Desertec, energia pulita dagli specchi di Archimede

[Quelo]

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Un consorzio internazionale, capitanato dalla Germania, sta costruendo una rete di impianti solari a concentrazione, una sorta di specchio ustorio di Archimede rivisto e corretto. Ovvero quanto riprodotto qui sotto:



Il progetto fa seguito alle sperimentazioni di Rubbia, quando era a capo dell'Enea, sperimentazioni che dovette interrompere perché non trovavano fondi. Grazie alle migliorie italiane, si è sostituito l'acqua con sali fusi che permettono di raggiungere temperature di 650/700°, il calore viene immagazzinato in speciali serbatoi e permette di produrre energia fino al mattino successivo (ovviando alla discontinuità dei pannelli solari).



La novità è che si è già passati dalle parole ai fatti, e stanno costruendo il primo maxi impianto nel sud della Tunisia, ove il sole è garantito 365 giorni all'anno, e con i nuovi cavi super conduttori, che perdono il 3-4% ogni 1000 km, l'energia può essere erogata in tutta Europa (Scandinavia compresa).



Prendendo per buono il conto fatto da Rubbia, un impianto di 200 km di lato fornirebbe l'energia necessaria al mondo intero. A mio avviso, l'unico guaio è che il petrolio non è ancora esaurito, e troveranno di tutto pur di affossare questo progetto...

[Eurasia]

Mooolto interessante. Allora, non comprendendo a fondo i contenuti, in termini di fattibilità non posso esprimermi. Però, sostengo che un progetto di questo tipo, anche se accantonato oggi, può essere ripreso un domani. D'altronde un giorno ci si troverà a dover gestire una situazione in cui l'uso del petrolio dovrà essere incanalato e delimitato ad alcuni settori prioritari piuttosto che altri. Infondo qui si parla di energia nel Lungo periodo e Questo periodo potrebbe essere addirittura auspicabile per mettere in moto processi di ristrutturazione della catena processuale, accordi internazionali, eventuali brevetti e apparecchiature, sperimentazioni da piccola a larga scala, etc.etc.

[Quelo]

Mooolto interessante. Allora, non comprendendo a fondo i contenuti, in termini di fattibilità non posso esprimermi. Però, sostengo che un progetto di questo tipo, anche se accantonato oggi, può essere ripreso un domani. D'altronde un giorno ci si troverà a dover gestire una situazione in cui l'uso del petrolio dovrà essere incanalato e delimitato ad alcuni settori prioritari piuttosto che altri. Infondo qui si parla di energia nel Lungo periodo e Questo periodo potrebbe essere addirittura auspicabile per mettere in moto processi di ristrutturazione della catena processuale, accordi internazionali, eventuali brevetti e apparecchiature, sperimentazioni da piccola a larga scala, etc.etc.

Il signore nel video parla di un impianto che produrrà 2 gigawatt, ovvero quanto due centrali atomiche. Tieni conto che la struttura viene fatta nel deserto tunisino e che, una volta costruite le prime torri, ci vuol poco a farne altre ad libitum, e poi attaccarle con un cavo a quelle esistenti. Il povero Rubbia provò a farne un progetto tutto italiano sviluppato dal centro di ricerca dell'Enea, ma come puoi intuire dalla ricostruzione che ne ha wikipedia, dovette suo malgrado anare altrove...



Wiki Impianto Solare Termodinamico