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scudetto meritato?

  1. #81
    Matrix89
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da BloodyMaster Visualizza il messaggio
    chissà come mai quello che vi riguarda sono soltanto parole... siete proprio ridicoli e basta....

    Sono veramente fiero di non tifare per l'inter!!!!!!!

    e noi siamo veramente fieri di non avere un tifoso come te...al solo pensiero mi viene da vomitare!!


  2. #82
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
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    chissà come mai quello che vi riguarda sono soltanto parole... siete proprio ridicoli e basta....

    Sono veramente fiero di non tifare per l'inter!!!!!!
    pensa te quoto uno juventino

  3. #83
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Quote Originariamente inviata da BloodyMaster Visualizza il messaggio
    chissà come mai quello che vi riguarda sono soltanto parole... siete proprio ridicoli e basta....

    Sono veramente fiero di non tifare per l'inter!!!!!!!
    Quote Originariamente inviata da fefo Visualizza il messaggio
    pensa te quoto uno juventino
    Un "telefonista" e uno che regalava orologi agli arbitri.....minchia che bella coppia di giudici

  4. #84
    FdT-dipendente
    37 anni da Cremona
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    Quote Originariamente inviata da fernando_alonso Visualizza il messaggio
    Immeritato,con la moviola in campo l inter non sarebbe riuscita a vincere lo scudetto

  5. #85
    Sempre più FdT
    31 anni da Siena
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    Quote Originariamente inviata da BloodyMaster Visualizza il messaggio
    chissà come mai quello che vi riguarda sono soltanto parole... siete proprio ridicoli e basta....

    Sono veramente fiero di non tifare per l'inter!!!!!!!
    infatti!

    vabbè che il Milan, la Juve e compagnia bella hanno sbagliato... e hanno anche pagato; ma il fatto che l'Inter abbia fatto certe rubate e sia rimasto impunito credo che non vada giù a un monte di gente

  6. #86
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Un "telefonista" e uno che regalava orologi agli arbitri.....minchia che bella coppia di giudici
    ah e quello che invece fa tutto quello che è stato elencato prima non fa parte di questa "bella gente" che stai dicendo te? ma per favore, va

  7. #87
    xBLooDyMaStEr87
    Ospite

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    Forse si dimenticano i bilanci falsati e i passaporti falsi, nonchè le plusvalenze gonfiate ultime intercettazioni..... mi fanno veramente schifo e basta!!!!!

    Sto maledetto aereo cadrà un giorno.....

  8. #88
    Sempre più FdT
    31 anni da Siena
    Iscrizione: 22/12/2007
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    Guardate cosa ho trovato;

    un bell' elenco di tutte le ladrate nerazzurre! alcune nemmeno le sapevo...

    1910 (SPAREGGIO TRUCCATO)
    Nel 1910 successe che la Federazione (casualmente...) scelse, in prima istanza, una data per la finale scudetto Pro Vercelli-Inter.
    Guarda caso in quella data tutta la squadra titolare della Pro Vercelli era già impegnata con la Nazionale Militare.
    La Pro Vercelli chiese quindi ovviamente lo spostamento della finale scudetto.
    La Federazione rispose che a loro andava bene se anche l'Inter avesse accettato.
    L'Inter, scandalosamente, RISPOSE DI NO e la Federazione non esitò a mantenere la data stabilita, del tutto inadeguata.
    La Pro Vercelli, giustamente indignata per questo gesto vergognoso, mandò in campo la 4a squadra (i bambini di 11 anni!!!!).
    L'Inter vinse la partita 10-3 (riuscendo però a prendere 3 gol dai bambini!!) e vinse in questo modo il suo primo scudetto.
    Tra il primo e l'ultimo cambiano i metodi, non cambiano le furbate.

    1922 (SALVEZZA A TAVOLINO)
    Nel 1922 l'Inter arriva ultima, meno punti di tutti, meno gol fatti e più gol subiti.
    A fine campionato si decide che invece di far salire le squadre che ne hanno diritto bisogna fare i play-out.
    Non basta.
    All'Inter viene data come avversario l'Alta Italia, squadra però già fallita da settimane, per cui vince gli scontri diretti a tavolino!

