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ritirarsi dall'università

  1. #1
    Overdose da FdT
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 12/2/2005
    Messaggi: 6,873
    Piaciuto: 3 volte

    Predefinito ritirarsi dall'università

    Vorrei avere un parere da tutti voi, ma in particolare da quelli che frequentano l'università, perchè probabilmente si sentono più vicino a quello che racconterò.



    Un mio carissimo amico frequenta l'università da quest'anno e mi ha confessato che vuole ritirarsi.
    Questa sua decisione mi ha sconvolto: è convinto di non essere all'altezza, di avere fallito.
    Secondo me lui è all'altezza di fare qualsiasi cosa, solo che diverse situazioni che l'hanno fatto star male, hanno contribuito a farlo arrendere.
    Dice che la bravura delle persone sta nel riconoscere i propri limiti.
    In principio ha ragione, ma l'alternativa sarebbe andare in un altro paese (fuori italia) a fare il muratore.
    E' completamente assurdo.
    Che ne pensate?
    Non riesco a trovare le parole per spiegargli che secondo me è una cavolata, enorme.

  2. #2
    Matricola FdT
    Uomo 46 anni da Bologna
    Iscrizione: 24/3/2006
    Messaggi: 54
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    Guarda dirti che mi è passato per la testa lo stesso pensiero è dire poco, ci sono stato mooolto vicino ma ho capito una cosa.. l'università è essenziale per il nostro futuro e comunque sia è una sfida che abbiamo accettato e va comunque vinta, non ci si deve ritirare mai! Secondo me devi dirgli che nell'università come poi nel mondo del lavoro se vuoi realizzare qualcosa devi impegnarti al massimo, rinunciare non porta a niente di buono, anche se poi volesse mettersi per conto suo come voglio fare io, ci vuole il coraggio e la tenacia di saper rischiare e di tenere duro anche quando tutto sembra darti torto.

  3. #3
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 40 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 21,047
    Piaciuto: 91 volte

    Predefinito

    se è al primo anno la cosa è comprensibile.

    Ti ritrovi in un "mondo" nuovo, nessuno ti spiega niente, devi arrangiarti in tutto, e sinceramente per me è meglio così, ma altre persone non riescono a organizzarsi, si trovano spaesate con troppe cose da fare, oltre agli esami decidere cosa frequentare, cercarti gli orari, fare il piano di studi che al primo anno non si sa nemmeno cosa è, se non sei una persona che si sa arrangiare vai nel panico più totale.

    Ma al secondo anno già le cose vanno meglio.. e non è che l'università sia più "difficile" delle superiori, semplicemente hai più cose da studiare decidendo tu come organizzarti (questo esame lo do a maggio, questo a giugno..blabla).

    Quindi, a meno che il suo problema non sia proprio ilfatto che non riesce a studiare, nel senso che ha scelto una facoltà magari troppo tecnica e non ce la fa (tipo matematica per intenderci ) può benissimo continuare.

    Ma cosa studia?

  4. #4
    margot
    Ospite

    Predefinito

    io ho fatto un anno di università e poi ho mollato...ma nn perchè nn ce la facevo...anzi..a giugno avevo dato 6 esami..anche con bei voti..ma il fatto è che volevo essere autonoma dal punto di vista economico...e con lavoretti da poco nn ci riuscivo..allora ho fatto la scelta di iniziare a lavorare...cmq in un posto "sicuro"....


    magari il tuo amico nn ha le idee chiare...perchè come me si trova in una scelta STUDIO - LAVORO...

  5. #5
    Lady Stardust
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 11,666
    Piaciuto: 35 volte

    Predefinito

    Anch'io spesso ho pensato di mollare l'uni...ho 24 anni e mi manca ancora un pò, diciamo che l'ho presa con moooooooooolta calma!
    Dal punto di vista economico sono poco indipendente: faccio qualche lavoretto, ma come dice Margot nn è che frutti molto la cosa.
    Però nn voglio mollare per il semplice fatto che nn mi accontenterei di un lavoro un pò "così" e preferisco laurearmi. Magari anche la laurea nn mi porterà dove voglio, ma è sempre qualcosa in più di un diploma.
    E poi ho speso anni e soldi e smettere ora sarebbe assurdo...per quanto mi riguarda, avrei dovuto farlo al 1° o al 2° anno.
    A che anno è lui?

