, gira sopra gli armadi, si appende all'asta di legno che ho in cucina e fa l'arrampicata

Ma la cosa più importante. L'ho trovato in un prato che aveva un mese, sotto la pioggia, tutto bagnato affamato e pieno di pulci. L'ho portato a casa perchè la padrona mi disse 'aspettavo solo che lo tirassero sotto'. L'ho curato e gli ho dato da mangiare. Dopo una settimana l'ho portato nel prato vicino a casa mia, per farlo giocare un po' nell'erba, tra gli alberi. Lo appoggiavo nell'erba e in 2 secondi mi si arrampicava sulla gamba e risaliva fino alla spalla. E da lì non si muoveva. Così per tutto il primo mese che l'ho tenuto, ogni 2 giorni provavo e ogni 2 giorni faceva uguale... poi ho lasciato perdere e l'ho tenuto in casa.

Non bisogna umanizzarli, ma acqua+freddo+fame della madonna+solitudine CONTRO caldo + cibo + cani e gatti con cui giocare... e cosa ha scelto?