    1961 SCARSA SPORTIVITA’
    Nel 1961 l’Inter protesta perchè la partita Juve-Inter viene fatta ripetere anzichè essere assegnata all’Inter a tavolino per sfondamento delle recinzioni del pubblico che stava troppo stretto e si era portato a bordo campo.
    Quando viene disputato il recupero della partita (ultima di quel campionato) l’Inter aveva già perso lo scudetto in quanto era a 3 punti dalla Juve capolista (una vittoria valeva 2 punti).
    Allora molto sportivamente e con il solito seguito di lacrime manda in campo la squadra primavera e perde 9-1!

    1960-1968 INIZIAMO CON IL PERIODO "HERRERA- MORATTI SENIOR"
    Al tempo delle dichiarazioni di Ferruccio Mazzola Facchetti non era ancora morto.

    PILLOLE NEL CAFFE'
    Che Herrera dava ai giocatori.
    Molti dei quali sono morti.
    Un ex, Ferruccio Mazzola, racconta il doping della Grande Inter.
    E chiama in aula tutti i campioni di allora.

    Sono campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano quelli che passeranno, uno dopo l'altro, in un'aula del tribunale di Roma a parlare di doping. Come Giacinto Facchetti, splendido terzino sinistro e oggi presidente dell'Inter; o come Sandro Mazzola, Mariolino Corso, Luis Suarez. E ancora: Tarcisio Burnich, Gianfranco Bedin, Angelo Domenghini, Aristide Guarneri. Tutti chiamati a testimoniare da un loro compagno di squadra di allora, Ferruccio Mazzola, fratello minore di Sandro, che vuole sentire dalla loro voce - e sotto giuramento - la verità su quella Grande Inter che negli anni '60 vinse in Italia e nel mondo. "Non l'ho cercato io, questo processo: mi ci hanno tirato dentro. Ma adesso deve venire fuori tutto", dice Ferruccio.

    A che cosa si riferisce, Mazzola?

    "Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè.
    Da quel giorno 'il caffè' di Herrera divenne una prassi all'Inter".

    Cosa c'era in quelle pasticche?
    "Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...".

    Suo fratello?
    "Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...".

    A chi si riferisce?
    "Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato.
    Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C.
    Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione...".

    A parte Picchi e forse Tagnin, gli altri sono nomi meno noti rispetto ai grandi campioni.
    "Perché le riserve ne prendevano di più, di quelle pasticchette bianche. Gliel'ho detto, noi panchinari facevamo da cavie. Ne ho parlato per la prima volta qualche mese fa nella mia autobiografia ('Il terzo incomodo', scritto con Fabrizio Càlzia, Bradipolibri 2004, ndr), che ha portato al processo di Roma".

    Perché?
    "Perché dopo la pubblicazione di quel libro mi è arrivata la querela per diffamazione firmata da Facchetti, nella sua qualità di presidente dell'Inter. Vogliono andare davanti al giudice? Benissimo: il 19 novembre ci sarà la seconda udienza e chiederemo che tutti i giocatori della squadra di allora, intendo dire quelli che sono ancora vivi, vengano in tribunale a testimoniare. Voglio vedere se sotto giuramento avranno il coraggio di non dire la verità".

    Ma lei di Facchetti non era amico?
    "Sì, ma lasciamo perdere Facchetti, non voglio dire niente su di lui. Sarebbero cose troppo pesanti".

    Pensa che dal dibattimento uscirà un'immagine diversa dell'Inter vincente di quegli anni?
    "Non lo so, non mi interessa. Se avessi voluto davvero fare del male all'Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere...".

    Ma era solo nell'Inter che ci si dopava in quegli anni?
    "Certo che no. Io sono stato anche nella Fiorentina e nella Lazio, quindi posso parlare direttamente anche di quelle esperienze. A Firenze, il sabato mattina, passavano o il massaggiatore o il medico sociale e ci facevano fare delle flebo, le stesse di cui parlava Bruno Beatrice a sua moglie. Io ero in camera con Giancarlo De Sisti e le prendevamo insieme. Non che fossero obbligatorie, ma chi non le prendeva poi difficilmente giocava. Di quella squadra, ormai si sa, oltre a Bruno Beatrice sono morti Ugo Ferrante (arresto cardiaco nel 2003) e Nello Saltutti (carcinoma nel 2004). Altri hanno avuto malattie gravissime, come Mimmo Caso, Massimo Mattolini, lo stesso De Sisti...".

    De Sisti smentisce di essersi dopato.
    "'Picchio' in televisione dice una cosa, quando siamo fuori insieme a fumare una sigaretta ne dice un'altra...".

