Approvati dal Consiglio dei ministri i decreti attuativi della riforma Gelmini
Scuola: l'ora di lezione da 50 a 60 minuti,
licei e tecnici: da 714 scendono a venti.
Intanto la Cgil non firma il rinnovo del contratto-ponte dei lavoratori della scuola
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato i regolamenti attuativi sulla
scuola della riforma Gelmini. Le scuole elementari e medie, come già annunciato nei giorni scorsi dal ministro Gelmini, cambieranno dal 1° settembre 2009, le superiori dal 1° settembre 2010. «Per la prima volta in Italia dopo la riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori)», sottolinea un comuncato del ministero dell'Istruzione. «I principi che ispirano la riforma sono più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell'organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti».
COSA CAMBIA - I provvedimenti sono quattro e prevedono la riorganizzazione della rete scolastica e dell'utilizo delle risorse umane, la riorganizzazione della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, quella dei licei e degli istituti tecnici. Quindi razionalizzazione degli indirizzi alle superiori, maestro prevalente alle elementari, inglese potenziato per tutti e cinque gli anni del secondo ciclo, anticipi alla materna
INFANZIA: si introduce la possibilità di anticipare l'iscrizione a 2 anni e mezzo.
PRIMARIA: ci sarà un unico maestro di riferimento alle elementari: viene abolito il modulo a più maestri e viene introdotto l'unico maestro di riferimento.
ORE: Le ore di lezione saranno di 60 minuti e non più di 50.
MEDIE: Alle medie ci sarà la possibilità di fare 5 ore di inglese: se le famiglie lo desiderano la materia passa da 3 a 5 ore.
SUPERIORI: la frammentazione dei percorsi aveva portato a più di 700 indirizzi. Ora passeranno da 204 a undici negli istituti tecnici con due settori di riferimento (economico e tecnologico), e da 510 a nove nei licei.Per quanto riguarda qeusti ultimi è prevista l'introduzione di due nuovi licei, scienze umane (ex magistrali) e musicale-coreutico (danza e musica). Artistico: sarà ampliato con tre nuovi indirizzi e cioè figurativo, design, new media. Alle superiori saranno previsti stage in azienda al quinto anno e sarà potenziato l'inglese che sarà reso obbligatorio per tutti gli anni. Al classico, negli indirizzi tradizionali, era presente solo al ginnasio. Nei tecnici al quinto anno delle superiori una materia sarà insegnata in inglese. In tutti i nuovi licei (musicale coreutico, artistico e scienze umane) ci saranno due lingue obbligatorie. Gli itituti tecnici saranno organizzati in 2+2+1 anni. Il primo biennio con un contenuto formativo di base: italiano, matematica, ecc. Il secondo biennio specialistico a seconda degli indirizzi. L'ultimo anno sarà di perfezionamento mirato all'indirizzo scelto. I laboratori saranno veri e propri centri di innovazione attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca. I tecnici si aprono al mondo del lavoro con esperti e professionisti che possono entrare nel comitato scientifico della scuola.
VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI: dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare fino a 7 mila euro all'anno.
STANIERI: sono previsti corsi di italiano per stranieri. Alle medie le due ore della seconda lingua potranno essere utilizzate per corsi di italiano per stranieri.
MATEMATICA E SCIENZE: più matematica e scienze in tutte le scuole. Nei licei scientifico (dove resterà il latino) e classico saranno potenziate le materie scientifiche.
CGIL NON FIRMA CONTRATTO - Intanto la Flc-Cgil non ha firmato «il contratto beffa» relativo al biennio 2008-2009, come invece hanno fatto Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda. Domenico Pantaleo, segretario generale scuola della Cgil, afferma che «le risorse messe a disposizione sono una miseria e offendono la dignità dei lavoratori della scuola. Abbiamo ripetutamente richesto più soldi per i lavoratori, ma non c'è stata nessuna disponibilità né apertura». Si tratta di un «contratto ponte» di un anno con un aumento di 70 euro medi a dipendente.