Josè e Diego come due vecchi amici. La foto (dal sito ufficiale dell'Inter) dell'incontro tra Mourinho e Maradona testimonia il clima di grande cordialità che si respirava questo pomeriggio alla Pinetina.
APPUNTAMENTO ALLO STADIO - Il c.t. dell'Argentina, accompagnato da tre collaboratori, ha parlato a lungo con l'allenatore nerazzurro e il suo staff tecnico. A un certo punto, come due capi di Stato, lo scambio dei doni: il portoghese ha regalato al Pibe de oro una felpa personalizzata e ha chiesto in cambio un autografo per il figlio. I due si rivedranno stasera al termine di Inter-Genoa, gara degli ottavi di finale della Coppa Italia che il responsabile della Seleccion seguirà dalla tribuna dello stadio Meazza.
JOSE' IL MIGLIORE - Prima di lasciare Appiano Gentile Maradona ha rilasciato un'intervista a Inter Channel: "Prima di tutto ringrazio Massimo Moratti, che in Italia è senza dubbio il mio presidente. È un uomo squisito e ha portato in alto l'Inter. Poi quest'estate ha ingaggiato Mourinho, l'allenatore che avrei preso senza dubbio se fossi stato il presidente di qualche società. È stato il miglior acquisto possibile, l'ho anche detto a Moratti quando ne ho avuto l'occasione. Josè ha tutto: sa parlare ai giocatori, alla stampa, allo spogliatoio. Per me è il migliore".
INTERISTA - Il feeling con Massimo Moratti è profondo, al punto che Diego dichiara: "Con tutto il rispetto che ho per i tifosi napoletani, che sono sempre e resteranno per sempre nel mio cuore, credo che con Moratti presidente sarei stato un giocatore dell'Inter". Meglio la vita da calciatore o quella del c.t.? "Per me allenare non è un problema. Nessuno può dimenticare quella che è stata la mia storia, nessuno può cancellarla. Però ho una grandissima squadra: i calciatori giocano tutti bene, quindi bisogna lavorare sulla testa. E credo di essere in grado di mettere la testa di ogni giocatore a posto perché facciano bene per l'Argentina".
MESSI - In Argentina si cerca sempre e ancora il nuovo Maradona. Ora tutti dicono che è Lionel Messi. "Magari... Vorrei che Leo diventasse ancora più forte di me: ne guadagneremmo tutti. Il calcio argentino, la Nazionale e quindi anch'io in qualità di commissario tecnico. Per questo mi piacerebbe non he Messi diventasse il nuovo Maradona, ma che fosse ancora meglio di Maradona".


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