    E alla Lazio?
    "Lì ci davano il Villescon, un farmaco che non faceva sentire la fatica. Arrivava direttamente dalla farmacia. Roba che ti faceva andare come un treno".

    Altre squadre?
    "Quando Herrera passò alla Roma, portò gli stessi metodi che aveva usato all'Inter. Di che cosa pensa che sia morto il centravanti giallorosso Giuliano Taccola, a 26 anni, durante una trasferta a Cagliari, nel 1969?".

    Ma secondo lei perché ancora adesso nessuno parlerebbe? Ormai sono - siete - tutti uomini di sessant'anni...
    "Quelli che stanno ancora nel calcio non vogliono esporsi, hanno paura di rimanere tagliati fuori dal giro. Sono tutti legati a un sistema, non vogliono perdere i loro privilegi, andare in tv, e così via. Prenda mio fratello: è stato trattato malissimo dall'Inter, l'hanno cacciato via in una maniera orrenda e gli hanno perfino tolto la tessera onoraria per entrare a San Siro, ma lui ha lo stesso paura di inimicarsi i dirigenti nerazzurri e ne parla sempre benissimo in tv. Mariolino Corso, uno che pure ha avuto gravi problemi cardiaci proprio per quelle pasticchette, va in giro a dire che non mi conosce nemmeno. Anche Angelillo, che è stato malissimo al cuore, non vuole dire niente: sa, lui lavora ancora come osservatore per l'Inter. A parlare di quegli anni sono solo i parenti di chi se n'è andato, come Gabriella Beatrice o Alessio Saltutti, il figlio di Nello. È con loro che, grazie all'avvocato della signora Beatrice, Odo Lombardo, ora sta nascendo un'associazione di vittime del doping nel calcio".

    Certo, se un grande campione come suo fratello fosse dalla vostra parte, la vostra battaglia avrebbe un testimonial straordinario...
    "Per dirla chiaramente, Sandro non ha le palle per fare una cosa così".
    E oggi secondo lei il doping c'è ancora?
    "Sì, soprattutto nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini...".

    I ragazzini?
    "Ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto".


    SEMPRE PERIODO “HERRERA-MORATTI SENIOR”

    Rino Tommasi racconta:
    ".... Chi ha buona memoria oppure una certa età ricorderà che negli anni sessanta l'Inter di Herrera rimase 99 PARTITE SENZA VEDERSI ASSEGNARE UN RIGORE CONTRO. Quella serie fu interrotta il 19 marzo 1967 all' Olimpico da Concetto Lo Bello che assegnò alla Roma un rigore che però il tedesco Jurgen Schultz sbagliò colpendo la traversa...
    ...Sempre nella stessa partita un episodio che mi era sfuggito dalla tribuna ma che lo stesso Lo Bello mi ha raccontato in una cena molti anni dopo. Ad un certo punto Armando Picchi colpì con un pugno Schultz. Lo Bello non se ne accorse ma il segnalinee attirò la sua attenzione. Lo Bello corse da lui e tornando al centro dell'area disse. "Armandino, mi sa che te ne devi "andare". D'accordo, gli rispose il giocatore, però s'esce in due". Fuori tutt'e due, Picchi e l'incolpevole tedesco. Questi era Concetto Lo Bello."

    ANCORA PERIODO “HERRERA-MORATTI SENIOR”

    La truffa al Bologna
    Da un'intervista a Bulgarelli.
    Bulgarelli, sono passati più di quarant’anni ma sembra che nel mondo del calcio non sia cambiato niente. Che cosa ricorda di quei giorni del 1964?

    “Alla vigilia dell’incontro di San Siro contro il Milan Fulvio Bernardini, il nostro allenatore, ci disse che se avessimo vinto sarebbe successo qualcosa di grave. Noi non capimmo a che cosa si riferisse e scoppiammo a ridere. Vincemmo 2-1, ma pochi giorni dopo Pavinato, Fogli, Tumburus, Perani e Pascutti furono trovati positivi al controllo antidoping relativo alla partita contro il Torino, che battemmo per 4-1. Una cosa ridicola, eravamo puliti, e le controanalisi lo dimostrarono. In tutti i campi d’Italia, però, ci chiamavano drogati. Se avessimo davvero assunto sostanze proibite, avremmo rischiato pesanti conseguenze dal punto di vista fisico”.