  6. #6
    Overdose da FdT
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 12/2/2005
    Messaggi: 6,873
    Piaciuto: 3 volte

    Predefinito

    Lui frequenta il primo anno in giurisprudenza.
    Il problema è che non avrebbe un lavoro stabile e oltretutto non credo che fare il muratore possa dargli le soddisfazioni che cerca.
    Forse è solo un momento passeggero perchè come ha detto Sally è in un mondo molto diverso e nuovo..pero' boh, il problema principale è che non ha per niente autostima, non crede in se stesso e nelle sue capacità, si sente un fallito perchè magari non è riuscito a dare un esame e questo mi dispiace troppo, lui come gli altri è in grado di fare qulsiasi cosa.

  7. #7
    Overdose da FdT
    Uomo 37 anni da Milano
    Iscrizione: 27/12/2004
    Messaggi: 5,053
    Piaciuto: 9 volte

    Predefinito Re: ritirarsi dall'università

    Quote Originariamente inviata da princy
    Vorrei avere un parere da tutti voi, ma in particolare da quelli che frequentano l'università, perchè probabilmente si sentono più vicino a quello che racconterò.

    Un mio carissimo amico frequenta l'università da quest'anno e mi ha confessato che vuole ritirarsi.
    Questa sua decisione mi ha sconvolto: è convinto di non essere all'altezza, di avere fallito.
    Secondo me lui è all'altezza di fare qualsiasi cosa, solo che diverse situazioni che l'hanno fatto star male, hanno contribuito a farlo arrendere.
    Dice che la bravura delle persone sta nel riconoscere i propri limiti.
    In principio ha ragione, ma l'alternativa sarebbe andare in un altro paese (fuori italia) a fare il muratore.
    E' completamente assurdo.
    Che ne pensate?
    Non riesco a trovare le parole per spiegargli che secondo me è una cavolata, enorme.
    Penso ke se ha passato la maturità liceale proprio così bidone non è...

    magari nn è adattoa kuella facoltà, certo è ke c'è sicuramente qualcosa che potrebbe fare x lui ke nn sia il muratore

  8. #8
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Digli che la saggezza delle persone sta nel riconoscere i propri limiti...e nel saperli superare.
    Indubbiamente adesso gli è più vantaggioso lavorare,ma poi?
    Il periodo di crisi all'università è una tappa classica(secondo me) dello studente medio che vuole darsi tutti gli esami ma vede che ci sono quelli più bravi di lui nel darle più in fretta.L'università è un percorso individuale,non c'è fretta ma allo stesso tempo deve esserci la volontà di andare avanti e superare tutte quelle piccole sfida.Oggi rinuncia a questa...e domani?

  9. #9
    Trafficante di Sogni RANGER
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 4,094
    Piaciuto: 8 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da EuRaSiA
    Digli che la saggezza delle persone sta nel riconoscere i propri limiti...e nel saperli superare.
    Indubbiamente adesso gli è più vantaggioso lavorare,ma poi?
    Il periodo di crisi all'università è una tappa classica(secondo me) dello studente medio che vuole darsi tutti gli esami ma vede che ci sono quelli più bravi di lui nel darle più in fretta.L'università è un percorso individuale,non c'è fretta ma allo stesso tempo deve esserci la volontà di andare avanti e superare tutte quelle piccole sfida.Oggi rinuncia a questa...e domani?
    Ecco infatti la penso anche io così

  10. #10
    Matricola FdT
    Uomo 46 anni da Bologna
    Iscrizione: 24/3/2006
    Messaggi: 54
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    Beh secondo me è una crisi classica che si ha nel corso della vita quando si affronta un percorso ben preciso.. il fatto dell'indipendenza economica secondo me è brutto, perchè non dovrebbero esserci questo tipo di ostacoli tra noi e la conoscenza, ma si sa che purtroppo il mondo dei sogni apre quando noi chiudiamo gli occhi.
    Sono convintissimo che se è quello che ti piace fare tu devi continuare a farlo, scusa il discorso il prima persona ma siccome me lo sono sentito dire lo ripeto bisogna essere un po' l'imprenditore di se stessi, cercare l'iniziativa di andare avanti e continuare verso i propri traguardi, verso il raggiungimento delle proprie ambizioni.

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