Lei non appartiene alla cultura,
non la trovi sotto una bandiera.
Lei non ha bisogno affatto di protettori,
lei non può restare dentro, il suo posto è fuori!
Non l'avranno i figli del benessere,
lei rimane ciò che deve essere.
Non l'avranno gli avvocati nè i faccendieri,
tantomeno i poliziotti o i carcerieri.
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri!
Lei ha mille facce o solo una,
più è lontana e più ti sta vicina.
Lei ha centomila anni, è nuova,
han cercato di ammazzarla ma lei è viva.
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri!
Molti ne reclamano partenità,
ma lei non appartiene neanche a chi la fa.
Non l'avranno i venditori di dischi,
o i pagliacci camuffati da grandi artisti,
non l'avranno i criminali distinti,
lei non è dei vincitori, lei è dei vinti.
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri,
la musica è dei poveri, la musica è dei poveri!