    Poi le manifestazioni di piazza in vostro favore, la riabilitazione e lo spareggio contro l’Inter. Quanto contribuì la reazione della città in vostro favore?

    “L’affetto della gente fu straordinario e ci diede una grande forza d’animo per andare avanti. L’atmosfera del giorno dello spareggio fu unica: non c’era la diretta televisiva, molti bolognesi si ritrovarono sui colli e la città era avvolta da uno strano silenzio. La paura era destinata a passare: vincemmo, e portammo a casa un meritatissimo scudetto. Fu molto importante anche l’appoggio della stampa (Il Resto del Carlino e Stadio, all’epoca stampato proprio a Bologna, si mobilitarono per una campagna in favore dei giocatori rossoblù, ndr): senza l’apporto di tanti bravi giornalisti forse il nostro caso non avrebbe avuto la stessa risonanza”.

    ENNESIMAMENTE PERIODO “HERRERA-MORATTI SENIOR”

    Nel campionato 1960/61, l'Inter stabilisce il record di avere 2 rigori a favore (entrambi ovviamente regalati) nel giro di due minuti. Si tratta dell'incontro Fiorentina-Inter. I viola sono in vantaggio per 1-0,
    quando l'arbitro Concetto Lo Bello, servo di Angelo Moratti, si inventa un rigore per l'Inter, che viene sbagliato. Comprensibilmente infastidito per il furto subito, un giocatore viola, a gioco fermo (!!!) ironizza con Lo Bello, e in un momento di pausa del gioco dà una tiratina di maglia ironica a un interista dicendo
    a Lo Bello: "Ma se era rigore quello, allora è rigore anche questo!!", e Lo Bello risponde: "Esatto, è rigore!!" e regala il secondo rigore (stavolta realizzato) all'Inter, neanche due minuti dopo il primo, scatenando la ovvia furia del Comunale di Firenze. La partita finisce 1-1 e Lo Bello deve lasciare lo stadio scortato dalla polizia.

    1966 ANGELO MORATTI IMBROGLIONE
    (tratto dal Times del 02/09/2006 – di Emilio Marrese da Repubblica.it)

    Angelo Moratti era un imbroglione e l'unica cosa buona che si possa dire di suo figlio Massimo è che s'è messo alle spalle le malefatte del padre. Questo è quanto incredibilmente sostenuto sabato dal londinese Times che ha ripreso - nella rubrica di Brian Glanville titolata sulla "storia gloriosa ma macchiata" dell'Inter - la confessione dell'arbitro ungherese Gyorgi Vadas su un tentativo di corruzione da parte di Moratti senior prima della semifinale di Coppa Campioni col Real Madrid del 20 aprile '66: denaro, orologi d'oro ed elettrodomestici in cambio di rigori.
    Il quotidiano scrive che "le vittorie dell'Inter degli anni '60 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Holti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi", definito "serpentine".
    L'Inter, si sostiene, fece offerte per tre anni consecutivi agli arbitri delle semifinali e le prime due volte, nel '64 e '65, la cosa funzionò, ai danni di Borussia e Liverpool.
    La terza no, perché Vadas (le cui rivelazioni furono pubblicate nel libro di un giornalista ungherese), rifiutò una somma con cui avrebbe potuto comprarsi 5 Mercedes: 10 per un rigore all'ultimo minuto, addirittura 25 per un rigore ai supplementari.
    Il giorno della partita Vadas fu ospite di Moratti nella sua villa e ricevette un orologio d'oro.
    Moratti promise anche televisori ed elettrodomestici.
    Ma Vadas non aiutò i nerazzurri a rimontare lo 0-1 dell'andata, la gara finì 1-1 e fu la sua ultima apparizione internazionale.
    L'articolista del Times si chiede infine il perché di questo strano debole degli italiani per i "condottieri" alla Moratti. Una bella palata di fango su vivi e morti.

    1971-72 LA LATTINA DEL BORUSSIA

    Nel 1971 l’Inter ruba una qualificazione in Coppa Campioni grazie alla famosa finta lattina di Moenchengladbach.
    L'Inter, sconfitta sul campo 7-1, consegnò una lattina tirata fuori dal nulla all'arbitro e disse che aveva colpito Boninsegna.
    In sede di giudizio, il potere politico dell'Inter, nettamente superiore a quello del provinciale Borussia Moenchengladbach, spinse i parrucconi Uefa a disporre l'incredibile ripetizione dell'incontro.
    Anni più tardi gli stessi interisti protagonisti della vicenda ammisero di aver truccato le carte.

