Periodi di malattia esagerati

[Jekko]

1) Se il datore di lavoro non le manda a casa il medico fiscale un motivo ci sarà, ma sinceramente non saprei proprio quale se le assenze si limitano a tre giorni per volta

2) Anche l'INPS può di sua sponte mandare il medico fiscale a casa del lavoratore malato, purtroppo però, visto che l'inps comincia a cacciare soldoni dal quarto giorno di convalescenza, dubito fortemente che l'istituto sia motivato a mandare un medico fiscale nei primi tre giorni

3) Non credo che tu abbia titolo per fare alcun chè, se non il fare come la tua collega, per vedere se la situazione si sblocca.

[Eurasia]

Secondo me è compiacente nel senso che non dovendole pagare lui lo stipendio a lui importa solo che il lavoro vada avanti..e lo mando avanti io.
Comunque tra l'altro lui è a fine mandato e se già se ne freegava prima figurati ora...
Ma il problema è che la mia collega presenta regolari certificati medici e per quello compiacente è il suo medico...ma come dimostrarlo?




Quindi devo continuare a subire?

In riferimento al copia-incolla di MisterNo, in questo caso è completamente inutile perchè quei criteri si riferiscono a un contratto di lavoro standard con datore pubblico o privato (sempre con contratto standard) e qui si parla invece di contratti stipulati nell'ambito di una cooperativa sociale.

Posso chiederti se il lavoro che tu svolgi per la tua collega ti viene conteggiato come straordinario oppure devi coprirlo comunque all'interno delle tue ore di lavoro? Secondariamente, che tu sappia la tua collega ha dei parenti disabili a carico?

La legge vieta un monitoraggio intensivo o a distanza dei lavoratori, soprattutto se questi in fase di stipula dei contratti hanno ottenuto la possibilità di assentarsi da lavoro per propri motivi specifici di salute. In questo caso, mi sembra di capire che la tua collega si assenta ad intermittenza, quindi valgono gli orari dei controlli fiscali e basta (se esiste la clausola di cui sopra allora è possibile che le sia consentito).

Ma c'è da aggiungere che nel lungo periodo una situazione di questo tipo è insostenibile soprattutto per la tua collega. Perchè dopo un tot di assenze pagate per malattia, l'ente predisposto al pagamento riduce o addirittura smette di erogare lo stipedio (con periodo di computo da contratto e conservazione del posto di lavoro per un altro tot di tempo).

In sintesi ciò che chiedi tu non è possibile, ma non durerà per molto a meno che per la tua collega non cuoce in pentola un progetto lavorativo alternativo oppure sta usufruendo anche di giorni maturati. Hai provato a parlare direttamente con lei?

[asietta81]

In riferimento al copia-incolla di MisterNo, in questo caso è completamente inutile perchè quei criteri si riferiscono a un contratto di lavoro standard con datore pubblico o privato (sempre con contratto standard) e qui si parla invece di contratti stipulati nell'ambito di una cooperativa sociale.

Posso chiederti se il lavoro che tu svolgi per la tua collega ti viene conteggiato come straordinario oppure devi coprirlo comunque all'interno delle tue ore di lavoro? Secondariamente, che tu sappia la tua collega ha dei parenti disabili a carico?

La legge vieta un monitoraggio intensivo o a distanza dei lavoratori, soprattutto se questi in fase di stipula dei contratti hanno ottenuto la possibilità di assentarsi da lavoro per propri motivi specifici di salute. In questo caso, mi sembra di capire che la tua collega si assenta ad intermittenza, quindi valgono gli orari dei controlli fiscali e basta (se esiste la clausola di cui sopra allora è possibile che le sia consentito).

Ma c'è da aggiungere che nel lungo periodo una situazione di questo tipo è insostenibile soprattutto per la tua collega. Perchè dopo un tot di assenze pagate per malattia, l'ente predisposto al pagamento riduce o addirittura smette di erogare lo stipedio (con periodo di computo da contratto e conservazione del posto di lavoro per un altro tot di tempo).

In sintesi ciò che chiedi tu non è possibile, ma non durerà per molto a meno che per la tua collega non cuoce in pentola un progetto lavorativo alternativo oppure sta usufruendo anche di giorni maturati. Hai provato a parlare direttamente con lei?

