Originariamente inviata da
Holly
cose da far notare:
(scusa, ne hai scritte troppe
)
(a parte che il satyricon di petronio non è onirico, è una delle prime opere realistiche della storia della letteratura. semplicemente i canoni dell'estetica classica esigevano che il realismo fosse accompagnato dal riso, vedi marziale, da te nominato, che fa molto ridere, ho anche fatto un esame su marziale...)
(la donna per petrarca non è donna angelo, lo stilnovismo è superato già con dante. mi puoi riparlare di donna-angelo con montale)
(per la cronaca, dante ha di nuovo fortuna nell'800. da bembo in poi la cultura linguistica è dominata da petrarca e boccaccio, ma tutto si ricollega a dante perché la lingua è comunque il fiorentino illustre)
ma non serve a far riflettere gli studenti. alessandro manzoni è una sorta di secondo padre della lingua italiana, grazie ai promessi sposi.
figuriamoci, nemmeno a me piace, è un polpettone, na palla, detesto manzoni XD nemmeno io voglio che si legga così a lungo, ci sono cose molto più belle da far studiare. però che si dica che sia un romanzo inutile è veramente assurdo. la prosa in italia fiorisce con enorme ritardo, e questo è, dopo un tentativo non molto riuscito fatto da foscolo, il romanzo che dà vita alla cultura prosastica italiana. e soprattutto si deve assolutamente sapere l'importanza della lingua manzoniana, dell'atto di risciacquare i panni in arno. fa ritornare il canone della nuova lingua nazionale a firenze, sebbene di lì non si sia mai mosso, e sebbene le influenze del fiorentino trecentesco non abbiano mai abbandonato la lingua di cultura. insomma, è un discorso complessissimo, e io sto facendo un casino a inserirlo tutte in poche righe
e i "promessi sposi" non è assolutamente un romanzo di invettiva contro la politica del tempo. questo motivo è presente in manzoni, ma il patriottismo sfiora appena i promessi sposi.