    1983 LA PARTITA TRUCCATA
    Nel 1983 Bagni dichiarò che la partita Genoa-Inter 2-3 era stata truccata (denuncia insabbiata)

    1991 LA COPPA COMPRATA
    Tratto da "Indagine sul calcio" di O.Beha e A. De Caro

    L’8 maggio del 1991 a San Siro si gioca l’andata della finale della coppa Uefa Inter-Roma. Partita strana: normale per tutto il primo tempo, in bianco; nel secondo l’arbitro russo con il cognome da medicinale, SPIRIN, decide di animare la partita e dà un rigore all’apparenza inventato che Matthaus realizza. Finirà due a zero.
    Negli spogliatoi il tecnico della Roma, Bianchi, e alcuni giocatori, a partire da Giannini, contestano la giustezza del rigore. Ma appunto, succede.
    Succede anche, però, che ormai 15 anni dopo, il figlio di Viola, Ettore, allora punto di riferimento per il club ad interim presieduto da sua madre, ci racconti una storia veramente interessante.
    «La finale con l’Inter? L’ho persa io. Mi proposero di comprare l’arbitro. Fu una mediatrice russa che lavorava in Italia e frequentava anche l’ambiente del calcio ad avvicinarmi per dirmi che Spirin era accomodabile: con 150.000 dollari si vinceva la partita. Io dissi no per due ragioni. La prima era legata all’illecito ovviamente, la seconda è che la Roma era già di fatto passata di mano. Avevamo concluso il passaggio di proprietà a Ciarrapico e francamente di rischiare io per regalare a lui la gioia di una coppa proprio non mi andava… Quello che non potevo immaginare e che invece poi mi è apparso chiaro è che qualcun altro accettò la proposta della mediatrice… Alla fine della partita ero nervosissimo. La squadra aveva giocato bene ma era stata punita da decisioni molto discutibili. Negli spogliatoi del Meazza incrociai proprio la mediatrice, bastò uno sguardo. Lei mi vide allargò leggermente spalle e braccia senza dire una parola. Un modo come un altro per farmi capire che qualcun altro aveva detto sì… e questo era il risultato.
    Hai visto, potevi farlo tu… lessi nel suo sguardo. E così la Roma perse quella Coppa Uefa»

    Ps: nei sedicesimi di finale di quell’anno l’Inter aveva perso con l’Aston Villa la partita di andata per 0-2. Nel ritorno di San Siro riuscì clamorosamente a ribaltare il risultato vincendo 3-0. Sapete chi era l’arbitro di quell’incontro: un certo SPIRIN.
    PS
    Coppa Uefa 1992/93 Torino - IK Norkkoping 3-0, arbitro SPIRIN, c'erano e ci sono molte chiacchere in giro, alcune da autorevoli personaggi del panorama calcistico, che parlano di una proposta di mediazione da parte della FC Internazionale tra l'abitro Spirin e la Torino Calcio (ormai l’Inter e Spirin erano diventati una cosa sola).

    2000 GLI ELETTROSTIMOLATORI NERAZZURRI

    E’ l’anno dei “famosi” Rolex giallorossi regalati da Sensi agli arbitri. Platealmente scoperti questi sono costretti a restituire il gentile cadeau. Ma un arbitro più solerte degli altri restituisce anche un elettrostimolatore regalato dalla dirigenza interista, dichiarando di averlo ricevuto insieme a molti altri arbitri professionisti.

    2003 LO SPOGLIATOIO IN PILLOLE

    Georgatos, ex giocatore dell'Inter, ad aprile 2006, a proposito dei vecchi compagni dell’Inter, dichiara:
    "c'era chi prendeva pillole e si faceva iniezioni... gruppi di persone rifornivano i giocatori...ho capito cosa stava accadendo..."