Specifico che siamo entrambe assunte con il contratto del commercio io part.time a 36 ore lei part-time 40 ore.
E' nell'ambito delle 36 ore che faccio anche il suo lavoro quando non c'è (consigli di amministrazione a parte) che però non sono pagati...
La mia collega non ha parenti disabili. Ha un figlio che compie 4 anni a luglio ma è sanissimo.
Il fatto è che la furbetta durante l'anno fa malattie entro 3 giorni poi torna e dopo un po' sta a casa ancora entro tre giorni (che da noi sono pagati dalla ditta) così non comunica niente all'inps e nessuno le manda controlli...
A lei che posso dire? Se presenta il certificato medico cosa posso contestare?
Chi collabora con la nostra cooperativa ormai ha capito com'è lei ma abbiamo tutti le mani legate (almeno finchè rimane questo presidente)
Lei se ne approfitta Es. quando è stata a casa in maternità (poi ha fatto anche intervento ernia) è stata a csasa da fine maggio 2006 e poi è rientrata a settembre 2007 (malattia+ maternità+ ferie e permessi).
In più da quando è rientrata dalla maternità per un motivo o per l'altro sta a casa giugno luglio e agosto...
Fossimo in tanti in ufficio e invece tocca tutto a me....e anche per le ferie estive in presidente consente di stare a casa anche a me ma non per più di una settimana perchè devo proprio chiudere l'ufficio...

[Jekko]

L'unica cosa che mi può venire in mente (ma è un cavillo cavilloso) sarebbe la seguente:

se sei una dipendente, da CCNL in funzione del tuo livello hai una qualifica e determinate mansioni. Se loro ti fanno svolgere mansioni di livello diverso dal tuo o che richiedono una qualifica diversa potresti rifiutarti di eseguirle in quanto non rientrano nel tuo mansionario.

Però per intraprendere questa strada:
1) Sappi che vai a litigare con i tuoi superiori e questo in genere è l'inizio del licenziamento/dimissioni o che ti obblighino a dimetterti rendendoti impossibile la vita

2) Informati da un sindacato perchè non sono assolutamente sicuro che le cose stiano così come ti ho detto

[P S Y C H O]

Specifico che siamo entrambe assunte con il contratto del commercio io part.time a 36 ore lei part-time 40 ore.
E' nell'ambito delle 36 ore che faccio anche il suo lavoro quando non c'è (consigli di amministrazione a parte) che però non sono pagati...
La mia collega non ha parenti disabili. Ha un figlio che compie 4 anni a luglio ma è sanissimo.
Il fatto è che la furbetta durante l'anno fa malattie entro 3 giorni poi torna e dopo un po' sta a casa ancora entro tre giorni (che da noi sono pagati dalla ditta) così non comunica niente all'inps e nessuno le manda controlli...
A lei che posso dire? Se presenta il certificato medico cosa posso contestare?
Chi collabora con la nostra cooperativa ormai ha capito com'è lei ma abbiamo tutti le mani legate (almeno finchè rimane questo presidente)
Lei se ne approfitta Es. quando è stata a casa in maternità (poi ha fatto anche intervento ernia) è stata a csasa da fine maggio 2006 e poi è rientrata a settembre 2007 (malattia+ maternità+ ferie e permessi).
In più da quando è rientrata dalla maternità per un motivo o per l'altro sta a casa giugno luglio e agosto...
Fossimo in tanti in ufficio e invece tocca tutto a me....e anche per le ferie estive in presidente consente di stare a casa anche a me ma non per più di una settimana perchè devo proprio chiudere l'ufficio...

Non è significativo chi paga le malattie, se l'azienda o l'inps; quello che correttamente intendeva eurasia è che esiste un tetto malattie oltre il quale si ha la riduzione di stipendio e un altro che prevede il licenziamento, fatte salve alcune malattie particolari che necessitano di cure lunghe (es. un tumore).

Io mi associo a quanto afferma Wu Ming, non è affar tuo sindacare sulle altrui condizioni di salute.
Tu hai un interlocutore, il tuo datore di lavoro e una tua condizione di lavoro della quale discutere: non capisco perché tu voglia fare la guerra alla tua collega anziché regolare i tuoi rapporti di lavoro con il datore.

[asietta81]

Non è significativo chi paga le malattie, se l'azienda o l'inps; quello che correttamente intendeva eurasia è che esiste un tetto malattie oltre il quale si ha la riduzione di stipendio e un altro che prevede il licenziamento, fatte salve alcune malattie particolari che necessitano di cure lunghe (es. un tumore).

Io mi associo a quanto afferma Wu Ming, non è affar tuo sindacare sulle altrui condizioni di salute.
Tu hai un interlocutore, il tuo datore di lavoro e una tua condizione di lavoro della quale discutere: non capisco perché tu voglia fare la guerra alla tua collega anziché regolare i tuoi rapporti di lavoro con il datore.

