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Kawasaki: addio MotoGp. Melandri a piedi
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Decisione improvvisa della Casa di Akashi: a casa anche Hopkins
TORINO, 30 dicembre - Altro che monogomma sì o no: qui si sgonfiano una dietro l’altra. Già, la MotoGP trema. Trema per paura che si inneschi il diabolico effetto domi*no. Ma andiamo per ordi*ne, con la notizia che pro*prio in extremis ha tutte le carte in regola per di*ventare la regina del 2008: la
Kawasaki si riti*ra. Sì, avete letto bene e nel dubbio che non abbia*te compreso lo riscrivia*mo una seconda volta: la Kawasaki si ritira.
MACIO E JOHN - Riman*gono così a spasso Marco
Melandri e John Hopkins. Nel prossimo campionato due piloti in meno, un italiano e un americano e una Casa in meno al punto da far scendere il numero delle aziende in pista ad appe*na quattro: Honda, Ya*maha, Suzuki e Ducati. Sul perché della decisione della Kawasaki al mo*mento solo speculazioni anche perché la Casa di Akashi non ha ancora co*municato ufficialmente la decisione. Probabile che alla base di questa clamo*rosa presa di posizione da parte del top manage*ment nipponico siano due le colonne portanti del ra*gionamento: la grande crisi economica e finan*ziaria che ha colpito il mondo industrializzato e in particolar modo il Giappone e gli scarsi risultati ottenuti in tutti questi ultimi anni dalle verdone, spesso arrivate negli ultimi posti della gran parte dei GP a cui hanno preso parte. Anco*ra presto per cercare di capire cosa succederà a Melandri e Hopkins. Ve*rosimilmente potrebbero essere corteggiati dalla Superbike che tra l’altro, proprio nel 2009, regi*strerà l’ingresso di altre due Case quali l’Aprilia e la Bmw.
povero melandri..
(spostate in spooooort
)