    2005 ESTATE D’AFFARI

    Vendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio Inter in modo da consentirle di truccare i bilanci per 158 milioni di Euro;
    si ricorda che non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto fittizio); ma Guido Rossi (toh, guarda chi c'è, sempre questo ex dirigente nerazzurro che assegna gli scudetti!) della COVISOC riammette l'Inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75% del malloppo)

    2006 UN BEL SOSPETTO

    lo Spezia un anno fa apparteneva a Moratti; è stata venduta ad una società che appartiene ad una Fiduciaria parmense; nessuno conosce (chissà perché) il proprietario attuale di tale Fiduciaria parmense; se si tratta di Moratti o di un suo parente fino al quarto grado, è illecito (punibile con la revoca dello scudetto revocato ad altri e retrocessione)

    2006 LO SCUDETTO DELL’ONESTA’

    Stankovic, sconfitto sul campo per 2-1 dalla Juventus, chiude a chiave gli spogliatoi di San Siro per nascondere l'inverosimile agli occhi dell'arbitro e degli atterriti assistenti (Dejan, nunsepoffà..., perchè lo fa solo Moggi) SEQUESTRO DI PERSONA?



    Terminiamo con una LISTA DI ALTRI ILLECITI che ormai sono di dominio pubblico (le trovi facilmente su Internet), ma che, purtroppo, non scandalizza nessuno e nemmeno ha mai scandalizzato Verdelli, Palumbo e la Gazzetta:

    • Passaporto falso di Recoba per passare da comunitario e superare i limiti al numero degli extra

    • Patente di Recoba risultata rubata in un ufficio pubblico (ricettazione)

    • Kallon fermato per nandrolone (l’Inter dichiara che lo usava per i brufoli)

    • Intercettazioni Telecom (la più grande e legalmente riconosciuta associazione a delinquere mai messa in piedi in Italia: da Moratti e Tronchetti Provera e solo al telefono di Moggi - roba da matti)

    • Martins fermato dalla società stessa per ematocrito alto prima di Cagliari-Inter

    • Pagamento fideiussione fuori tempo 3 anni fa, ma poi, di nascosto, fatta risultare “regolare” tramite atto doloso
    (l’Inter sarebbe stata cancellata dal campionato ed oggi non esisterebbe più)

    • Peruzzi, il 5 maggio 2002, fa fare a Vieri il gol più finto della storia (il 4 maggio gli avevano telefonato dalla sede dell’Inter – per cosa?)
    1.
    • Inter da tre mesi sotto inchiesta dalla procura di Milano per plusvalenze, inchiesta ancora in corso

    • Inter nel 2001 sotto inchiesta dalla procura di Roma per plusvalenze, di questa non si hanno notizie

    • Mancini, il moralizzatore, che accetta (a Firenze) il patentino preso illecitamente grazie al sistema di cui parla male

    • Materazzi che, il 5 maggio 2002, chiede all'avversario in partita (la Lazio) di farli vincere (e dire che i laziali – a parte Poborsky - ci hanno pure provato...)

    • Il presidente della squadra moralizzatrice “Pirlatti” non prende mai un provvedimento contro i comportamenti, recidivi e da codice penale, del tesserato Materazzi, meglio conosciuto come “Macellazzi”

    • Incontri, mai negati, di Facchetti con Nucini – l’arbitro dichiara di essere molto amico di Facchetti e di aver pranzato spesso con lui, per questo i vertici AIA lo boicottavano (complimenti, proprio un arbitro super partes)

    • Nucini dichiara di aver raccolto, in un cd rom, tutti i comportamenti antiinteristi dei suoi colleghi (complimenti al novello Mata-Hari, ma non era un arbitro?)

    • Cene, mai negate, Facchetti-Bergamo a casa Bergamo, quando l’Inter andava a giocare in Toscana (addirittura, nella trasmissione di Mentana “Matrix”, Bergamo dichiara che Facchetti si fermava anche a dormire a casa sua)

    • Telefonate, innegabili, Facchetti-Pairetto

    • Telefonate, mai negate, Moratti-Fazi

    • Telefonate Inter-Bergamo, nella trasmissione di Antenna3 del 11/09/2006 Bergamo dichiara di aver ricevuto telefonate dai dirigenti di tutte le squadre di A e si stupisce di come risultino intercettate solo le telefonate di Moggi

    • Fidejussioni false firmate da Facchetti per la Reggina


    FRODI VINTAGE :

    • Carta di identità di Bernazzani falsificata (abbassata l'età) scoperta durante mondiale Fifa per giovanili

    • Carta d'identità falsata con nome e cognome di altra persona causa limite minimo di età superato del giovane giocatore Massimo Pellegrini


