Parla quello di Como scherzo
Parla quello di Como scherzo
Prova con football manager... Ho portato il Padova in champions con quello... xD
non ho nessuno rispetto x gli ultra di la spezia,spero sia un sogno irrealizzabile
ma sti cazzi eh XD
beh guarda fossi in te nn sfotterei il Como
cmq io nn seguo calcio e nemmeno il Como
puoi dire qll che t pare, liberissimo...
RIFERITO A SPEZIA-JUVE
NON POTEVO NON SCRIVERLO, ERA PIù FORTE DI ME
PADOIN, IL CUORE DENTRO LE SCARPE. PER SEMPRE Un giorno da anziano, quando avrà appeso le scarpe a qualche tipo di muro e riderà dentro un bar magari del suo paese, ricorderà quell’ora del 10 giugno 2007. Una gara che sale verso il 90°, lui semplicemente verso un’area di rigore. Quando Guidetti ha l’intuizione giusta, Nicola Padoin, scarpe di gomma dura e cuore per forza pieno di paura, ha già saltato la linea difensiva, superato Boumsong, e deve aggiustarsi la palla con il petto. In quel momento in una casa di via Papa Luciani, a Pieve di Soligo, nella provincia di Treviso, tre persone si alzano di scatto dalla poltrona; sono davanti ad una televisione da un paio d’ore. La chiesa di Santa Maria Assunta ha appena battuto i rintocchi delle 5 del meriggio. Quando la palla entra, appena sfiorata come per destino da Mirante, sono lacrime, vere, di sacrificio. Luciano e Carla Padoin, genitori di Nicola, sono emozionati, di più il fratello Francesco, juventino assoluto e senza pentimento. Ma che in quel giorno ed in quell’ora ha un cuore che riesce a gioire per una sconfitta della Vecchia Signora, pur sempre tale. Solo il calcio riesce in questo, l’unico luogo dove si può gioire di più o patire di più per un partita che non per un matrimonio ed una sciagura. E questi tifosi, chissà quanti ne avranno visti tra anni di giocatori tristi che non hanno vinto mai, si ricorderanno di chi ha vinto e di lui, il Pado. Sembra veramente Nino, il piccolo uomo di de Gregori, quello della Leva 68, che immortalata l’essenza del calcio, il sentimento più profondo, la lacrima che scorre. Della cosa più seria che offre la vita, tra le cose meno serie: il football. Se ne va alla Reggiana, ha firmato un contratto due giorni fa, triennale, non ricchissimo, che verrà depositato mercoledì; chiuderà la carriera da quelle parti. Un calciatore per tutte le stagioni, sia quando il sole batte sul campo di pallone, terra, polvere, e vento, e poi magari piove. Uno che il cuore dentro alle scarpe lo ha messo spesso nella sua carriera dove ha dato l’anima.
A Pado dedichiamo la nostra copertina domenicale, perchè comunque vada, dovunque vada, rimarrà l’eroe di uno splendido pomeriggio a Torino, che qualunque cosa avvenga nulla potrà mai cancellare dalle menti malate dei tifosi dello Spezia. Eroe indimenticabile di una guerra danzata, dove lo stadio ha torri e stendardi ed i giocatori in fondo sono la spada di una città calcistica. Che il 10 giugno del 2007 corse più veloce del vento, pur a 101 anni, e che non ha mai giudicato un giocatore dalla paura di tirare un rigore. Perchè non è da questo particolare che ricorderà per sempre un giocatore.
Ma che bel topic...da molti spunti di discussione!
ma non sei dell'inter?
tutte le volte che vsono andato a Sarzana e c'èra lo Spezia ha sempre perso