E' inutile parlare con il datore di lavoro perchè se ne frega altamente e voglio fare "la guerra" alla mia collega perchè son stufa di fare anche il suo lavoro perchè lei non c'è mai (in partica gestisco da sola tutto l'ufficio).
L'unica cosa da fare forse è mettermi in malattia anche io così da chiudere completamente l'ufficio (anche se penso che il mio medico non me lo farà fare)

Es. nel 2009 ha fatto 57 giorni di malattia..però quello che mi fa incavolare è che se ne approfitta anche quando non ne ha bisogno...esempio nel giugno 2009 si è fatta 29 gg di malattia per una cosa che tanta gente dop una settimana rientra al lavoro però se il medico le ha dato quei giorni ok..però lei alla fine di questa malattia non è rientrata ha aggiunto 13 gg astensione facoltativa maternità e 21 gg di ferie. Alla fine da giugno è tornata a settembre (doveva portare al mare il bimbo) e quando è tornata a settembre ha lavorato 3 gg poi ha fatto 1 gg di malattia poi ha lavorato 6 gg e ha fatto 2 gg di malattia...

E' questo che mi sa di presa per i fondelli....

Altro esempio lo scorso anno è stata a casa 3 giorni perchè aveva la febbre. Il 3° giorno era un venerdì. La sera vado a fare l'ape con una mia amica in un bar chè è all'interno di un supermercato e chi ci trovo? la mia colega con marito e figlio al seguito che se la passeggiavano tranquillamente in galleria...c'è rimasta un po' quando mi ha incontrata perchè non se l'aspettava..

[P S Y C H O]

Continuo a non condividere e a non capirti.
57 gg di malattia in un anno non sono pochi, ma in realtà sono un giorno a settimana, ce ne sono poi altri quattro... se poi conti che ha avuto un mese continuativo di assenza, per il resto dell'anno s'è assentata un giorno ogni due settimane.
Non puoi contestarle le assenze (non retribuite) di maternità facoltativa, e il terzo di tre giorni di malattia è ovvio che sia ormai in grado di uscire per andare a fare la spesa, altrimenti la malattia sarebbe durata ancora...

Ammalati anche tu se sei convinta che sia così vantaggioso...

[asietta81]

Continuo a non condividere e a non capirti.
57 gg di malattia in un anno non sono pochi, ma in realtà sono un giorno a settimana, ce ne sono poi altri quattro... se poi conti che ha avuto un mese continuativo di assenza, per il resto dell'anno s'è assentata un giorno ogni due settimane.
Non puoi contestarle le assenze (non retribuite) di maternità facoltativa, e il terzo di tre giorni di malattia è ovvio che sia ormai in grado di uscire per andare a fare la spesa, altrimenti la malattia sarebbe durata ancora...

Ammalati anche tu se sei convinta che sia così vantaggioso...

Penso che prenderò in considerazione la cosa...

[Wittmann]

Continuo a non condividere e a non capirti.
57 gg di malattia in un anno non sono pochi, ma in realtà sono un giorno a settimana, ce ne sono poi altri quattro... se poi conti che ha avuto un mese continuativo di assenza, per il resto dell'anno s'è assentata un giorno ogni due settimane.
Non puoi contestarle le assenze (non retribuite) di maternità facoltativa, e il terzo di tre giorni di malattia è ovvio che sia ormai in grado di uscire per andare a fare la spesa, altrimenti la malattia sarebbe durata ancora...

Ammalati anche tu se sei convinta che sia così vantaggioso...

Dai non fare l'avvocato del diavolo...57 giorni di malattia sono una enormità, soprattutto viste e considerate le modalità e le scelte tattiche (ponti, venerdi, prolungamento vacanze, durata intelligente delle malattia onde evitare controlli, ecc.).
Poi la vedrei diversamente: 57 giorni...considerando che i gg lavorativi sono circa una ventina al mese, sono quasi 3 MESI di assenza totale dal lavoro, ferie escluse...'sti caxxi.
Che vada a lourdes a farsi benedire questa povera donna, avanti così e prima o poi ci rimane secca di sicuro.

PS:io lavoro dalla fine 2004, ho fatto complessivamente 1,5 giorni di malattia (3 mezze giornate..Andando per i 6 anni di lavoro, se non mi ammalo fino a fine anno, fà una media di mezza giornata di assenza ogni 2 anni..)

[mformatteo]

a me in tutta sta situazione sfugge davvero la figura del tuo datore di lavoro

voglio dire.. ha palesemente una dipendente che se ne approfitta e si fa i ponti d'oro con la scusa delle malattie (e se non è così, mi spiace davvero per lei, perchè tutte le feste comandate e ponti se le fa con la febbre o peggio, poraccia.. )..

e non dice nulla? o è scemo, o non saprei che c'ha da guadagnare a pagare una dipendente che non lavora

prendi nota di tutte le assenze che si fa e di tutte le strane coincidenze..prendi nota del motivo alla base delle assenze dal lavoro e prendi nota (se noti qualcosa di sospetto) di quanti giorni di malattia si prende per le varie cause (ad esempio, se se ne sta un mese a casa per un raffreddore..esempio stupido eh, ma per rendere l'idea)..

una volta che hai elementi sufficienti vai dal tuo capo e fagli notare la cosa..