    Questi sono invece i famosi

    COMPORTAMENTI DA INTERISTI
    (vengono ad imitarli da ogni dove):
    Qui siamo nel “FAMOSO STILE INTER”

    QUESTA E’ VERA ETICA COMPORTAMENTALE


    • DECRETO SPALMADEBITI UTILIZZATO DA TUTTE LE SQUADRE (INTER IN PRIMIS) MENO CHE DALLA JUVENTUS (permette di pagare ratealmente senza interessi – le famose 2000 rate a interessi zero)

    • Dirigenti interisti, nell’estate 2006 dichiarano di AVER FATTO PEDINARE DE SANTIS DA UN INVESTIGATORE PRIVATO, cosa hanno trovato? Lo hanno trovato che annullava un gol regolare di Trezeguet nella finale della Supercoppa Italiana

    • CRISI EPILETTICHE DI RONALDO A PARIGI (ma erano stati quelli del Brasile a doparlo, gli interisti quelle cose mica le fanno)

    • AMICIZIE DI RONALDO E JULIO CESAR CON TUTTI GLI SPACCIATORI BRASILIANI (ma semplicemente ne stavano tentando il recupero sociale)

    • DICHIARAZIONI DI WOME SULLE SOSTANZE ASSUNTE IN CASA INTER (dopo ritrattate perchè sicuramente false – garantisce Bellicapelli Mancini)

    • MOTORINI GETTATI DAL 2° ANELLO DI SAN SIRO ( ma solo perchè al 1° anello facevano la raccolta differenziata ed avrebbero recuperato la materia prima). Ed ora pedalare che il motorino non ce l’abbiamo più.

    • FUMOGENI GETTATI SULLA TESTA DI DIDA (ma era solo per fargli un pò di festa, avevano già perso la partita in casa 2-0 e stavano perdendo anche quella in trasferta, quindi....)

    • INSULTI RAZZISTI AL POVERO ZORO (ma no che non erano razzisti, era solo per fargli capire quanto invidiassero il colore della sua pelle)

    • RANDELLATE DI MATERAZZI (diventato lo zimbello d’Europa per la sua idiozia tanto da essere squalificato per 2 giornate per “AVER DATO UNA PETTATA SULLA FRONTE DI ZIDANE”)

    • RANDELLATE DEI TIFOSI NERAZZURRI (Nazzareno Filippini è morto a seguito di calci e bastonate alla testa ricevuti dopo un Ascoli-Inter del 9/10/1988 ma gli ultrà interisti sono stati assolti per insufficienza di prove – erano in troppi a menare e non c’erano prigioni)

    • RANDELLATE DI UN TIFOSO NERAZZURRO CHE UCCIDE UN TIFOSO JUVENTINO IN UNA LITE PER CALCIOPOLI NELLA BASSA PADANA (inneggiava a Moggi)

    • BICCHIERATE DI UN TIFOSO NERAZZURRO SULLA TESTA DEL FIGLIO DI GALLIANI A PORTOFINO (motivate dal fatto che gli girassero le paraboliche)

    • MANCINI, nel 2005/2006, E’ L’ALLENATORE PUNITO CON PIU’ GIORNATE DI SQUALIFICA (ma il “grande moralizzatore” dice di non aver commesso il fatto - perseguitato?)

    • I GRANDI PUTTANIERI NERAZZURRI. Il giorno dopol’irruzione della polizia in un bordello milanese, dove vengono scoperti e messi a verbale i nomi di 6 giocatori nerazzurri, l'Inter emette un menzognero comunicato in cui nega il fatto; inchiodata da pubblici verbali l'allenatore due giorni dopo non può che ammettere che i sei puttanieri sono giocatori dell'Inter

    • I GRANDI CONSIGLIERI E LA LORO FEDINA PENALE: la squadra moralizzatrice si circonda di consiglieri che hanno patteggiato il carcere o sono stati agli arresti domiciliari (puliti dentro, belli fuori).

