ciao
da articolo che abbiamo pubblicato anche noi metto questa sintesi sulla
classifica redatta dall'Istat sulle qualifiche universitarie che danno
maggiori possibilità di trovare lavoro.
I dati diffusi a fine maggio dall'ISTAT nell'ambito dell'indagine annuale sull'inserimento professionale dei laureati sono illuminanti:
Ogni anno in Italia si iscrivono all'università circa 330.000 giovani.oltre la metà di questi non finisce gli studi. Nel 2001 si laureano 154.324 giovani. Di questi nel 2004 solo 86.146 risultano aver trovato un lavoro continuativo: il 56% del totale.
Come spesso accade in Italia, intorno alla media c'è molta varianza di percentuali a secondo del tipo di laurea conseguita come indica la tabella seguente:
Percentuali di laureati con un lavoro continuativo a 3 anni dalla laurea anno 2004
Gruppo di corsi di laurea %
gruppo ingegneria 81,3
gruppo chimico- 72,4
farmaceutico
gruppo economico- 67,9
statistico
gruppo architettura 59,9
gruppo agrario 58,8
gruppo scientifico 56,9
gruppo politico- 54,8
sociale
gruppo linguistico 53,3
gruppo geo-biologico 52,8
gruppo psicologico 51,6
gruppo insegnamento 50,1
gruppo letterario 45,3
gruppo giuridico 41,3
gruppo educazione 19,4
fisica
gruppo medico 19,2
totale 55,8
fonte: eleaborazione dati ISTAT
Nota Alagoas-Dalla tabella si evince che sono fanalino di coda con appena 19 su 100 i laureati in medicina che godono di un lavoro continuativo a tre anni dalla laurea.
Ma va considerato il fatto che dopo la laurea si deve fare la specializzazione che dura dai 5 ai 6 anni. Senza di questa certo è difficile avere una occupazione.
Oppure bisogna fare dottorato di ricerca medica (3 anni) o diventare Medico di Medicina Generale, MGG, (3 anni di corso).
All'apice invece risultano 81 su 100 gli ingegneri in possesso di un'occupazione stabile ad un triennio dal completamento degli studi.
Al di sotto degli ingegneri, ma sopra la media nazionale, troviamo i laureati chimico-farmaceutici, quelli del gruppo economico-statistico e gli architetti.
Al di sotto dell'aliquota di 56 occupati per 100 laureati si collocano i laureati in discipline politico-sociali, letterarie e giuridiche.
Riguardo alla tipologia di contratto dei laureati al lavoro ad un triennio dalla laurea, i contratti a tempo indeterminato sono largamente maggioritari nel caso di laureati in discipline chimico-farmaceutiche, in ingegneria, in materie economico-statistiche.
Le collaborazioni coordinate e continuative hanno invece un peso significativo per i laureati del blocco politico-sociale, per i laureati in lettere e per quelli del gruppo psicologico.