Franceschini: «I redditi più alti
corrano in aiuto di quelli più bassi»
Il segretario del Pd: «Un contributo straordinario dai redditi superiori ai 120 mila euro». Bossi approva
Dario Franceschini (Imagoeconomica) ROMA - Di fronte alla crisi e alle famiglie in difficoltà serve «un contributo straordinario» per il 2009 di due punti sui redditi superiori ai 120 mila euro, cioè come quelli dei parlamentari, per finanziare 500 milioni da destinare al contrasto della povertà estrema. È questa la proposta del Pd annunciata dal segretario Dario Franceschini al termine di un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle povertà. Franceschini ha detto che la proposta si tradurrà in un'iniziativa parlamentare. «Berlusconi - spiega - non è ottimista. Finge di esserlo e non penso che questo sia onesto né corretto».
BOSSI APPROVA - Umberto Bossi apprezza la proposta di Franceschini. «Può anche andare bene», ha detto ai cronisti al termine della riunione delle commissioni sul federalismo fiscale. «In un momento di crisi - spiega il leader della Lega - chi ha di più è giusto che contribuisca».
CENTRODESTRA - Ha invece chiuso la porta alla proposta di Franceschini il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. «Il Pd chi? - ha riposto ironico Brunetta ai giornalisti - Non conosco nessun Pd». Contrario anche il vice presidente dei deputati del Pdl, Maurizio Lupi: «È una proposta assurda e demogogica simile a quelle di Rifondazione comunista. Non è che i ricchi debbano piangere siccome piangono i poveri». A chi gli chiedeva di Bossi, Lupi ha risposto: «La pensa in un modo e io in un altro, non è un problema. Ci mancherebbe altro che dovessimo pensarla tutti allo stesso modo».
EPIFANI D'ACCORDO - La proposta di Franceschini trova l'appoggio del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. «È una proposta giusta e convince la modalità di finanziamento. C'è bisogno di aumentare le risorse verso le fasce sociali più svantaggiate», ha detto il leader sindacale, sottolineando che «il governo non può pensare di risolvere con la social card i problemi dei poveri e delle aree di emarginazione sociale che sono in aumento». Epifani ha anche chiesto al governo di raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane: «Ci sono aziende che stanno passando alla cassa integrazione straordinaria, che è uno strumento per mandare via la gente dal posto di lavoro. C'è una situazione di assoluta emergenza. In Lombardia e Piemonte non ci sono più i soldi per la cassa integrazione in deroga e i tre quarti del Paese, di fronte alle richieste di cassa integrazione straordinaria, non hanno i soldi per pagare nulla».