    • 800 MILIONI DI EURO SPESI DA MORATTI (IN 15 ANNI) PER NON VINCERE UN c**** (fatta eccezione per quanto vinto dal suo tesserato Guido Rossi – Commissario sub-morattiano super partes). Con tutti quei soldi avremmo salvato milioni di bambini dell’Africa centro occidentale

    • IL NUMERO DI GIOCATORI E ALLENATORI MESSI SOTTO CONTRATTO FINO ALL’ESTATE 2006 (non dimentichiamo che Moratti sarà un PIRLA ma i soldi che tira fuori poi vengono scalati da quelli che l’azienda di famiglia dovrà pagare al fisco italiano, e cioè siamo noi poveri sfigati che abbiamo pagato i sotto elencati 161 giocatori e i 9 allenatori)

    PORTIERI (14)

    Ballotta
    Bindi
    Carini
    Cordaz
    Ferron
    Fontana
    Frey
    Frezzolini
    Julio Cesar
    Mazzantini
    Orlandoni
    Pagliuca
    Peruzzi
    Toldo

    DIFENSORI (57)

    Adani
    Andreolli
    Angloma
    Bergomi
    Bia
    Blanc
    Brechet
    Burdisso
    Camara
    F.Cannavaro
    Centofanti
    Cirillo
    Coco
    Colonnese
    Conte M.
    Cordoba
    Domoraud
    Favalli
    Ferrari
    Festa
    Fresi
    Galante
    Gamarra
    Georgatos
    Gilberto
    Gresko
    Grosso
    Helveg
    Macellari
    Maicon
    Materazzi
    Maxwell
    Mezzano
    Mihajlovic
    Milanese
    Padalino
    Paganin A.
    Paganin M.
    Panucci
    Pasquale
    Pedroni
    Pistone
    Rivas
    Roberto Carlos
    Samuel
    Sartor
    Serena M.
    Silvestre
    Simic
    Sorondo
    Tarantino
    Tramezzani
    Vivas
    West
    Wome
    J.Zanetti
    Ze Maria

    CENTROCAMPISTI (56)

    Almeyda
    Beati
    Berti
    Bianchi
    Brocchi
    Cambiasso
    Carbone
    Cauet
    Cinetti
    Dacourt
    Dalmat
    D’Autilia
    Davids
    Dell’Anno
    Di Biagio
    Djorkaeff
    Emre
    Fadiga
    Farinos
    Figo
    Gonzalez
    Guglielminpietro
    Ince
    Jonk
    Jugovic
    Karagounis
    Kily Gonzales
    Lamouchi
    Luciano
    Manicone
    Morfeo
    Moriero
    Nichetti
    Okan
    Orlandini
    Orlando
    Paolo Sousa
    Peralta
    Pirlo
    Pizarro
    Seedorf
    Seno
    Sergio Conceiçao
    Sforza
    Shalimov
    Simeone
    Solari
    Stankovic
    Vampeta
    Van Der Meyde
    Veron
    Vieira
    Winter
    Zanchetta
    Zanetti C.
    Ze Elias

    ATTACCANTI (34)

    Adriano
    Baggio
    Batistuta
    Bergkamp
    Branca
    Caio
    Choutos
    Colombo
    Corradi
    Crespo
    Cruz
    Delvecchio
    Di Napoli
    Ferrante
    Fontolan
    Ganz
    Ibrahimovic
    Kallon
    Kanu
    Keane Roy
    Martins
    Mutu
    Pacheco
    Panchev
    Rambert
    Recoba
    Ronaldo
    Russo
    Sinigaglia
    Sukur
    Ventola
    Veronese
    Vieri
    Zamorano

    ALLENATORI (9)

    Castellini
    Cuper
    Hodgson
    Lippi
    Lucescu
    Mancini
    Simoni
    Verdelli
    Zaccheroni


    Caro Moratti

    il "signor Moratti" (ma signore solo di portafoglio) poteva risparmiarsi di usare l'addio a Facchetti in maniera ipocrita, distribuendo gratuitamente slogan "simpatici" sulla lealtà dell'Inter, gli onesti, i puliti.

    "Signori si nasce" e lei non lo è mai nato.

  9. #89
    xBLooDyMaStEr87
    Ospite

    Predefinito

    nulla che già non sapessi... tanto i soliti usciranno fuori dicendo che sono palle ma chi se ne frega...

    Noi sappiamo che è tutto vero e che la società nerazzurra sparge mafia nel calcio dalla sua nascita!!!!!!!

    Dio che schifo!!!! almeno noi abbiamo pagato i nostri errori... ma questi ladri sono in serie a da cento anni ( cento merdosi anni di infamie !!!! )

  10. #90
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 14/7/2007
    Messaggi: 27,503
    Piaciuto: 2274 volte

    Predefinito

    Ok si sta delirando.
    Che pena non saper accettare la sconfitta

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